dal sito di REPUBBLICA.IT a corredo dell'articolo di Santelli
martedì 27 novembre 2018
COREA DEL SUD. IL SUPERLAVORO E' UNA PATOLOGIA DA CURARE. F. SANTELLI, Soli, senza Internet e telefoni: nella “prigione” che cura i sudcoreani sfiniti dal lavoro, REPUBBLICA.IT, 26 novembre 2018
https://rep.repubblica.it/pwa/fotonotizia/2018/11/26/news/soli_senza_internet_e_telefoni_nella_prigione_che_cura_i_sudcoreani_sfiniti_dal_lavoro-212722710/?ref=RHPPBT-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1
lunedì 19 novembre 2018
IMPRENDITORI TOP MANAGER ED EVASIONE FISCALE. S. RIGHI, Renault-Nissan: Ghosn arrestato per evasione fiscale. La casa giapponese: «Sarà licenziato», CORRIERE.IT, 19 novembre 2018
Terremoto in casa Renault, primo gruppo mondiale nel 2017 per la produzione di autoveicoli, davanti a Volkswagen e Toyota. Il gran capo del colosso francese delle quattro ruote, Carlos Ghosn, 64 anni, è stato arrestato per evasione fiscale e il titolo azionario sta perdendo oltre il 12 per cento alla Borsa di Parigi. Lo riferisce l’emittente pubblica giapponese Nhk: «L’ufficio del procuratore distrettuale di Tokyo ha arrestato Ghosn, presidente della Nissan, con l’accusa di violazione della legge sugli strumenti finanziari e gli scambi azionari». Ghosn è stato interrogato a Tokyo dalla magistratura giapponese che sta indagando proprio su reati fiscali. L’indagine è a Tokyo perché Renault è parte di un gruppo che comprende la giapponese Nissan e Mitsubishi. L’alleanza costruita proprio da Ghosn è stata realizzata in due tempi.
giovedì 8 novembre 2018
RECENSIONE A DE SUTTER - NARCOCAPITALISMO. B. VECCHI, Una dolce anestesia per corpi riottosi, IL MANIFESTO, 7 novembre 2018
Gli umani hanno sempre alterato i propri stati di coscienza. Per perdere il controllo, per uscire da sé, per sottrarsi a quella fatica del vivere di un animale sociale che ha la sua singolarità solo perché «abita» in società. Alcol, erbe, funghi, sostanze chimiche presenti in natura: tutto è stato usato nel corso dei secoli per questo desiderio di «evasione». Eppure a un certo punto della storia europea è accaduto qualcosa che ha segnato una discontinuità in queste consolidate consuetudini, blandamente stigmatizzate solo quando la dipendenza dall’alcol o dall’oppio in Asia superava il livello di guardia.
LAVORO MINORILE IN BURKINA FASO. L. ZANCANER, I bambini minatori nell'inferno delle cave d'oro del Burkina Faso, L'ESPRESSO, 8 novembre 2018
Dabal sorride mentre esce da una buca profonda 20 metri, è soddisfatto anche se oggi non ha trovato nemmeno un grammo d’oro. Dabal ha 15 anni. Puntuale alle 8 del mattino arriva alla miniera, una delle tante sparse nella savana del Burkina Faso nell’Africa subsahariana, un Paese che continua a sprofondare nella miseria tra colpi di Stato militari, corruzione e instabilità politica, terreno fertile per i terroristi di Boko Haram che negli ultimi anni hanno allargato i loro confini geografici attraversando
la Nigeria e il Niger fino al Nord del Burkina al confine con il Mali. Poco distanti dalle organizzate miniere professionali, business riservato ai paesi dell’Occidente, queste miniere artigianali spuntano tra un villaggio e l’altro, non ci sono macchinari per estrarre il prezioso metallo, solo braccia che scavano, secchi e corde per farsi calare nelle buche che sembrano fosse da cimitero e a volte lo diventano, quando la stagione delle piogge li coglie all’improvviso e alcuni non ritornano in superficie.
sabato 3 novembre 2018
giovedì 11 ottobre 2018
SOCIOLOGIA ECONOMICA. INTERVISTA CON R. SENNETT. W. GOLDKORN, «Chi minaccia il lavoro sono le macchine, non gli immigrati. Serve un nuovo Capitalismo», L'ESPRESSO, 10 ottobre 2018
Qual è il futuro del capitalismo? Come cambia la natura del lavoro e quindi l’idea che abbiamo di noi stessi? E il progresso ha un avvenire o fa parte delle categorie obsolete del passato? Sono temi che in questa conversazione affronta Richard Sennett. Sennett è uno dei pensatori più originali e più influenti oggi nel mondo. Sociologo, autore di saggi fondamentali (il più recente: “Costruire e abitare. Etica per la città”; indispensabile: “L’uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale”; bellissimo: “Lo straniero. Due saggi sull’esilio”), a settantacinque anni continua a insegnare e a spostarsi tra Londra e New York. L’occasione del colloquio è la sua partecipazione al ciclo delle conferenze della Fondazione Feltrinelli, “Stagione Capitale”.
lunedì 8 ottobre 2018
NOBEL ECONOMIA 2018. L. CILLIS, Nobel Economia a Nordhaus e Romer per la ricerca sui cambiamenti climatici, REPUBBLICA.IT, 8 ottobre 2018
Il cinquantesimo riconoscimento in Economia, per la prima volta concesso nel 1969, va a due studiosi che si sono occupati di cambiamenti climatici e innovazione a cavallo tra gli anni Settanta e Novanta, riscrivendo il concetto stesso di crescita economica: William Nordhaus (Albuquerque, 31 maggio 1941), e Paul Romer (Denver, 7 dicembre 1955).
domenica 7 ottobre 2018
BANCHE MONDIALI. UBS E EVASIONE FISCALE. F. ZANTONELLI, Evasione fiscale da quasi 10 miliardi, parte il maxi-processo a Ubs, REPUBBLICA.IT, 7 ottobre 2018
LUGANO - A fine settembre, grazie all’entrata in vigore dello scambio automatico di informazioni fiscali, tra la Svizzera, i paesi delll’UE ed altri Stati extra-europei, dalla Confederazione sono usciti i dati relativi ai conti bancari di due milioni di contribuenti esteri. Un risultato cui hanno contribuito diverse inchieste giudiziarie, che hanno messo sotto pressione la piazza finanziaria elvetica, costringendo Berna ad abdicare al segreto bancario.
lunedì 24 settembre 2018
EUROSTAT E CONDIZIONE DEL LAVORO. S. INTRAVAIA, Lavorare ma essere lo stesso poveri: così l'Italia rischia un nuovo primato negativo, REPUBBLICA.IT, 23 settembre 2018
Lavorare (e guadagnare) ma essere poveri ugualmente. Una categoria che in Italia cresce da anni nel silenzio delle statistiche che mettono insieme tutti: occupati che possono spendere a piacimento e occupati che devono tirare la cinghia. E' possibile lavorare ed essere poveri allo stesso tempo, almeno secondo la banca dati della Commissione europea che ha recentemente, e per la prima volta, censito i lavoratori con retribuzioni così basse da essere annoverati tra i poveri. Un approfondimento statistico che rende giustizia a tutti coloro che sono stati assunti con stipendi da fame o con orari di lavoro ridottissimi. Ma che piazza gli occupati del nostro Paese tra i meno fortunati.
mercoledì 12 settembre 2018
ISTAT SULL'OCCUPAZIONE IN ITALIA OGGI. R. RICCIARDI, Occupazione: superati i livelli pre-crisi. Sud e uomini restano indietro. Il nuovo lavoro è a termine e part-time, REPUBBLICA.IT, 12 settembre 2018
I dati del secondo trimestre 2018 dell'Istat: ci sono 205mila persone al lavoro in più dello stesso periodo del 2008. Ma intanto il quadro è cambiato. Ecco il ritratto della nuova occupazione in Italia
Mentre la crescita economica frena e anche le industrie danno i primi segnali di rallentamento, il mercato del lavoro - nell'analisi trimestrale dell'Istat - festeggia il pieno recupero dei livelli antecedenti la pesantissima crisi economica dello scorso decennio. "Nel secondo trimestre 2018 si contano 205 mila occupati in più rispetto al secondo trimestre 2008. Si è raggiunto e superato il numero degli occupati del secondo trimestre 2008 e il tasso di occupazione 15-64 anni non destagionalizzato è tornato allo stesso livello (59,1% in entrambi i periodi)", spiega l'Istituto in un focus dedicato al raffronto tra i due periodi. Se si guarda invece alla variazione rispetto al primo trimestre di quest'anno, il saldo positivo è di 203mila occupati.
Mentre la crescita economica frena e anche le industrie danno i primi segnali di rallentamento, il mercato del lavoro - nell'analisi trimestrale dell'Istat - festeggia il pieno recupero dei livelli antecedenti la pesantissima crisi economica dello scorso decennio. "Nel secondo trimestre 2018 si contano 205 mila occupati in più rispetto al secondo trimestre 2008. Si è raggiunto e superato il numero degli occupati del secondo trimestre 2008 e il tasso di occupazione 15-64 anni non destagionalizzato è tornato allo stesso livello (59,1% in entrambi i periodi)", spiega l'Istituto in un focus dedicato al raffronto tra i due periodi. Se si guarda invece alla variazione rispetto al primo trimestre di quest'anno, il saldo positivo è di 203mila occupati.
martedì 4 settembre 2018
SINDACATI IN CRISI PERDONO ISCRITTI. REDAZIONE, Fuga dal sindacato: perso mezzo milione di iscritti in due anni, REPUBBLICA.IT, 4 settembre 2018
MILANO - La fuga dai lavoratori dai sindacati prosegue senza sosta e negli ultimi 2 anni le organizzazioni dei lavoratori hanno perso quasi mezzo milione di iscritti. È quanto emerge dall'indagine dell'Istituto Demoskopika, su dati forniti dagli stessi sindacati, secondo cui è la Cgil a registrare il maggiore decremento con un calo di ben 285 mila iscritti, seguita dalla Cisl con meno 188 mila tesserati. In controtendenza la Uil con circa 26 mila iscritti in più nell'arco temporale osservato. Nel dettaglio da fine 2015 a fine 2017, i tesserati hanno subito una contrazione di 447 mila persone, di cui ben 293 mila residenti (il 70%) nelle realtà regionali del Mezzogiorno
domenica 26 agosto 2018
DIRITTO DEL LAVORO E DECRETO DIGNITA'. A. PICCININI, Agli imprenditori non interessa la dignità del contratto a termine, IL MANIFESTO, 25 agosto 2018
Le prese di posizione da parte di autorevoli giuristi “di sinistra” (quali Alleva, Mariucci, Martino) sulla legge 96 del 2018 di conversione del cd. decreto dignità, contenenti – anche – apprezzamenti, hanno suscitato accuse di “collaborazionismo” verso un governo che in altri settori (immigrazione, razzismo, famiglia, ordine pubblico, sanità, per non parlare dell’affidabilità finanziaria) appare impresentabile.
sabato 25 agosto 2018
LAVORO NERO E EVASIONE FISCALE. REDAZIONE, Un milione e mezzo di lavoratori in nero nel 2017. Lo Stato perde 20 miliardi tra tasse e contributi, REPUBBLICA.IT, 25 agosto 2018
Oltre un milione e mezzo di persone in Italia lavora "in nero". È quanto emerge dall'elaborazione della Fondazione Consluenti del Lavoro sui dati del primo anno di attività dell'Ispettorato nazionale del lavoro. I lavoratori irregolari in Italia sul totale delle aziende attive "nel 2017 sono un milione 538 mila", anche se in calo - si spiega - "negli ultimi due anni (2016 e 2015), di circa 200.000 unità". Il nero, oltre ai lavoratori stessi fa male anche alle casse previdenziali. Gli occupati in maniera irregolare causano infatti un mancato gettito allo Stato "stimato in 20 miliardi e 60 milioni di euro". Lo rivela la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, che ha rielaborato
venerdì 24 agosto 2018
IL LAVORO IN AMAZON. I PRINCIPI DI J. BEZOS. M. ABADI, Jeff Bezos: ‘Ci sono 3 modi di lavorare: tanto, a lungo o in modo intelligente, ma in Amazon non si può scegliere’, BUSINESS INSIDER ITALIA. 24 agosto 2018
Nei 24 anni da quando Amazon è stata fondata, l’Ad Jeff Bezos ha visto crescere la propria creatura da semplice libreria online a una delle compagnie più importanti al mondo. Già nel 1997, Bezos si aspettava grandi cose dalla propria giovane società. E nella sua comunicazione annuale agli azionisti descriveva il grado di impegno che pretendeva dai propri dipendenti.
venerdì 17 agosto 2018
CAPORALATO E SCHIAVITU' IN AGRICOLTURA. MANTOVA. REDAZIONE, Caporalato a Mantova, 3 euro l'ora per 13 ore al giorno a raccogliere zucchine: sei arresti, REPUBBLICA.IT, 17 agosto 2018
Tre euro all'ora, giornate lavorative di 12-13 ore, alloggi in camper e roulotte fatiscenti con un bagno a disposizione per 25 persone. E' quanto hanno scoperto i Carabinieri di Mantova che hanno arrestato sei persone, un italiano e cinque cittadini del Bangladesh, responsabili del reato di caporalato. Non succede in Puglia ma in Lombardia e precisamente nella provincia di Mantova in due campi vicini tra i comuni di Asola e Piubega dove in un blitz condotto ieri i militari hanno trovato al lavoro 42 persone, tra cui 24 senza un contratto regolare, in condizioni di sfruttamento.
FILOSOFIA DEL LAVORO IN MARX. S. BRAVO, L’umanesimo del lavoro in Marx, SINISTRAINRETE, 16 agosto 2018
Il lavoro dell’uomo macchina
Il lavoro è divenuto esperienza della costrizione, della coazione a ripetere. La globalizzazione, la competizione senza limiti intensificano a dismisura la dequalificazione del lavoro, il quale è pura attività produttiva finalizzata alla sopravvivenza biologica e del mercato. Il lavoro del capitalismo assoluto è molto di più che un fenomeno di abbrutimento dell’umano, è il tentativo scientemente organizzato di introdurre nella carne viva dell’essere umano il meccanicismo dell’uomo macchina. Si assiste dunque ad una nuova rivoluzione copernicana: questa volta al centro non vi l’uomo, ma il plusvalore che detta le leggi della produzione e delle macchine da riprodurre, e tra queste macchine l’essere umano. Il lavoro come pura meccanica è introdotta nella carne viva attraverso le parole. I linguaggi creano mondi e concetti e con essi disposizioni ad agire ed a essere. Le parole che risuonano come imperativi categorici sono: competizione-flessibilità.
sabato 11 agosto 2018
GLI ITALIANI, IN PRIVATO, SONO RICCHI? REDAZIONE, Oltre 4mila miliardi investiti: la ricchezza degli italiani in banca. REPUBBLICA.IT, 11 agosto 2018
Il doppio del debito pubblico investito in titoli, fondi, bond, polizze e risparmi di varia natura finanziaria. Gli italiani hanno messo da parte 4.406 miliardi di euro, una cifra raddoppiata dal 1998 nonostante la crisi finanziaria e le turbolenze dei mercati registrate tra il 2008 e 2011 e ancora oggi pronte a riesplodere a ogni soffio di vento sullo spread.
lunedì 6 agosto 2018
MARCHIONNE E I GIOCHI DI BORSA. F. PAVESI, Sergio Marchionne e quel tesoretto personale da mezzo miliardo racimolato in Borsa scommettendo su se stesso, IL FATTO, 26 luglio 2018
Di lui si è detto più volte della sua grande capacità manageriale, ma anche e soprattutto della sua abilità in campo finanziario. Perché la vecchia Fiat si è salvata non solo per lo sbarco in terraamericana, ma per la maestria di Sergio Marchionne nel condurre in porto le operazioni finanziarie che hanno consentito a Fca di internazionalizzarsi. È infatti riuscito prima a svincolarsidall’abbraccio (penalizzante) con GM e poi a contrattare al meglio la presa della fallita Chrysler. Con la stessa abilità, l’uomo di finanza Marchionne ha costruito il proprio orticello di investimenti. Della sua ricchezza personale si è già detto. Ma non sono stati certo i pur lusinghieri stipendi che ha incassato nei suoi 14 anni alla guida della società a costruirne le fortune.
domenica 5 agosto 2018
TEORIE ECONOMICHE. DE GRAUWE. S. MAROTTA, Paul De Grauwe e il pendolo dell’economia tra mercato e pianificazione, ECONOMIA E POLITICA, SINISTRAINRETE, 30 luglio 2018
Limiti interni e limiti esterni del sistema economico
È uscita in questi giorni per i tipi de «Il Mulino» la traduzione italiana del libro di Paul De Grauwe I limiti del mercato. Da che parte oscilla il pendolo dell’economia? Si tratta di un testo importante se non altro perché è stato scritto da uno dei maggiori studiosi dell’economia dell’Unione europea, autore del manuale sul quale si formano le nuove generazioni di economisti nelle università di diversi Paesi dell’Unione.
giovedì 2 agosto 2018
IL CASO MARCHIONNE SENZA MARCHIONNISMO. D. FUSARO, Sergio Marchionne, ovvero la beatificazione del padrone, IL PRIMATO NAZIONALE. QUOTIDIANO SOVRANISTA, 26 luglio 2018
La vicenda di Marchionne è altamente istruttiva. Rivela, sinergicamente, la potenza dell’egemonia dei padroni del discorso e degli armigeri del pensiero unico al servizio dei dominanti e la subalternità culturale degli sconfitti del mondialismo, incapaci di organizzarsi culturalmente nella lotta. Per quel che concerne il primo punto, esso è chiaro come il sole. Così, senza pudore, si è rivolto Elkann ai dipendenti Fiat: «Saremo eternamente grati a Sergio Marchionne». Una beatificazione a tutti gli effetti, con tratti francamente ridicoli. Che ricordano da vicino le parole indirizzate dal Mega Direttore Galattico a Fantozzi, «mi raccomando, sia sempre rispettoso e fedele».
Altri articoli dello stesso tenore:
P. MOSSETTI, MARCHIONNE HA SALVATO LA FIAT, MA NON I SUOI OPERAI DAL CAPITALISMO ITALIANO, THE VISION https://thevision.com/attualita/marchionne-fiat-capitalismo/
T. MONTANARI, https://twitter.com/tomasomontanari/status/1022349620867989516
Claudio SERPICO, ERGO-UAS. ergonomia dello sfruttamento, OPERAIETEORIA.IT
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Claudio SERPICO, ERGO-UAS. ergonomia dello sfruttamento, OPERAIETEORIA.IT
GIANNI BORTOLINI, Come si lavora in Fiat: il metodo ERGO-UAS (o dell' equità scientifica), HUFFPOST, 5 april 2013 - https://www.huffingtonpost.it/gianni-bortolini/come-si-lavora-in-fiat-il-metodo-ergo-uas-o-dell-equita-scientifica_b_3007669.html
SALVO LEONARDI
La nuova Fiat. Tra taylorismo e toyotismo, RASSEGNA.IT 25 gennaio 2015
venerdì 27 luglio 2018
NUOVE SCHIAVITU'. EUROPA. V. POLCHI, "Costrette a prostituirsi per passare il confine", a Ventimiglia la frontiera dell'orrore, LA REPUBBLICA, 27 luglio 2018
L'ultima frontiera dell'orrore passa per Ventimiglia. Qui nell'ultimo anno è esploso il fenomeno del "survival sex", ovvero delle minorenni costrette a prostituirsi per pagare il passaggio del confine o reperire cibo e un posto dove dormire. Si tratta di ragazze provenienti per lo più dal Corno d'Africa e dall'Africa-sub-sahariana che devono versare ai passeurs tra i 50 e i 150 euro per il viaggio in auto. Altra frontiera dello sfruttamento resta da sempre quella del marciapiede: qui continua ad aumentare il numero delle nigeriane vittime della prostituzione forzata. È il fenomeno sommerso della tratta dei minori, su cui prova a fare un po' di luce l'ultimo rapporto di Save the Children.
mercoledì 25 luglio 2018
SERGIO MARCHIONNE EMBLEMA DEL CAPITALISMO DOMINANTE. S. LEONARDI, Addio a Marchionne, seppe incarnare l’essenza del capitalismo attuale, RASSEGNA SINDACALE, 25 luglio 2018
Desta sempre una certa impressione, talvolta commossa, quando un potente del calibro di Marchionne ci lascia. E per giunta prematuramente. Stupiti, forse, da quell’implacabile “livella” che sa essere il destino. Nel sentenziare il suo compimento egualitario, dinanzi al quale anche le più siderali differenze materiali che contrassegnano la nostra vita terrena, i nostri sforzi e i nostri poteri, sfumano inesorabili in nient’altro che “vanità di vanità”. Intempestivi e ineleganti, si sono accavallati commenti e ricordi. Per un uomo che era ancora in vita, e verso il quale una maggiore continenza esternatrice non sarebbe guastata. La sua celebrazione agiografica, emotivamente e strumentalmente brandita contro i suoi avversari di sempre, non può implicare per costoro una abiura delle ragioni che ne determinarono il disaccordo. Come da alcuni si richiede.
domenica 22 luglio 2018
NEOLIBERISMO. C. RE, Neoliberismo, le due anime di un unico pensiero, IL FATTO, 21 luglio 2018
In Occidente, dalla Seconda guerra mondiale e fino agli anni Settanta del secolo scorso, l’ideologia che ha vinto la battaglia all’interno della società civile diventando egemone è stata quella keynesiana. Dagli anni 80 in poi è invece avvenuto un netto cambiamento con l’affermazione della egemonia neoliberista, sia pure con differenti configurazioni a seconda dei diversi contesti nazionali.
IL CASO FIAT E L'ERA MARCHIONNE. L. NAPOLEONI, Cosa c’è nel futuro di Fca? Se si sceglie la discontinuità è solo perché è impossibile imitare Marchionne, IL FATTO, 22 luglio 2018
(...) Subito dopo l’acquisito della Chrysler Marchionne la rimise in piedi concentrandosi sulla promozione ed espansione dei marchi di nicchia Jeep e Ram, tralasciando gli investimenti sui marchi classici Dodge e Chrysler.
IL CASO FIAT E L'ERA MARCHIONNE. DA HUFFPOST, 22 luglio 2018
http://kikukula5.blogspot.com/2018/07/il-caso-fiat-redazione-quelli-che-non.html
IL CASO FIAT E L'ERA MARCHIONNE. M. REVELLI, Marchionne, il manager di un’era che non esiste più, IL MANIFESTO, 22 luglio 2018
L’«Era Marchionne» finisce bruscamente. Anzitempo, e drammaticamente.
Quello deciso ieri dai consigli di amministrazione di Fca, Ferrari e Cnh riuniti d’urgenza a Torino non è un avvicendamento fisiologico (che sarebbe dovuto avvenire nel 2019, come preannunciato dallo stesso Marchionne, con l’approvazione dei conti del 2018).
IL CASO FIAT E L'ERA MARCHIONNE. P. MANCINI, Marchionne e l'Italia del rancore: la pessima uscita de Il Manifesto, AFFARI ITALIANI, 22 luglio 2018
Agghiacciante la prima pagina de "Il Manifesto" di domenica su Sergio Marchionne. Sono certo che i fondatori e direttori storici del quotidiano comunista, Luigi Pintor e Valentino Parlato, non avrebbero consentito che il giornale mancasse di rispetto a una PERSONA ricoverata, in quelle drammatiche ore, in clinica, in terapia intensiva. Sui social, molti militanti e dirigenti della sinistra hanno condannato la prima pagina del quotidiano comunista. E si sono dissociati dal trattamento sprezzante, disumano, riservato a un avversario in fin di vita.
IL CASO FIAT E L'ERA MARCHIONNE. M. FRANCHI, Il «rivoluzionario» che portò la finanza dentro le auto, IL MANIFESTO, 22 luglio 2018
Anche l’addio è stato rivoluzionario. Lo aveva programmato per tempo, come tutte le sue mosse. La sua formazione da filosofo hegeliano si spera glielo abbia fatto accettare più serenamente. Che Sergio Marchionne sia un rivoluzionario è riconosciuto da tutti, in primis da chi lo ha combattuto. Sono molti i pregi che gli vengono unanimemente riconosciuti: «un genio della finanza» è sicuramente il maggiore.
venerdì 20 luglio 2018
DISCUSSIONE. IN ECONOMIA CI VUOLE PIU' O MENO STATO? G. MAZZETTI, No, la soluzione non è il ritorno dello Stato, L'ESPRESSO, 17 luglio 2018
o storico dell'economia Emanuele Felice evoca sulle pagine dell’Espresso un intervento dello Stato in economia come pratica salvifica.
Si tratta però di una fiducia malriposta.
Si tratta però di una fiducia malriposta.
NUOVI SCHIAVI OGGI. TUNISIA. C. DEBARGE, La tratta delle "bimbe domestiche", le bambine vendute alle famiglie dei ricchi, L'ESPRESSO, 20 luglio 2018
Succede in Tunisia, dove quasi il 10 per cento dei minori tra i 5 e i 17 anni lavora anche se la legge lo impedirebbe. E mentre i maschi vengono impiegati nel commercio e nell'agricoltura, le ragazze vengono sfruttate dalle famiglie benestanti
giovedì 12 luglio 2018
NUOVO GOVERNO. DECRETO SUL LAVORO. VOUCHER. REDAZIONE, Camusso sui voucher: "Permettere l'uso è indecente", REPUBBLICA.IT, 12 luglio 2018
Il compromesso sul ritorno dei voucher al quale lavorano Lega e M5s non piace alla Cgil. Lo dice senza mezzi termini la sua leader, Susanna Camusso, che dalla Calabria ha scandito: "Permettere l'uso dei voucher, anche se per alcuni settori, è una cosa indecente".
Dall'iniziativa "Libera dalle mafie, libera dal lavoro sfruttato" in corso a Cirò Marina, Camusso ha aggiunto: "Non si capisce perché il ministro abbia cambiato opinione, c'è una evidente contraddizione tra il dire ìvogliamo lavorare per stabilità del lavoro' e poi introdurre una forma di grande precarizzazione
RECENSIONE A A. VENTURA, IL FLAGELLO DEL NEOLIBERISMO. E. LONGOBARDI, Il liberismo non è un dato di natura, SINISTRAINRETE, 13 marzo 2018
Dopo La trappola, il bel volume del 2012, pubblicato dall’Asino d’oro, Andrea Ventura ci propone, con Il flagello del neoliberismo, per la stessa casa editrice, gli sviluppi della propria ricerca sulle origini e la natura del capitalismo, le sue radici storiche e culturali nel profondo della cultura occidentale, le grandi mutazioni che lo attraversano e, infine, sul senso di un’opposizione e di una battaglia per il superamento dell’antropologia che del capitalismo è a fondamento. Un’opposizione questa, che vuole segnare un radicale cambiamento di prospettiva rispetto al marxismo, nello spostare il punto di partenza della lotta per l’emancipazione e la realizzazione di una piena identità umana dal terreno dei rapporti materiali di produzione a quello della visione antropologica, dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo al pensiero degli esseri umani sugli esseri umani. Potrà risultare a tutt’oggi, un po’ traumatico per chi fosse ancora, anche solo sentimentalmente, legato alle migliori idee del comunismo: ma ha il sapore di una liberazione.
BREVE STORIA DEL NEOLIBERISMO. J. HICKEL, Breve storia del neoliberismo (con alcuni antidoti), SINISTRAINRETE. 10 luglio 2018
Una acuta analisi storica del neoliberismo traccia le tappe dell’affermazione di questa teoria economica elitistica, che contro ogni logica sostiene politiche rivelatesi disastrose. Godendo, nonostante questo, di uno status privilegiato nel dibattito scientifico, al punto che i suoi esponenti ormai lo considerano l’unico approccio legittimo. Il neoliberismo non è sempre stato l’unico modo di concepire la realtà: la sua prepotente affermazione è in realtà il frutto di deliberate scelte politiche da parte di specifiche classi sociali. Oggi è sempre più evidente che le ripetute, insensate politiche di austerità, il sottosviluppo perenne dei paesi periferici del mondo, e le crisi che investono l’umanità come disoccupazione, emergenze sanitarie e crisi migratorie, sono direttamente o indirettamente correlate alle politiche neoliberiste. E allora, come si spiega questa prevalenza, e in che modo è possibile cambiare prospettiva?
* * * *
venerdì 6 luglio 2018
RIFLESSIONI SUI MODI DI PRODUZIONE. P. SELMI, Appunti per un rinnovato assalto al cielo. Parte 1 e 2, SINISTRAINRETE, 1 LUGLIO - 5 LUGLIO 2018
Appunti per un rinnovato assalto al cielo. I
Riportando tutto a casa
di Paolo Selmi
Premessa
Si narra che, qualche millennio fa, un pensatore cinese di nome Kong(fu)zi (孔(夫)子, o Confucio per gli amici), in un periodo di crisi abbastanza simile all’attuale, se non peggio, inaugurasse la sua proposta politica (non ancora divenuta ideologia e pensiero dominante di un continente) “rettificando i nomi” (zheng ming 正名): “Se i nomi non sono corretti, le parole non corrispondono alla realtà; se le parole non corrispondono alla realtà, gli affari non giungono a compimento”1 … insomma, secondo il pizzetto più famoso e osannato del Paese di Mezzo, nulla si sarebbe mai potuto veramente cambiare se non si eliminano prima le ambiguità di fondo esistenti. Era un atto di grande coraggio allora, quando denunciare un’usurpazione di trono poteva equivalere alla perdita della propria testa; è un atto di grande coraggio oggi, quando palesi atti di arroganza che fanno straccio del diritto internazionale sono auto-legittimati da caratteri di “eccezionalità”2 che valgono solo per uno Stato (e per i lacché di turno), così come quando “fare chiarezza” su una proposta politica di trasformazione socio-economica e possibile transizione al socialismo equivale, sicuramente, a inimicarsi tanti soggetti, alcuni tradizionalmente noti (i primi di cui sopra) e altri, molto probabilmente, ancora considerati “amici”, “alleati”, se non addirittura lao dage (老大哥), “grande fratello maggiore”, al posto del defunto riferimento sovietico.
mercoledì 4 luglio 2018
FASCISTIZZAZIONE DELLA SOCIETA' ECONOMIA MIGRANTI. N. LILLO, Boeri: “C’è sempre più richiesta di lavori che gli italiani non vogliono fare”, LA STAMPA, 4 luglio 2018
«Tutti sono d’accordo sul fatto che bisogna contrastare l’immigrazione irregolare. Bene, ma si dimentica un fatto importante: per ridurre l’immigrazione clandestina il nostro paese ha bisogno di aumentare quella regolare». Anche perché senza i regolari il sistema pensionistico e il welfare sono a rischio. A dirlo è il presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso della sua relazione in Parlamento per presentare il rapporto annuale dell’istituto di previdenza. Boeri è stato recentemente criticato in modo molto duro dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, proprio per le sue parole sull’immigrazione. Il leader della Lega ha spiegato infatti che «in giro c’è ancora qualche fenomeno, penso al presidente dell’Inps e ci sarà tanto da cambiare anche in questi apparati pubblici».
martedì 26 giugno 2018
LA FASCISTIZZAZIONE DELLA SOCIETA' E L'ECONOMIA CHE VERRA'. L. NAPOLEONI, Il tribalismo di Stato sta tornando. E bisogna fare attenzione, IL FATTO, 24 giugno 2018
In 1984, il capolavoro distopico di George Orwell, il sistema si impadronisce del linguaggio e spoglia la lingua delle espressioni più poetiche trasformandola in un codice sempre più povero di vocaboli, una sequenza di slogan. Prima vittima di questo processo è la memoria storica, che viene costantemente riscritta.
Con questo strumento il “regime” descrive guerre immaginarie contro nemici altrettanto fittizi e vittorie spettacolari, tutte mai avvenute. Lo status di guerra permanente è il collante che tiene in piedi una società profondamente debole, priva di consenso. Il nemico è dovunque e chiunque.
Con questo strumento il “regime” descrive guerre immaginarie contro nemici altrettanto fittizi e vittorie spettacolari, tutte mai avvenute. Lo status di guerra permanente è il collante che tiene in piedi una società profondamente debole, priva di consenso. Il nemico è dovunque e chiunque.
giovedì 21 giugno 2018
PARADISI FISCALI. PANAMA PAPERS. BIONDANI, RIVA, SISTI, Panama Papers 2, da Messi a lady Kazakistan i vip del mondo con i soldi nei paradisi fiscali, L'ESPRESSO, 20 giugno 2018
L'asso del calcio Lionel Messi. Il presidente argentino Mauricio Macri. La figlia del presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev. Sono alcuni dei tanti nomi eccellenti che compaiono nei nuovi Panama Papers: un milione e 200 mila documenti riservati, usciti dagli archivi dello studio panamense Mossack Fonseca nei mesi successivi alla prima, colossale fuga di notizie (11,5 milioni di file) che nell'aprile 2016 svelò i segreti finanziari di imprenditori ricchissimi, stelle dello spettacolo, politici corrotti, dittatori africani, oligarchi russi, ministri europei, evasori americani, narcotrafficanti sudamericani e tesorieri della mafia italiana. Anche questa massa di carte recentissime sulle società offshore provengono dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung”, che le ha condivise con l’International Consortium of Investigative Journalists (Icij). Alla nuova inchiesta internazionale hanno lavorato più di cento giornalisti di tutto il mondo e per l'Italia, in esclusiva, L'Espresso.
lunedì 18 giugno 2018
MARX DIFENSORE DEL LIBERO SCAMBIO? I. NOBILE, Marx, il liberoscambismo ed alcune interpretazioni, SINISTRAINRETE, 17 giugno 2018
Si dice spesso che Karl Marx plaudisse allo sviluppo capitalistico (e al libero scambio che sarebbe secondo alcuni ad esso collegato) e che invece considerasse le resistenze a tale espansione (soprattutto nei paesi dell’Asia, dell’Africa e del mondo slavo) come legate alla reazione dei regimi connessi ai modi di produzione precedenti.
lunedì 11 giugno 2018
LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI. G. RIVA, Lavorare meno, lavorare tutti: oggi più che mai è indispensabile ridurre l'orario di lavoro, L'ESPRESSO, 7 giugno 2018
Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo»: è il 1930, John Maynard Keynes si trova a Madrid per esporre il suo trattato sulle “Prospettive economiche per i nostri nipoti”. I nipoti in questione oggi sono i giovani che entreranno nel mercato del lavoro tra dodici anni, cioè nel 2030, e il problema fondamentale è la disoccupazione, che con l’aumento della tecnologia sta contribuendo a ridurre drasticamente la richiesta di forza lavoro, già massacrata dalle crisi del 2008 e 2013.
venerdì 8 giugno 2018
REGNO UNITO. POVERTA' IN CRESCITA. A. BIANCHI, Un sondaggio choc..., LA STAMPA, 7 giugno 2018
Povertà ed esclusione sociale sono in forte crescita nel Regno Unito. Ci sono circa 4 milioni di cittadini adulti che sono costretti a rivolgersi alla cosiddette banche del cibo degli enti caritativi o a forme di elemosina per sopravvivere. Lo svela un sondaggio commissionato all’agenzia di ricerca D-CYFOR dall’Independent, che mostra che un britannico su 14 ha dovuto rivolgersi a questa forma di aiuto per i più poveri per non restare a digiuno.
lunedì 4 giugno 2018
SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. ITALIA MERIDIONALE. A. CANDITO, "Giustizia per Soumayla", la rabbia dei migranti nella piana di Gioia Tauro, LA REPUBBLICA, 4 giugno 2018
VIBO VALENTIA - Ore di tensione alla tendopoli di San Ferdinando, scossa sabato sera dalla morte di Soumayla Sacko, il migrante maliano di 29 anni ucciso da una fucilata mentre con due connazionali tentava di portar via delle lamiere da una fabbrica dismessa. Lo sciopero generale convocato dall'Usb ha avuto successo: nessuno stamattina si è presentato agli svincoli dove i caporali scelgono quotidianamente a chi regalare una giornata di lavoro. Ma a molti l'assemblea convocata oggi per discutere come reagire all'omicidio di Soumayla non basta. Vogliono scendere in piazza subito. Vogliono mostrare il loro dolore, il loro sdegno, la loro rabbia.
mercoledì 30 maggio 2018
EVASIONE FISCALE IN PORTOGALLO. S. VERGINE, L'evasione? Si potrebbe cancellare con un clic, ma in Italia sono tutti contrari, L'ESPRESSO, 24 maggio 2018L
Lisbona, quartiere di Alfama, undici di sera. Fuori, il vento dell’Atlantico spazza via le ultime nuvole della giornata. Dentro, una donna siede al tavolo della cucina. Accende il tablet, si collega al sito dell’agenzia delle entrate portoghesee inserisce la password. Sul video appaiono alcune scritte colorate: salute, educazione, familiari, affitto, lavori di casa, trasporti, ristoranti, supermercato, veterinario, parrucchiere, automobile, motociclo. Sotto ogni scritta c’è una cifra. «Indicano quanto ho speso l’anno scorso per ciascuna di queste voci, e di conseguenza quanto potrò detrarre dalla mia dichiarazione dei redditi».
DEBITO PUBBLICO ITALIANO. F. BINI, Chi ha in mano il debito pubblico italiano: l'evoluzione in 30 anni, LA REPUBBLICA.IT, 30 maggio 2018
Chi è maggiormente colpito dalle turbolenze dello spread di questi giorni? Oggi una quota esigua del nostro debito pubblico è in mano, direttamente, ai piccoli investitori italiani, famiglie e imprese soprattutto, mentre circa un terzo è in quelle straniere. Banche, fondi e assicurazioni italiane italiane detengono invece circa il 50% del debito. Ma non è sempre stato così.Dai dati disponibili sul database della Banca d'Italia è possibile ricostruire come è cambiata la composizione dei possessori del debito, dal 1988 ad oggi
martedì 29 maggio 2018
IL PIANO B DEL QUASI MINISTRO SAVONA. R. PETRINI, La Nuova Lira stampata in segreto: il "Piano B" del quasi ministro, LA REPUBBLICA, 29 maggio 2018
ROMA - Stampare 8 miliardi di monete nel giro di poche settimane, operare nella massima segretezza, far scattare il D- Day, con relativo annuncio il venerdì sera a mercati chiusi per lanciare il lunedì mattina la Nuova Lira svalutata presumibilmente del 15- 25 per cento, prevedere un parziale default del debito, avvertire con un minimo di anticipo l'Fmi e le maggiori banche centrali della mossa italiana in vista della riapertura dei mercati. È questo il Piano B ...
lunedì 28 maggio 2018
LIBERALIZZAZIONI ITALIANE. TELEFONIA. A. LONGO, Telefonia, lasciare un operatore costa troppo: l'Autorità detta nuove regole, LA REPUBBLICA.IT, 25 maggio 2018
Gli operatori telefonici fanno pagare troppo quando l'utente disdice il contratto, addebitando costi che sembrano ingiustificati e persino contrari alle norme. Gli utenti lo sospettano da tempo, ma adesso arriva la conferma da chi di dovere: Agcom. L'Autorità garante delle comunicazioni si è infatti accorta del problema, nelle sue attività di vigilanza, e si è mossa nei giorni scorsi per risolverlo. Ha pubblicato le prime linee guida sui costi di recesso e cambio gestore, dove dice appunto come gli operatori dovrebbero ridurli.
sabato 26 maggio 2018
SAMSUNG E APPLE MONOPOLISTI. REDAZIONE, Samsung dovrà pagare 533 milioni di dollari ad Apple per aver copiato l’iPhone, LA STAMPA, 25 maggio 2018
Samsung dovrà pagare a Apple una somma pari a 533 milioni di dollari per aver copiato alcune caratteristiche di design dell’iPhone. Lo ha stabilito una corte federale statunitense, pronunciandosi su un caso relativo ai brevetti risalente a sette anni fa. I giurati hanno aggiunto 5 ulteriori milioni di dollari di danni.
mercoledì 23 maggio 2018
lunedì 21 maggio 2018
SUL DENARO SECONDO W. SITI. M. CANGIANO, La smaterializzazione dei desideri di consumo: un saggio di Walter Siti, ALIAS-IL MANIFESTO, 20 maggio 2018
Assumendo il denaro come centro delle sue considerazioni, Walter Siti si muove a metà strada fra l’analisi sociologico-politica e la ricognizione psicologica, dedicando ampie parti del suo volume, Pagare o non pagare L’evaporazione del denaro (nottetempo, pp. 135, euro 12,00) all’analisi del passaggio da una economia industrial-nazionale a una finanziario-globalizzata, e d’altra parte – in forte continuità con la sua produzione narrativa – analizzando gli effetti di questa trasformazione strutturale sul piano della dimensione psicologico-personale.
Mente e corpo dell’individuo diventano così il campo d’indagine sintomatico di quanto accade sul piano dell’economia, le cui trasformazioni – evidenziate dai mutamenti del nostro rapporto quotidiano con quella forma-merce suprema e astratta che è il denaro – si scaricano sulla nostra psiche determinando il modo in cui viviamo.
Mente e corpo dell’individuo diventano così il campo d’indagine sintomatico di quanto accade sul piano dell’economia, le cui trasformazioni – evidenziate dai mutamenti del nostro rapporto quotidiano con quella forma-merce suprema e astratta che è il denaro – si scaricano sulla nostra psiche determinando il modo in cui viviamo.
martedì 15 maggio 2018
RICCHI E POVERI IN ITALIA OGGI. LE AREE TERRITORIALI. G. RIVA, L'economia della conoscenza sta uccidendo la nostra provincia, L'ESPRESSO, 15 maggio 2018
La vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti, la Brexit benedetta dai cittadini del Regno Unito, l’ingresso del partito di ultra destra Alternative für Deutschland nel Bundestag tedesco, la schiacciante vittoria di Viktor Orbán in Ungheria e, ancora, l’Italia, con la vittoria elettorale di Lega e Cinque Stelle, portavoce di un malcontento diffuso. Questi avvenimenti, genericamente catalogati alla voce populismo, sono l’effetto di un nuovo modello economico basato non più sull’industria, bensì sulla conoscenza, il cui risultato è la diseguaglianza territoriale in vertiginoso aumento.
domenica 6 maggio 2018
LAVORO E SFRUTTAMENTO OGGI. CALL CENTER. F. MACALUSO, La meglio schiavitù, L'ESPRESSO, 3 maggio 2018
Cristina di Giorgi è una ex operatrice del call center dell’azienda Almaviva, protagonista attivo del più grande licenziamento collettivo della storia d’Italia, allorquando l’impresa lasciò a casa 1666 lavoratori del proprio stabilimento romano.
mercoledì 18 aprile 2018
ECONOMIA CIRCOLARE. A. D'ARGENIO, Ue, nuove regole per il riciclo dei rifiuti. "L'economia circolare è realtà", LA REPUBBLICA, 18 aprile 2018
L'Europa entra nell'era dell'economia circolare. Dopo tre anni di dure trattive, il Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo ha dato il via libera con un'ampia maggioranza al pacchetto, quattro direttive, pensato per combinare ambientalismo e crescita economica. Le potenzialità secondo la Commissione europea, autrice della proposta poi negoziata tra Parlamento e governi, sono di portare risparmi per le aziende di 600 miliardi all'anno, 140mila nuovi posti di lavoro e un taglio di 617 milioni di tonnellate di C02 entro il 2035. Con effetti sul Pil tra l’1 e il 7% all’anno. Dunque si cerca di coniugare un approccio verde con una serie di risparmi per le aziende, che riciclando tagliano i costi sulle materie prime guadagnando in competitività e ammodernando i loro cicli produttivi.
martedì 3 aprile 2018
SCIOPERI IN FRANCIA CONTRO LE LEGGI SUL LAVORO. REDAZIONE, I sindacati contro Macron, martedì nero per i trasporti in Francia, REPUBBLICA.IT, 3 aprile 2018
Martedì nero per i trasporti in Francia. Scioperano innanzitutto i quattro sindacati più rappresentativi della Sncf, le ferrovie dello stato, il che si tradurrà in media alla sopravvivenza di un solo treno ad alta velocità “Tgv” su otto, un treno regionale su cinque e tre Eurostar su quattro verso Londra e Bruxelles. Dovrebbero invece restare regolari i treni Thalys verso Belgio e Olanda, mentre non circoleranno i treni verso Italia, Spagna e Svizzera. La compagnia ferroviaria prevede un "traffico molto perturbato". Da oggi inoltre partiranno una serie di scioperi intermittenti contro la riforma delle ferrovie francesi, una mobilitazione che minaccia di andare avanti per tre mesi, ed è un'aperta sfida al governo e al presidente Emmanuel Macron.
sabato 31 marzo 2018
FACEBOOK EMBLEMA DEL CAPITALISMO ASSOLUTO. S. COSIMI, ''Facebook può uccidere'', così il manager nel 2016. Zuck risponde: ''Mai creduto che fine giustifichi mezzi", REPUBBLICA.IT, 30 marzo 2018
"NON abbiamo mai creduto che il fine giustifichi i mezzi. Io e tante persone in Facebook siamo fortemente in disaccordo. Bosworth è un manager talentuoso che dice molte cose provocatorie". E' tranchant la replica di Mark Zuckerberg rispetto al caso "scoppiato" in seguito alla diffusione da parte di BuzzFeeed di un documento del passato, uscito dalla pancia del social network nel 2016.
martedì 27 marzo 2018
GIOVANI E OCCUPAZIONE IN ITALIA. REDAZIONE, DA REPUBBLICA.IT, 27 marzo 2018
Meglio i lavori dei Paesi tuoi: in Italia pochi giovani si muovono in cerca di occupazione
http://www.repubblica.it/economia/miojob/lavoro/2018/03/27/news/lavori_dei_paesi_tuoi_in_italia_pochi_giovani_si_muovono_in_cerca_di_occupazione-192342408/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P11-S2.2-T1
mercoledì 21 marzo 2018
LAVORO MINORILE E INDUSTRIA OCCIDENTALE. F. SIRONI, Sì, i nostri smartphone sono fatti sfruttando gli schiavi bambini, L'ESPRESSO, 21 marzo 2018
Come non chiamare schiavi
gli uomini e i bambini che ogni giorno estraggono schiacciati in cunicoli
il cobalto per le nostre batterie,
la casserite o il coltano per i nostri cellulari e le auto elettriche “green”? Sono schiavi, pedine di un sistema «orientato solo su due grandi obiettivi, il benessere del consumatore e il profitto dell’impresa». Un sistema che va costretto a cambiare. Leonardo Becchettiè ordinario di Economia politica all’università Tor Vergata di Roma ed è uno dei più convinti sostenitori della possibilità di modificarlo, quest’equilibrio distorto che promette futuro a una parte di mondo tenendone un’altra in catene. A latere di un incontro promosso da Pime, Mani Tese e Caritas contro il lavoro forzato, ha parlato con L’Espresso
di “economia della schiavitù” e delle possibili strade per non accettare come inevitabile la sospensione dei diritti altrui per beneficio proprio. Rimettendo al centro le responsabilità delle aziende, dell’Europa. E dei consumatori.
venerdì 16 marzo 2018
GRILLO E LA FINE FELICE DEL LAVORO. S. ROSSINI, L'ESPRESSO, 16 marzo 2018
https://kikukula5.blogspot.it/2018/03/grillo-e-la-fine-del-lavoro-s-rossini.html
sabato 10 marzo 2018
ECONOMIA NEL MEDIOEVO CRISTIANO. INTERVISTA CON G. TODESCHINI. M. VALLERANI, Il debito pubblico era un bene comune, L'INDICE, maggio 2016
La banca e il ghetto (si veda la recensione sul numero di maggio 2016) viene alla fine di una densa stagione di studi dedicati a una revisione complessiva delle origini medievali dell’economia occidentale. Visibilmente crudeli (Il Mulino, 2009) e Come Giuda (Il Mulino, 2011) hanno messo in discussione idee di lunghissima data: l’estraneità del pensiero religioso cattolico dall’economia di mercato; la natura inclusiva dell’economia cattolica; la struttura aperta e mista delle società urbane italiane, pronte ad accogliere stranieri ed ebrei disposti a integrarsi. Proviamo a svolgere questa matassa di controdeduzioni proprio dal rapporto tra economia e politica, da tempo considerate due sfere separate. Da dove nasce e quali conseguenze ha il mito dell’autonomia dell’economia?
lunedì 26 febbraio 2018
LAVORO E AUTOMAZIONE. L. SCARCELLA, L’intelligenza artificiale e il lavoro: ecco come le imprese e l’occupazione possono trarne profitto, LA STAMPA, 24 gennaio 2018
L’ultimo rapporto di Accenture Strategy, intitolato Reworking the Revolution, evidenzia le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale, e il loro impatto sull’economia. Secondo la multinazionale, che ha utilizzato tecniche di ricerca quantitative e qualitative per analizzare le opinioni di lavoratori e manager aziendali, grazie all’intelligenza artificiale i ricavi delle imprese potrebbero crescere del 38% entro il 2020, ma solo se investiranno in una efficace cooperazione uomo-macchina, almeno quanto già fanno le aziende leader di mercato.
LAVORO E AUTOMAZIONE. A. D. SIGNORELLI, L’intelligenza artificiale non sostituirà i lavoratori, ma li affiancher, LA STAMPA, 26 febbraio 2018
L’evoluzione di intelligenze artificiali in grado di svolgere compiti sempre più complessi – dalle diagnosi mediche fino all’analisi di documenti per gli studi legali – ha suscitato parecchia preoccupazione: come può l’uomo competere con macchine in grado di lavorare 24 ore al giorno, senza mai chiedere ferie, malattie e aumenti? Il timore che l’umanità vada incontro alla disoccupazione di massa è stato confermato da numerosi report , che hanno stimato come una percentuale tra il 35 e il 47% degli impieghi possa venire automatizzata.
giovedì 22 febbraio 2018
CRISI ECONOMICA E COESIONE SOCIALE E COMUNITARIA. D. TAINO, La grande crisi sgretola la coesione, CORRIERE.IT, 21 febbraio 2018
Che la Grande Crisi potesse danneggiare la coesione dei 28 della Ue lo si sospettava. Uno studio recente realizzato dallo European Center on Foreign Relations lo prova.
mercoledì 21 febbraio 2018
ITALIA. DISEGUAGLIANZA SOCIO-ECONOMICA. R. AMATO, Sviluppo sostenibile, per l’ASviS l’Italia sta arretrando: "In crescita povertà e disuguaglianze". LA REPUBBLICA, 21 febbraio 2018
Aumenta il numero dei poveri, e aumenta la distanza tra redditi alti e redditi bassi, peggiora la qualità del lavoro, crescono i rapporti "a bassa intensità": gli indicatori elaborati dall'ASviS, l'Alleanza per lo sviluppo sostenibile, descrivono lo stesso Paese che ieri il ministero dell'Economia ha definito in grande miglioramento. I parametri, certo, sono diversi: il rapporto del Mef viene elaborato sulla base di indicatori ricavati dal Bes, il rapporto per il benessere equo e sostenibile pubblicato dall'Istat, mentre l'ASviS tiene conto dell'Agenda 2030 dell'Onu. L'obiettivo però, in entrambi i casi, rimane quello di misurare il benessere degli italiani, al di là dei parametri ufficiali di misurazione della crescita. Al di là del Pil, dunque, ma al di là del Pil, dimostrano i rapporti pubblicati negli ultimi due giorni, non necessariamente si arriva alle medesime conclusioni.
giovedì 15 febbraio 2018
LAVORI SPORCHI. MONTATORI DEI PALCHI. M. DI FAZIO, "Noi, montatori dei palchi, rischiamo la vita per i concerti delle star senza tutele e sicurezza", L'ESPRESSO, 15 febbraio 2018
Pensi alle luci della ribalta, ai biglietti costosissimi che vanno in fumo in pochissime ore. Alle prime, ai grandi show. Quasi nessuno si sofferma a pensare a chi rende possibile tutto ciò, questi grandi sogni a occhi aperti.
domenica 4 febbraio 2018
CRISI DELLA GLOBALIZZAZIONE. F. BINI, L'economista King: "Bassa crescita e disuguaglianze: così la globalizzazione è entrata in crisi", LA REPUBBLICA, 4 febbraio 2018
Forze populiste che esplodono incontrollate, organizzazioni sovranazionali abbandonate per via referendaria, la patria del neoliberismo mondiale che si riscopre inaspettatamente protezionista. Qualcosa nel mito inesorabile e infallibile della globalizzazione si è rotto, e un nuovo scenario va delineandosi. È questo "Il mondo nuovo" descritto da Stephen D. King, consulente economico di Hsbc nel suo libro, un saggio che ha già fatto molto parlare di sé all'estero e da poco arrivato anche in Italia edito da Franco Angeli.
domenica 28 gennaio 2018
AFRICA. CONGO. COLTAN E INDUSTRIA INFORMATICA. L. ROTELLA, Coltan, il ‘minerale della morte’ per computer e smartphone, CORRIERE.IT, 16 aprile 2017
Il ‘Coltan’, minerale raro e di facile estrazione, si trova soltanto in 9 paesi del mondo (Australia, Brasile, Canada, Cina, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Russia, Thailandia, Venezuela). Tuttavia, viene raccolto soltanto in 4 di queste nazioni: per il 5 per cento in Basile e Thailandia, per il 10 per cento in Australia e per l’80 per cento in Congo. Questa particolare miscela della classe degli ossidi è una parte indispensabile nella produzione di smartphone, computer, device elettronici, console, videogame, fibra ottica, apparecchi risonanze magnetiche, protesi e per l’industria aerospaziale. A partire dal 2005, sino ai giorni nostri, il prezzo del materiale ha avuto un rapido crescendo, sfiorando i 300 dollari al chilo tra il 2012 e il 2014 (ovvero il periodo del ‘boom tecnologico’), ma stando al resoconto del 31 gennaio 2017 il costo si è ‘stabilizzato’ sui 123,94 dollari al chilogrammo. Questi sono i dati generali raccolti dalla speciale inchiesta del Corriere della Sera, che porta la firma del giornalista Andrea Nicastro. Ma l’autore non si ferma alla mera descrizione del ‘Coltan’, ai suoi utilizzi e al suo costo. Va ben oltre, analizzando la realtà degli esseri umani cui è collegato. E in particolare, si vola in Congo.
CALABRIA. ITALIA. ROSARNO E SFRUTTAMENTO DEL LAVORO STAGIONALE. DA REPUBBLICA.IT, 27 gennaio 2018
CALABRIA I FUOCHI DI ROSARNO. A. CANDITO, Rosarno, incendio nella tendopoli dei migranti: una donna morta, due ferite e diversi ustionati, LA REPUBBLICA.IT 27 gennaio 2018
dal sito di AVVENIRE
ARTICOLI PRECEDENTI - DAL 2010- SULLO STESSO TEMA:
mercoledì 24 gennaio 2018
RAPPORTO OXFAM 2018. DI CIOMMO, Rapporto Oxfam: un operaio lavora una vita per guadagnare la stessa somma che un manager riceve in 4 giorni, CORRIERE.IT, 23 gennaio 2018
Più dell'80% della ricchezza prodotta tra marzo 2016 e marzo 2017 è finito in tasca all'1% più ricco della popolazione mondiale. Al 50% più povero, circa 3,7 miliardi di persone, non è arrivato nulla. Sono solo alcuni dei dati pubblicati nell'ultimo rapporto dell'Oxfam, una confederazione internazionale di organizzazioni non profit, che mostrano come le disuguaglianze economiche e sociali si stiano ampliando nel nostro pianeta
https://www.oxfamitalia.org/
https://www.oxfamitalia.org/
venerdì 19 gennaio 2018
NEO-COLONIALISMO ECONOMICO. MADAGASCAR E INDUSTRIA DEI COSMETICI. SIMONCELLI, La caccia al profumo della vaniglia cambia il volto del Madagascar, LA STAMPA, 19 gennaio 2018
«Un profumo di vaniglia come questo non lo avete mai provato». Recita così l’ultima campagna pubblicitaria della Bath & Body Works, azienda americana produttrice di profumi e bagno schiuma, pronta a lanciare l’ultima fragranza intrisa di vaniglia selvatica del Madagascar. Una tipologia particolare della spezia che impiega tre anni prima di poter esser colta e cha ha raggiunto la quotazione di 2200 dollari al chilo, quattro volte superiore alla vaniglia tradizionale.
DISABILI E ASSUNZIONE OBBLIGATORIO AL LAVORO. FEMIA, PINNA, L’assunzione obbligatoria dei disabili scatena la rivolta delle piccole imprese, LA STAMPA, 19 gennaio 2018
Per i lavoratori disabili doveva essere una svolta. Ma la riforma entrata in vigore il primo gennaio si preannuncia un percorso a ostacoli. Le piccole aziende coinvolte nella nuova norma sono già in rivolta. Quelle che impiegano almeno 15 dipendenti ora hanno l’obbligo (in cambio di sgravi) di assumere un lavoratore disabile, ma chi può sfugge. La novità doveva scattare nel 2017 ma nonostante il rinvio molte aziende sono impreparate: alcune non conoscono la normativa e altre hanno annunciato che non la rispetteranno. Poche, dunque, quelle che hanno già le carte in regola.
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