giovedì 29 agosto 2013

TEORIE ED IDEE ECONOMICHE. IL CAPITALISMO FUTURO. EMANUELE SEVERINO, Oltre il profitto: il capitalismo domani, IL CORRIERE DELLA SERA, 20 agosto 2013

Il vero motore dell'economia è ormai la tecnica, destinata al dominio del mondo Una spinta che progetta l'incremento indefinito di se stessaChi si oppone finisce per rinchiudersi nei limiti della sua particolarità, della Tradizione

martedì 27 agosto 2013

TEORIE ECONOMICHE DA SINISTRA. SERGIO NOTO, Per favore, qualcosa di sinistra. Democrazia e mercato nei programmi della politica, 26 agosto 2013

Domanda: in Italia la sinistra (o il centro-sinistra, poco cambia) ha un minimo di idee nell’economia, nella politica, nella cultura per costruire una società, che possibilmente sia diversa da quella che vorrebbe costruire la destra? Sinceramente non mi pare di vederne un granché.

SVIZZERA. ECONOMIA FINANZIARIA E SUICIDI. ELMAR BURCHIA, Svizzera di nuovo sotto choc: trovato morto direttore finanziario di Zurich, IL CORRIERE DELLA SERA, 28 agosto 2013

La polizia elvetica è impegnata nelle indagini sulla morte di Pierre Wauthier, direttore finanze del colosso assicurativo

domenica 18 agosto 2013

IL LAVORO DEI RICCHI. NEW ECONOMY E NEORICCHI. GIORGIO MELETTI, “New economy”, così la bolla italiana del digitale è finita in mutande, IL FATTO, 18 agosto 2013

La storia esemplare è quella di Silvio Scaglia. Il 55enne imprenditore di Novara poche settimane fa ha investito 69 milioni, piccola parte del denaro accumulato grazie alla famosa “new economy”, nell’acquisto di La Perla, nota azienda bolognese dell’abbigliamento intimo femminile. Nei suoi progetti c’è una forte sinergia con la Elite Model World, agenzia di moda comprata tre anni fa, per costituire un polo mondiale del lusso. Proprio perché la bellezza femminile rimane un valore, anche di mercato, del tutto analogico, la mossa di Scaglia illumina una tendenza dell’imprenditoria italiana.

mercoledì 14 agosto 2013

IL LAVORO OGGI. IL LAVORO DEI POVERI: A CHIAMATA. ROBERTO CICCARELLI, I nuovi schiavi di Buckingham Palace, IL MANIFESTO, 13 agosto 2013

La principessa Diana ha conquistato l'amore universale finanziando l'assistenza a poveri, tossici e disoccupati. Oggi la sua fama è stata oscurata da un'inchiesta del Sunday People. Turning Point, una delle associazioni da lei prediletta, che nel 1985 elesse i figlioli William e Harry a regali protettori, questa estate ha licenziato 2.927 lavoratori per assumerne 351 con un «contratto a zero ore».

martedì 13 agosto 2013

L'ECONOMIA E LE LEGGI. SERGIO NOTO, Sviluppo economico: l’acqua calda, gli uomini di casa e la triste storia delle leggi, IL FATTO, 13 agosto 2013

L’economia ha un pessimo rapporto con le leggi. In primo luogo con le sue interne, che non sono quelle che vorremmo. La più importante, e la più disattesa, è «no free meals», tutto si paga, peccato che quello che paga e quello che produce i costi, in genere son due soggetti diversi. Altre leggi, quelle che spesso si studiano sui manuali di macroeconomia, sono spesso la descrizione complicata di un fenomeno semplice e che non spiega quasi nulla. Ad esempio la legge della domanda e dell’offerta o la teoria quantitativa della moneta non sono altro che la descrizione dell’acqua calda. Nessuno ci dice come si produce il calore che serve per scaldare. Allo stesso modo nessuno è in grado di definire se non una piccola parte degli infiniti fattori che influenzano domanda e offerta, per cui ridurre la spiegazione all’interazione tra queste due sole grandezze è appunto un po’ come dire che l’acqua si scalda se la metto sul fuoco.

sabato 10 agosto 2013

TEORIE ECONOMICHE. GUIDO ROSSI, Il mercato che uccide la democrazia, IL CORRIERE DELLA SERA, 9 agosto 2013

Lo spettacolo che offre oggi il
mondo globalizzato è la prova
evidente della verità della nota
affermazione di Keynes: «Sono
sempre le idee e non gli interessi precostituiti
ad essere pericolose sia nel
bene, sia nel male».

sabato 3 agosto 2013

ECONOMIA CINESE IN NICARAGUA. IAN BREMMER, I rischi del capitalismo alla cinese passano nel canale del Nicaragua, IL CORRIERE DELLA SERA, 2 agosto 2013

Come mai un'impresa cinese pressoché sconosciuta ha lanciato il progetto di scavare un canale attraverso il Nicaragua? Non è stato ancora scelto il percorso definitivo e le sfide ingegneristiche e ambientali da affrontare sono enormi, eppure il governo del Nicaragua di recente ha varato una concessione di 50 anni a favore della società cinese per questo progetto. Si stima che il piano costerà intorno ai 40 miliardi di dollari, cifra quattro volte superiore al Prodotto interno lordo del Paese centroamericano. Sappiamo perché il presidente Daniel Ortega vuole realizzare l'opera: la costruzione del canale difatti contribuirebbe a ridurre la disoccupazione e i diritti di transito potrebbero aiutare il Nicaragua a risalire la china della povertà.

Ian Bremmer (born November 12, 1969) is an American political scientist specializing in US foreign policy, states in transition, and global political risk. He is the president and founder of Eurasia Group, a leading global political risk research and consulting firm, and a professor at Columbia University. Eurasia Group provides financial, corporate, and government clients with information and insight on how political developments move markets. Bremmer is of Armenian and German descent

giovedì 1 agosto 2013

STORIA ECONOMICA. GRAN BRETAGNA E GERMANIA NAZISTA. REDAZIONE, La Bank of England permise a Hitler di vendere l’oro depredato ai cechi, IL FATTO, 1 agosto 2013

E’ forse l’episodio più imbarazzante nel passato della ‘Old Lady’. La Bank of England (BoE) ebbe un ruolo cruciale in uno degli episodi più oscuri della recente storia economica: la vendita dell’oro sottratto dai nazisti dopo l’invasione della Cecoslovacchia nel 1938.

STORIA ECONOMICA. DINO MESSINA, I rapporti economici (segreti) fra l'Italia fascista e l'Inghilterra, IL CORRIERE DELLA SERA, 1 agosto 2013

L’economia conosce strade che spesso la politica finge di ignorare fino all’assurdo della creazione di due mondi paralleli. È quanto avvenne per esempio nell’Italia della prima metà del Novecento nei rapporti con la Gran Bretagna, che era e rimase per una gran parte della nostra società il punto di riferimento principale, come oggi sono gli Stati Uniti. Dal punto di vista culturale e soprattutto economico. Non è un caso che Umberto I di Savoia, già scampato a due attentati, poco prima di morire sotto i colpi della rivoltella di Gaetano Bresci (29 luglio 1900) volle sottoscrivere con i Lloyd di Londra un’assicurazione sulla vita e i suoi eredi anche negli anni in cui il Regno Unito era diventato la Perfida Albione decisero di far gestire il capitale del premio assicurativo dalla Banca d’Inghilterra. Nel secondo dopoguerra l’Italia cercò senza successo di dimostrare che quei soldi spettavano alla Repubblica e non alla monarchia.