giovedì 31 agosto 2017

MAFIA E CAPITALISMO SEGRETI AMANTI. P.P. FARINA, Mafia e capitalismo, una lunga love story, LA REPUBBLICA, 31 agosto 2017


Se un tempo quella parola neanche veniva pronunciata, oggi di mafia se ne parla tanto e a volte pure se ne straparla. Con superficialità, approssimazione, la si racconta attraverso immagini scontate, con spot e slogan che mescolano mezze verità e mezze falsità, una diffusione grossolana di informazioni avvolta in un'insopportabile retorica. Ma c'è chi la mafia la studia per davvero. Con passione e fatica, con metodo, collegando vicende apparentemente lontane e inseguendo indizi storici e contemporanei, scavando in profondità e soprattutto con libertà di pensiero.
Ecco perché abbiamo voluto dedicare una serie del nostro blog alle tesi di laurea sui fenomeni mafiosi, ricerche di una trentina di studenti di tre Università italiane (la Statale di Milano, corso del professore Nando dalla Chiesa; quella di Bologna, corso della professoressa Stefania Pellegrini; quella di Palermo, corso della professoressa Alessandra Dino) che ci hanno offerto estratti dei loro elaborati.

http://mafie.blogautore.repubblica.it/

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Mafia e capitalismo per lungo tempo sono stati considerati in antitesi. Di più: antagonisti. Laddove la prima era portatrice di arretratezza, sottosviluppo e degrado etico e civile, il secondo invece le era opposto come unica via per consentire l’uscita di intere regioni del Meridione d’Italia da quello stato di minorità materiale e morale a cui la mafia le condannava.


Immagine tratta dal sito "Repubblica.it"


lunedì 28 agosto 2017

LAVORO E AUTOMAZIONE. M. MOLINARI, Il lavoro al tempo dei robot, LA STAMPA, 27 agosto 2017



Il regalo più gettonato in molte famiglie americane è «Google Home» o il suo rivale «Alexa» di Amazon, ovvero un mini-robot domestico che intrattiene grandi e piccoli, risponde ad ogni domanda, prenota ristoranti, controlla altri dispositivi digitali in casa e fa ascoltare le canzoni preferite. Robert Shiller, Nobel per l’Economia 2013, vede nel debutto dei robot casalinghi l’accelerazione inevitabile del processo di «sostituzione del lavoro comune con la tecnologia». Proprio l’espulsione dal mercato del lavoro di operai specializzati a causa delle innovazioni hi-tech è all’origine della più aggressiva delle diseguaglianze: quella che spinge il ceto medio nelle braccia di proteste, populismo e intolleranza. Per riferirsi a costoro Papa Francesco adopera il termine di «scartati» e il presidente Usa Donald J. Trump ha coniato la definizione «i dimenticati» che lo ha portato alla Casa Bianca. È uno dei pochi terreni sui quali Trump concorda con il predecessore Barack Obama, secondo il quale «bisogna studiare come gestire l’impatto della tecnologia sulle diseguaglianze» perché «se l’auto Tesla senza guidatore andrà su strada in America in quello stesso istante circa 4 milioni di camionisti resteranno senza lavoro».  

venerdì 25 agosto 2017

giovedì 24 agosto 2017

DOPO LA GLOBALIZZAZIONE? D. TAINO, Globalizzazione, dopo la Grande Crisi è arrivata l’ora del disordine, CORRIERE DELLA SERA, 23 agosto 2017

Sembra proprio che la globalizzazione sia in ritirata. O che stia prendendo forme diverse da quelle che hanno preceduto la Grande Crisi del 2008 e che hanno accompagnato la straordinaria crescita delle economie nei due decenni precedenti. Uno studio del McKinsey Global Institute ha calcolato che i flussi di capitale che attraversano le frontiere, uno dei motori della mondializzazione, sono calati del 65% tra il 2007 e il 2016. Prestiti, acquisti di azioni e di bond, trasferimenti, investimenti diretti tra un Paese e l’altro erano arrivati a 12.400 miliardi di dollari e sono scesi a 4.300. Tra il 1990 e il 2000, la media annua di questi flussi è stata il 5,3% del Prodotto lordo mondiale; tra il 2000 e il 2010 l’11,5%; tra il 2010 e il 2016 il 7,1%.

sabato 12 agosto 2017

POLITICHE DEL LAVORO IN ITALIA. CONFINDUSTRIA. N. SANTONASTASO, "Il jobs act anche ai dipendenti pubblici", IL MATTINO, 12 agosto 2017

Presidente Boccia, i numeri almeno di questi ultimi tempi sembrano dimostrare che l’Italia è in ripresa e che il 2017 sarà un ano più incoraggiante di quanto si poteva prevedere pochi mesi fa. Cosa deve fare allora il governo nella prossima Legge di bilancio per consolidare questa fase?
«Per prima cosa - risponde il presidente di Confindustria - non deve smontare l’impalcatura delle riforme approvate. Soprattutto alla luce degli effetti positivi che stanno provocando, grazie alla scelta di strumenti selettivi di politica economica e della capacità di usarli bene di una parte rilevante del sistema industriale italiano. Il piano di Industria 4.0, per esempio, ha dato un robusto colpo d’acceleratore alla crescita, crescita che dovremo usare per ridurre i divari e incidere sui nodi di sviluppo a beneficio dell’economia reale del Paese. Occorre un grande intervento su giovani, formazione, lavoro, investimenti pubblici. Continuare a lavorare sulla semplificazione, ridurre i tempi della giustizia, puntare sulla crescita delle imprese e del Paese».

giovedì 10 agosto 2017

PAROLE D'ORDINE. PIL. P. CACCIARI, La furia inarrestabile del mercato, IL MANIFESTO, 9 agosto 2017

Le critiche teoriche avanzate nei confronti del Prodotto interno lordo (Pil) e le dimostrazioni pratiche della sua fallacia si vanno accumulando. Lorenzo Fioramonti, giovane economista approdato all’università di Pretoria e collaboratore del gruppo di ricerca «New Economy Foundation», le ha raccolte lungo la breve storia di «una delle più grandi invenzioni del XX secolo», secondo la definizione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Dietro ad un titolo che vorrebbe essere scherzoso (Presi per il Pil. Tutta la verità sul più potente numero del mondo, L’asino d’oro, pp. 193, euro 20, con presentazione di Enrico Giovannini, già direttore dell’Istat e ministro con Letta), il volume ricostruisce rigorosamente l’evoluzione di un concetto che ha segnato la nostra epoca. Un sistema statistico che ha inventato la cifra con cui il discorso pubblico corrente indica il grado di sviluppo, progresso e benessere dell’intera società. Un sistema di contabilità che è diventato la base simbolica e retorica delle politiche tanto delle destre, quanto delle sinistre.

domenica 6 agosto 2017

UNA STORIA DELL'INDUSTRIA PESANTE IN ITALIA. S. LUZZATTO, La fierezza di Acciaro e Diname, IL SOLE 24 ORE, 24 luglio 2017

el 1984 – un secolo esatto dopo la loro nascita – le acciaierie di Terni figuravano tra i primi cinque produttori al mondo di acciaio inossidabile, ed erano il primo produttore in Italia di laminati magnetici. Nonostante la siderurgia italiana fosse in crisi da almeno un decennio, la Terni sembrava ancora potercela fare. Grazie alla qualità dei suoi tecnici e alla professionalità dei suoi operai, sembrava poter rimediare sia alle sfide crescenti della globalizzazione, sia agli errori di una dirigenza parastatale zavorrata dal clientelismo politico. Invece no. L’inizio della fine coincise con il passaggio dalla Finsider all’Ilva, nel 1988. Seguì, nel 1994, la vendita alla multinazionale tedesca ThyssenKrupp. Nel 2000, le acciaierie di Terni già erano passate dagli oltre diecimila dipendenti degli anni Ottanta ad appena tremilaseicento. Nel 2016, la società Acciai Speciali Terni ha dichiarato 2.375 addetti.

COME RISOLVERE LE DISEGUAGLIANZE SECONDO R. PRODI. DA IL SOLE 24 ORE, 23 luglio 2017

https://kikukula5.blogspot.it/2017/08/il-problema-delle-diseguaglianze-un.html

sabato 5 agosto 2017

LA CINA ALLA CONQUISTA DELL'AFRICA. A. PIRA, Lo stile neocoloniale di Pechino, LEFT, 5 agosto 2017

Un sorridente Xi Jinping stringe le mano di un operaio. Sullo sfondo della fotografia campeggia uno dei tanti striscioni rossi a caratteri bianchi che riportano slogan motivazionali e di osanna ai progressi compiuti dalla Cina in questo o quel campo. In una seconda immagine, il leader comunista passa in rassegna una fila di lavoratori, tutti con il caschetto in testa. Le foto non sono però state scattate in qualche cantiere della Repubblica popolare. Lo striscione lascia pochi dubbi: tre caratteri compongono il nome Ange la, ossia Angola. 

COME RISOLVERE LE DISUGUAGLIANZE. UN SAGGIO DI WALTER SCHEIDEL. DALLA RECENSIONE DI E. BENCIVENGA IL SOLE 24 ORE 30 luglio 2017

http://kikukula5.blogspot.it/2017/08/come-risolvere-le-disuguaglianze.html

CINA. LE DURE CONDIZIONI DI LAVORO. Costretti a bere l’acqua del water, i dipendenti puniti per non aver raggiunto gli obiettivi mensili, CORRIERE TV, 5 agosto 2017

Nelle immagini che hanno scioccato la Rete, i dipendenti di una società cinese: lo racconta France 24 | Corriere TV

LAVORO E ALIENAZIONE. UN SAGGIO DI F. BERARDI. T. NUMERICO, DA IL MANIFESTO, 13 maggio 2016

https://kikukula2.blogspot.it/2017/08/lavoro-e-alienazione-t-numerico-tempi.html