sabato 26 maggio 2018

SAMSUNG E APPLE MONOPOLISTI. REDAZIONE, Samsung dovrà pagare 533 milioni di dollari ad Apple per aver copiato l’iPhone, LA STAMPA, 25 maggio 2018

Samsung dovrà pagare a Apple una somma pari a 533 milioni di dollari per aver copiato alcune caratteristiche di design dell’iPhone. Lo ha stabilito una corte federale statunitense, pronunciandosi su un caso relativo ai brevetti risalente a sette anni fa. I giurati hanno aggiunto 5 ulteriori milioni di dollari di danni.



Il riconoscimento ottenuto in sede giudiziaria appare come una vittoria per la casa di Cupertino, che in tribunale aveva sostenuto come il design fosse essenziale per l’iPhone. Proprio in questo senso, la sentenza stabilisce un precedente per quanto riguarda l’importanza riconosciuta dal punto di vista dei brevetti al design, anche in un prodotto complesso come lo smartphone. In particolare, alla giuria è stato chiesto di determinare se le caratteristiche di design in questione - la fila di icone colorate e la forma dello schermo nero con bordi arrotondati e una cornice - avessero determinato tutto il profitto realizzato dagli smartphone Samsung che le replicavano o se ne avessero determinato solo una parte, trattandosi di componenti.  

Il caso era stato rimandato al tribunale distrettuale in seguito alla decisione del 2016 della Corte Suprema di rivedere una precedente sentenza che imponeva il riconoscimento a Apple di 400 milioni di danni. “La decisione di oggi contrasta completamente la decisione unanime della Corte Suprema in favore di Samsung sulla portata dei danni legato ai brevetti di design”, ha risposto la società sudcoreana alle richieste di commento di AFP, “prenderemo in considerazione tutte le opzioni per ottenere un risultato che non ostacoli la creatività e la concorrenza leale per tutte le aziende e i consumatori”. Apple non ha risposto alla richiesta di commento avanzata dall’agenzia francese.  

A sette anni dall’inizio della battaglia legale, Apple e Samsung sono ancora i primi due produttori di smartphone al mondo ma i dispositivi venduti sono cambiati e quelli accusati di avere copiato l’iPhone da molto tempo non sono più in circolazione. E anche i gesti che usiamo per controllare smartphone e tablet sono diversi, a dimostrazione di come la legge fatichi a tenere il passo dell’evoluzione tecnologica. 

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