giovedì 31 gennaio 2019

ISTAT DATI SULL'OCCUPAZIONE. F. BINI, Istat, occupati in lieve aumento. Calano i posti fissi, crescono quelli a termine, REPUBBLICA.IT, 31 gennaio 2019

Lieve crescita degli occupati nel mese di dicembre. È quanto mette in evidenza l'Istat nel suo aggiornamento mensile. Il numero è salito di 23 mila unità (+0,1%), frutto di un aumento dei lavoratori a termine (+47 mila) e degli autonomi (+11 mila)  e di un calo dei dipendenti permanenti (-35 mila). Su base annua, rispetto cioé a dicembre del 2017, l'incremento degli occupati è stato pari a 202 mila unità in più.

martedì 22 gennaio 2019

LAVORO MINORILE IN ITALIA OGGI. A. GIUNTI, Lavoro minorile: l’Italia è il Paese dei piccoli schiavi, L'ESPRESSO, 9 gennaio 2019

Mercato del pesce di Napoli, prime luci dell’alba. Giovanni,13 anni, affonda le mani nude nel ghiaccio, che taglia la pelle come una lama. Qualche chilometro più avanti, vicino alla stazione Centrale, c’è una che ragazzina di 12 anni che vende profumi in un chiosco abusivo. Dall’altra parte dell’Italia, nella campagna del Piemonte, Francesco, 14 anni, sta iniziando a scaricare la sua prima cassa di frutta della giornata. Continuerà fino a notte fonda, per 75 euro a settimana.

sabato 12 gennaio 2019

CAPITALISMO VORACE SENZA PROSPETTIVE. M. RICCI, Tanti profitti e poca innovazione: il Fondo Monetario mette sotto accusa il capitalismo vorace, REPUBBLICA.IT, 12 gennaio 2019

la sigla del nostro tempo: WWW. E sta, non per World Wide Web, ma per il Wild Wild West del capitalismo. Ossessionato dagli immigrati, il 99 per cento di occidentali meno fortunato economicamente non si rende conto, infatti, che, da qualche decennio, il grande capitale gli mette le mani nelle tasche. Anzi, negli ultimi 5-6 anni le mega corporations sono diventate sempre più voraci e questa avidità, oltre ad inasprire le ineguaglianze, compromette anche le prospettive di futuro sviluppo dell’economia.

martedì 8 gennaio 2019

ECONOMIA DEL PIL E INFELICITA'. M. ICARDI, BES Italia: Vacilla il regno del PIL?, ASPOITALIA, 2015

Il 18 Marzo del 1968 Robert Kennedy pronunciò presso l’Università del Kansas il suo famoso discorso che criticava la validità del Pil come indicatore per misurare il benessere della società. Un discorso durissimo.
“ Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, ne i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.”
https://aspoitalia.wordpress.com/2015/08/03/bes-italia-vacilla-il-regno-del-pil/