martedì 26 giugno 2018

LA FASCISTIZZAZIONE DELLA SOCIETA' E L'ECONOMIA CHE VERRA'. L. NAPOLEONI, Il tribalismo di Stato sta tornando. E bisogna fare attenzione, IL FATTO, 24 giugno 2018

In 1984, il capolavoro distopico di George Orwell, il sistema si impadronisce del linguaggio e spoglia la lingua delle espressioni più poetiche trasformandola in un codice sempre più povero di vocaboli, una sequenza di slogan. Prima vittima di questo processo è la memoria storica, che viene costantemente riscritta.

Con questo strumento il “regime” descrive guerre immaginarie contro nemici altrettanto fittizi e vittorie spettacolari, tutte mai avvenute. Lo status di guerra permanente è il collante che tiene in piedi una società profondamente debole, priva di consenso. Il nemico è dovunque e chiunque.

giovedì 21 giugno 2018

PARADISI FISCALI. PANAMA PAPERS. BIONDANI, RIVA, SISTI, Panama Papers 2, da Messi a lady Kazakistan i vip del mondo con i soldi nei paradisi fiscali, L'ESPRESSO, 20 giugno 2018

L'asso del calcio Lionel Messi. Il presidente argentino Mauricio Macri. La figlia del presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev. Sono alcuni dei tanti nomi eccellenti che compaiono nei nuovi Panama Papers: un milione e 200 mila documenti riservati, usciti dagli archivi dello studio panamense Mossack Fonseca nei mesi successivi alla prima, colossale fuga di notizie (11,5 milioni di file) che nell'aprile 2016 svelò i segreti finanziari di imprenditori ricchissimi, stelle dello spettacolo, politici corrotti, dittatori africani, oligarchi russi, ministri europei, evasori americani, narcotrafficanti sudamericani e tesorieri della mafia italiana. Anche questa massa di carte recentissime sulle società offshore provengono dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung”, che le ha condivise con l’International Consortium of Investigative Journalists (Icij). Alla nuova inchiesta internazionale hanno lavorato più di cento giornalisti di tutto il mondo e per l'Italia, in esclusiva, L'Espresso.

lunedì 18 giugno 2018

MARX DIFENSORE DEL LIBERO SCAMBIO? I. NOBILE, Marx, il liberoscambismo ed alcune interpretazioni, SINISTRAINRETE, 17 giugno 2018

Si dice spesso che Karl Marx plaudisse allo sviluppo capitalistico (e al libero scambio che sarebbe secondo alcuni ad esso collegato) e che invece considerasse le resistenze a tale espansione (soprattutto nei paesi dell’Asia, dell’Africa e del mondo slavo) come legate alla reazione dei regimi connessi ai modi di produzione precedenti.

lunedì 11 giugno 2018

LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI. G. RIVA, Lavorare meno, lavorare tutti: oggi più che mai è indispensabile ridurre l'orario di lavoro, L'ESPRESSO, 7 giugno 2018

Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo di tempo»: è il 1930, John Maynard Keynes si trova a Madrid per esporre il suo trattato sulle “Prospettive economiche per i nostri nipoti”. I nipoti in questione oggi sono i giovani che entreranno nel mercato del lavoro tra dodici anni, cioè nel 2030, e il problema fondamentale è la disoccupazione, che con l’aumento della tecnologia sta contribuendo a ridurre drasticamente la richiesta di forza lavoro, già massacrata dalle crisi del 2008 e 2013.

venerdì 8 giugno 2018

REGNO UNITO. POVERTA' IN CRESCITA. A. BIANCHI, Un sondaggio choc..., LA STAMPA, 7 giugno 2018

Povertà ed esclusione sociale sono in forte crescita nel Regno Unito. Ci sono circa 4 milioni di cittadini adulti che sono costretti a rivolgersi alla cosiddette banche del cibo degli enti caritativi o a forme di elemosina per sopravvivere. Lo svela un sondaggio commissionato all’agenzia di ricerca D-CYFOR dall’Independent, che mostra che un britannico su 14 ha dovuto rivolgersi a questa forma di aiuto per i più poveri per non restare a digiuno. 

lunedì 4 giugno 2018

SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. ITALIA MERIDIONALE. A. CANDITO, "Giustizia per Soumayla", la rabbia dei migranti nella piana di Gioia Tauro, LA REPUBBLICA, 4 giugno 2018

VIBO VALENTIA - Ore di tensione alla tendopoli di San Ferdinando, scossa sabato sera dalla morte di Soumayla Sacko, il migrante maliano di 29 anni ucciso da una fucilata mentre con due connazionali tentava di portar via delle lamiere da una fabbrica dismessa. Lo sciopero generale convocato dall'Usb ha avuto successo: nessuno stamattina si è presentato agli svincoli dove i caporali scelgono quotidianamente a chi regalare una giornata di lavoro. Ma a molti l'assemblea convocata oggi per discutere come reagire all'omicidio di Soumayla non basta. Vogliono scendere in piazza subito. Vogliono mostrare il loro dolore, il loro sdegno, la loro rabbia.