domenica 30 dicembre 2012

GLOBALIZZAZIONE E DIFESA DI ECONOMIE NAZIONALI. USA E GRAN BRETAGNA SI DIFENDONO CON I DAZI. GIOVANNI SARTORI, Contro i rischi della globalizzazione Eurolandia può solo difendersi, IL CORRIERE DELLA SERA, 27 dicembre 2012


Qualche tempo fa ricordavo sul Corriere («Un animale senza difese», 12 novembre) che la profonda crisi economica che ci affligge, risale alla globalizzazione dei nostri sistemi economici, esaltata da economisti a nessuno dei quali è venuto in mente che se da noi il costo del lavoro è 20 e nei paesi poveri, mettiamo, dieci volte meno, a parità di tecnologia il mondo benestante va in disoccupazione perché, volenti o nolenti, la produzione dei manufatti si delocalizza dove il lavoro costa meno. Questa è - era - una mia ovvia profezia di una ventina di anni fa.

LA CINA E' VICINA. FRANCESCO ALBERTI, Il cinese che sfida le Coop rosse in Emilia Romagna, IL CORRIERE DELLA SERA, 30 dicembre 2012


Aperto a Ferrara il primo ipermercato. Il direttore: partita difficile, ma ce la vogliamo giocare


venerdì 14 dicembre 2012

CINA. INTERVISTA CON LA SOCIOLOGA CINESE PUN NGAI. GIORGIO GRAPPI, Un'inchiesta di classe, IL MANIFESTO, 13 dicembre 2012


Un'intervista con la studiosa cinese Pun Ngai, in Italia per la presentazione del libro «La società armoniosa» pubblicato da Jaca Book. Un'analisi e una accurata ricerca sul lavoro operaio nella world factory, simbolo del nuovo capitalismo

giovedì 6 dicembre 2012

DECRETO LAVORO. PREPENSIONAMENTI PER MANAGER. REDAZIONE, Dl Sviluppo, "scivolo" anche per i manager. Assunzioni, tolta precedenza a liste di mobilità, LA REPUBBLICA, 6 dicembre 2012

MILANO - Sei un dirigente? Ti posso licenziare anche senza ricorrere ai prepensionamenti. Non funzionerà più così e per i vertici delle società, tra le quali si sono canditate anche i colossi di Stato (Enel, Poste e Rai) si potrà stabilire una uscita dal lavoro morbida che passi da una pensione anticipata. Per le assunzioni, invece, le aziende potranno anche non attingere alle liste di mobilità, una sorta di deroga per scavalcare il diritto di precedenza dei lavoratori licenziati. E' quanto prevede il maxiemendamento al Decreto sviluppo, approvato oggi in Senato con il voto di fiducia. La norma permetterà alle aziende che licenziano di riprendere le assunzioni ignorando le liste di mobilità. Si tratta quindi di una deroga alla legge che tutela chi è in mobilità attraverso il diritto di precedenza in caso l'impresa ricominci ad assumere.

mercoledì 28 novembre 2012

PATTO PER LA PRODUTTIVITA'. NUOVE REGOLE PER I LAVORATORI. ALESSANDRO ROBECCHI, Primarie di produttività, IL MANIFESTO,25 novembre 2012

Da oggi in poi, in Italia, si tengono le primarie. Uno scontro senza esclusione di colpi tra soggetti della sinistra, gettati in un'arena e costretti a sopraffare gli avversari per sopravvivere.

INDIA E BANGLADESH. MODERNIZZAZIONE E SFRUTTAMENTO OPERAIO.




http://kikukula5.blogspot.it/2012/11/bangladesh-incendio-in-una-fabbrica-di.html

http://kikukula5.blogspot.it/2012/11/india-industria-dellabbigliamento-e.html


lunedì 26 novembre 2012

MERITO E MERITOCRAZIA. ANTONIO NICITA, La differenza tra merito e ‘me-lo-merito’, IL FATTO, 25 novembre 2012


Finalmente - e inevitabilmente – la questione del merito è diventata centrale nel dibattito politico-elettorale del nostro paese. Essa riguarda la selezione della classe dirigente, non solo nel pubblico, ma anche nel privato. Oggi, ne parlano tutti. Ma pochissimi riconoscono l’equivoco tra merito e “me-lo-merito”.
Mi spiego. Spesso i sostenitori del merito non sono solo interessati a una società ‘aristocratica’, cioè dei migliori: essi sostengono il merito perché pensano di possederlo. Capovolgendo la famosa frase di Groucho Marx, una società che non riconosce il mio merito non può che esser sbagliata, se non corrotta.

FISCO E SCONTRINI DETRAIBILI. ROBERTO BAGNOLI,Scontrini detraibili dalle tasse, si vota la svolta, IL CORRIERE DELLA SERA, 27 novembre 2012


Dopo il via in commissione, la delega fiscale in aula da domani. I dubbi del Tesoro


domenica 11 novembre 2012

CINA. DELOCALIZZAZIONE DELLA APPLE. SALOM P., Ora la Foxconn delocalizza negli USA, IL CORRIERE DELLA SERA, 10 novembre 2012

Mentre a Pechino i delegati del Pcc delineano le strategie (e gli uomini) per il futuro della Cina, l'economia globale detta le sue regole e impone il ritmo.

DISEGUAGLIANZE ECONOMICHE. POVERTA'. ABRAVANEL R., Ineguaglianze, ecco perchè la sinistra non ne parla, IL CORRIERE DELLA SERA, 10 novembre 2012

Nel mondo inizia il sesto anno di crisi economica e si accende il dibattito sulla disuguaglianza. In realtà è da 20 anni che la disuguaglianza cresce, ma la crisi ha innescato la protesta sociale: un conto è arricchirsi meno degli altri quando l’economia va bene, un altro è diventare più poveri mentre i ricchi accrescono il loro benessere. Oggi il grande dilemma della maggioranza dei leader politici nel mondo è come ridurre la disuguaglianza senza penalizzare la crescita.

In Italia, invece, quasi nessuno si lamenta ancora del nostro elevatissimo livello di disuguaglianza, anch’esso di lunga data. Da sempre l’indice Gini in Italia (misura il divario tra i più ricchi e i più poveri) è tra i maggiori d’Europa: è al livello della iperliberista Inghilterra e vicino a quello degli Usa, molto più alto di quello di altri Paesi europei, come la Germania o i Paesi scandinavi.

Anche la mobilità sociale, ovvero la possibilità per i figli di genitori poveri di raggiungere un reddito alto, in Italia è bassa. Siamo a livello degli Usa, ma con caratteristiche diverse: in America il gruppo dei super-ricchi (il top 1% dei redditi) è sempre più costituito da manager e professionisti, e sempre meno da imprenditori. Il reddito in queste carriere dipende dalle scuole che si frequentano, i professionisti più ricchi spesso si sposano tra di loro e possono mandare a loro volta i figli nelle scuole più care. Questa è la causa principale della riduzione della mobilità sociale in Usa negli ultimi vent’anni.

La mobilità sociale italiana è bassa da sempre, ma per un’altra ragione: perché i figli dei ricchi ereditano l’azienda e le proprietà del padre. Nel nostro Paese non solo i poveri sono sempre stati molto più poveri, ma non hanno mai avuto molte possibilità di diventare ricchi, come invece avviene negli Usa grazie alle borse di studio per le migliori Università. Peraltro il nostro welfare non è certo costato poco: oggi, in rapporto al Pil, è a livelli scandinavi, ovvero delle società che hanno la più bassa disuguaglianza e la maggiore mobilità sociale. Questi Paesi hanno trasformato negli anni il loro stato assistenziale in un welfare in grado di creare opportunità per ogni cittadino senza falsare le regole di mercato per sostenere la crescita dell’economia. Per esempio il sussidio di disoccupazione termina se il lavoratore non si attiva seriamente per rioccuparsi, mentre lo Stato lo aiuta a imparare un altro mestiere e a trovare un lavoro diverso.

La disuguaglianza sociale in Italia è quindi un problema enorme. Tuttavia se ne parla poco: sorprende soprattutto il disinteresse delle sinistre. Prendiamo uno degli slogan lanciati proprio dalla sinistra in questi mesi di crisi: «tassare i ricchi». Aumentare le tasse per pagare il welfare dei poveri? No, farle salire per far «pagare il costo della crisi ai ricchi». Di dare soldi ai poveri, se ne parla poco. Del resto il nostro welfare non protegge i più poveri, i giovani e le donne: difende piuttosto i capofamiglia maschi, ai quali garantisce il posto di lavoro e una pensione prima di tutti gli altri Paesi.

Quando la sinistra parla di «politiche per la crisi», parla sempre e solo di «difesa»: difesa del posto di lavoro, difesa delle pensioni, difesa dei diritti. Non di creazione di opportunità, se non in termini generici e vaghi.

Questo linguaggio è figlio di un’impostazione conservatrice e anti-capitalista, che pone la sinistra italiana (e buona parte del Paese) su un pianeta ideologico arretrato rispetto alle altre nazioni occidentali.

Nel «pianeta Italia» la disuguaglianza viene oggi affrontata basandosi su principi quasi feudali. Non è l’impresa che crea benessere, ma il lavoro (art. 1 della Costituzione). Il lavoro esiste indipendentemente dal capitale, dall’impresa, dal consumo. Interessa poco il fatto che senza imprese e consumatori che comprano i loro prodotti non ci sono lavoratori. Il lavoro, inteso come posto di lavoro, è un diritto inalienabile dell’uomo, come la vita. Corollario: tutti i posti di lavoro vanno difesi. Dunque se sei fortunato e vai in pensione quando sei ancora molto giovane, è un tuo diritto. Lavori in miniera nel Sulcis? Un altro diritto che va difeso, anche se difenderlo costa dieci volte il tuo stipendio. Inoltre, come la vita, il lavoro di chi oggi ha un impiego è un bene molto più importante dell’occupazione potenziale di chi un lavoro non ce l’ha. In un ospedale, i vivi hanno la precedenza sui morti. È lo stesso atteggiamento del sindacato, di fronte a occupati e disoccupati. È così che si crea l’«apartheid» di cui parla Pietro Ichino tra i dodici milioni di intoccabili (assunti a tempo indeterminato) e i nove milioni di «precari» e dipendenti delle piccole imprese.

sabato 10 novembre 2012

SERBIA E FIAT. Serbia, Fiat cede sui salari, ma non sui turni I sindacati: "Si lavora 12 ore al giorno, basta" , LA REPUBBLICA, 10 novembre 2012


La vertenza allo stabilimento di Kraguievac che produce la 500L: ai 2500 operai +13% in busta, tredicesima e incentivi. L'ostacolo principale resta però l'organizzazione produttiva accettata per l'avvio della produzione. I sindacati: "Turni non più sostenibili"


venerdì 9 novembre 2012

ITALIA. NUOVE PROFESSIONI: LE OLGETTINE. REDAZIONE,Processo Ruby, parlano le olgettine "Silvio ci dà 2mila 500 euro al mese", LA REPUBBLICA, 9 novembre 2012

Cinque ragazze sul libro paga di Silvio Berlusconi con versamenti mensili da 2mila 500 euro a ciascuna - solo una delle quattro ha parlato di 2mila euro - insieme con altre regalie. La prima a raccontarlo, sentita come testimone a Milano nel processo Ruby, in cui sono imputati Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora, è stata Elisa Toti, una delle ragazze che hanno preso parte alle serate ad Arcore. "Silvio Berlusconi come mi aiutava prima, mi aiuta anche adesso e mi dà 2.500 euro al mese con dei bonifici". L'ex premier - ha aggiunto Toti - mi ha aiutato anche prestando una garanzia per l'acquisto di una casa" e "mi ha regalato una Mini". L'incontro con l'ex premier risale "al 2008, quando grazie a un amico comune lo incontrai a Villa Gernetto".


domenica 28 ottobre 2012

EVASIONE FISCALE SECONDO SAN TOMMASO. ECO U., Evasione e compensazione occulta, L'ESPRESSO, 30 agosto 2012


Sulle regole del diritto san Tommaso aveva regole chiare e severe e non avrebbe concordato con Berlusconi quando diceva che i cittadini erano da comprendere se evadevano un fisco troppo esoso. La legge è legge

domenica 21 ottobre 2012

ECONOMIA E SUICIDI. UNO STUDIO DI PINO FERRARIS, Francia - I suicidi sul posto di lavoro , INSIGHT,


La sequenza di suicidi sul luogo di lavoro sono un fenomeno nuovo nei paesi occidentali che si manifesta a partire dagli anni 90 del secolo scorso.

Pino Ferraris insegna Sociologia all'università di Camerino

sabato 20 ottobre 2012

ECONOMIE E SFRUTTAMENTO. D'AMICO M., Blitz animalista da D&G in centro "No allo sbiancamento dei jeans", LA REPUBBLICA, 19 ottobre 2012

"Chi sfrutta gli animali non esita a fare altrettanto con le persone: così questa volta è proprio per i lavoratori impiegati nel pericoloso sandblasting , la sbiancatura dei jeans col metodo della sabbiatura vietata in Europa dal 1966, che gli Animalisti Italiani guidati dal presidente Walter Caporale hanno occupato il negozio di Dolce & Gabbana in via dei Condotti. Vestiti da operai insanguinati, scritte sulla pelle di chi protesta a torso nudo, brandendo striscioni e gridando gli slogan "centinaia di bambini muoiono per sbiancare i tuoi jeans", "la stoffa degli assassini", "uccideresti per un paio di jeans?", "vestiti senza sporcarti di sangue", gli attivisti puntano l'indice contro un'azienda che, oltre all'ampio uso di pelli e pellicce, non ha mai voluto rinunciare a un metodo di lavorazione considerato molto pericoloso per la salute umana. Allo stesso tempo, lanciano una petizione che si può scaricare anche dal loro sito www. animalisti. it, con l'obiettivo di bandire in tutto il mondo una lavorazione sconsiderata.




mercoledì 17 ottobre 2012

NOBEL PER L'ECONOMIA. LUCARELLI S., Il perfetto algoritmo per i bisogni dei lavoratori, IL MANIFESTO, 16 ottobre 2012


Premiati Alvin E. Roth e Lloyd S. Shapley Due «ingegneri» che hanno studiato i rapporti nel mercato del lavoro per trovare un irrealistico equilibrio

NOBEL PER L'ECONOMIA. MACIOCE V., Scoprire le regole del mercato è un gioco da premio Nobel, IL GIORNALE, 17 ottobre 2012

Cosa si aspetta la gente da due Nobel per l'economia? Semplice, che trovino una ricetta per uscire dalla crisi. È per questo che quando i giornalisti hanno chiamato all'alba Alvin Roth in California, la sua prima risposta è stata: «Sto ancora dormendo. Mi sa che ho bisogno di un caffè».



martedì 16 ottobre 2012

NOBEL PER L'ECONOMIA. GRECO P., L’uomo non è un algoritmo, L'UNITA', 16 ottobre 2012

Premio Nobel per le Scienze economiche 2012 agli americani Lloyd Shapley, 89, professore emerito della University of California di Los Angeles, e Alvin Roth, 61 anni, professore della Harvard University di Cambridge, Massachusetts. I due hanno ottenuto il premio «per la teoria delle allocazioni stabili e la pratica della progettazione del mercato». Tradotto dal gergo tecnico significa che il primo, Lloyd Shapley, ha contribuito, già a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, a elaborare teorie economiche per spiegare meccanismi di scambio fuori dal mercato. E il secondo, Alvin Roth, per aver applicato, a partire dagli anni ’80, quelle teorie a problemi pratici. Entrambi hanno utilizzato molta matematica.

venerdì 12 ottobre 2012

GIAPPONE. NUCLEARE INSICURO PER RAGIONI ECONOMICHE. STRADA M., Fukushima, la Tepco: «Avremmo potuto limitare i danni dello tsunami», IL CORRIERE DELLA SERA, 12 ottobre 2012


Ammissione di colpa da parte della compagnia elettrica: «Avevamo paura delle misure di sicurezza»

GRECIA. IL PROBLEMA DEL DEBITO PUBBLICO. FRATTINI D., Tsipras: cancellare il debito dei Paesi europei in difficoltà, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 ottobre 2012


ATENE — Dei tempi ribelli si porta dietro il ciuffo nero alla Elvis Presley, quella foto di Che Guevara all’ingresso dell’ufficio e il gusto per l’azzardo praticato nelle notti di poker con gli altri studenti al Politecnico. Alexis Tsipras è il più giovane tra i capi di partito greci, nei sondaggi risulta più popolare del primo ministro conservatore Antonis Samaras e alle elezioni di giugno è riuscito a scardinare l’alternanza quarantennale tra il centrodestra di Nuova Democrazia e i socialisti del Pasok: il suo Syriza, la coalizione della sinistra radicale, è salito al 27% dal 4 di un paio d’anni fa. Secondo posto e guida dell’opposizione.

ITALIA. ESEMPI DI LIBERO MERCATO ALL'ITALIANA. DAL PROGRAMMA 'AGORA' MARCO LILLO E DANIELA SANTANCHE'


In questa pagina il video della puntata:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/12/santanche-furiosa-contro-lillo-proprio/207332/


giovedì 11 ottobre 2012

CINA. SVILUPPO ECONOMICO E VIOLENZE. BERTINETTO G., Espropri forzati, il lato oscuro del boom edilizio in Cina, L'UNITA', 11 ottobre 2012

Cai Shi Kou era un quartiere di piccoli edifici in mattone. Ora è un cumulo di macerie. Molti sono rimasti senza tetto e se ne sono andati. Altri resistono asserragliati dentro le loro quattro mura nel costante timore che allo spuntare del giorno la ruspa arrivi anche per loro.


domenica 7 ottobre 2012

STORIA DEL LAVORO. BALDISSARA L. Una storia del lavoro per il futuro, IL MANIFESTO, 4 ottobre 2012


Alla vigilia dell'assemblea costitutiva della Società italiana di storia del lavoro, un convegno oggi a Milano su questo tema. Anticipiamo una relazione

CAPITALISMO MADE IN ITALY E FRONTE POLITICO. BURGIO A., La sinistra e l'inferno della 'tecnica', IL MANIFESTO, 4 ottobre 2012


Il capitalismo assistito italiano ha trovato in Monti un «santo» in paradiso e si prepara a mantenersi al potere con il bis. Il fronte progressista, invece, arranca in tutta Europa e a tutti i livelli, a cominciare da quello culturale. La storia sembra finita ma stravincere non è vincere: di fronte a tutti noi c'è l'abisso
Evviva Monti! La sua autocandidatura - una sorpresa soltanto per gli ingenui - fa chiarezza nella palude italiana e mette allo scoperto l'unica seria iniziativa politica di questa fase. La crisi organica del berlusconismo ha costretto i suoi mandanti a inventare un grande centro all'altezza dei tempi. Ed eccolo lì, con tanto di capo carismatico e benedizione vaticana, l'embrione della nuova Dc, ombrello protettivo per finanzieri e industriali assistiti, postfascisti e grandi palazzinari. Sbaglieremo, ma la vera novità che sembra profilarsi è l'implosione dello schema bipolare, camicia di forza imposta a un paese strutturalmente tripartito. Bisogna riconoscerlo, quella che il padronato ha realizzato in questi vent'anni è un'operazione geniale.

lunedì 1 ottobre 2012

ECONOMIA ED EDUCAZIONE. REDAZIONE, Il ministro del Welfare: "Laurearsi male non serve, meglio formazione tecnica", IL FATTO, 1 ottobre 2012

“Laurearsi tanto per laurearsi serve a poco in un mercato aperto come quello europeo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero, intervenendo alla cerimonia di consegna del ‘Premio Optime‘ ai 250 migliori laureati torinesi. “Se ci si laurea male – ha osservato – si hanno competenze modeste che portano poco lontano. Meglio non inseguire un titolo per essere dottori per forza, ed avere, invece, una formazione tecnica spendibile”.


SPECULAZIONE FINANZIARIA E TOBIN TAX. ZAMBRANO C., Tassare chi specula , L'UNITA', 1 ottobre 2012

L’idea: quella di tassare chi gioca con la speculazione. L’obiettivo: quello di produrre una somma di denaro tale da: 1) ridurre il debito pubblico dei Paesi Ue; 2) finanziare le politiche sociali e di cooperazione allo sviluppo; 3) scoraggiare le speculazioni-lampo; 4) contribuire a una maggiore stabilità dei mercati finanziari.


domenica 30 settembre 2012

SPAGNA. NUOVA MANIFESTAZIONE DEGLI INDIGNATI - 30 settembre 2012


Nuove manifestazioni in Spagna degli 'indignati', questa volta con performance inneggiante alla 'love revolution' e ad un vecchio slogan/canzone degli anni Settanta: "El pueblo unido jamás será vencido "

Il popolo unito non sarà mai vinto!
In piedi, cantiamo, che trionferemo,/ avanzano le bandiere dell'unità/ e tu verrai a marciare al mio fianco/ così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.
La luce di un'alba rossa/ annuncia ormai la vita che verrà.
In piedi, marciamo, che il popolo trionferà;/ sarà migliore la vita che verrà.
Conquistiamo la nostra felicità;/ in un clamore, mille voci di lotta si alzeranno;/ diranno canzoni di libertà.
Con decisione la patria vincerà.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
La patria sta forgiando l'unità; da nord e sud si mobiliterà,/ dalle saline ardenti e minerali, al bosco australe, uniti nella lotta e nel lavoro,/ andranno, la patria copriranno.
Il loro passo ormai annuncia l'avvenire.
In piedi, cantiamo, che il popolo trionferà.
Milioni ora impongono la verità;/ sono di acciaio, ardente battaglione, le loro mani portano la giustizia e la ragione.
Donna, con fuoco e valore, tu sei qui insieme al lavoratore.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!

Video della manifestazione: http://video.repubblica.it/dossier/crisi-spagna-2012/madrid-scontri-polizia-indignados-2-feriti-e-12-arresti/106417/104797?ref=search

sabato 29 settembre 2012

EVASIONE FISCALE E DIRITTO. ECO U., Evasione e compensazione occulta, L'ESPRESSO, 30 agosto 2012

Sulle regole del diritto san Tommaso aveva regole chiare e severe e non avrebbe concordato con Berlusconi quando diceva che i cittadini erano da comprendere se evadevano un fisco troppo esoso. La legge è legge

C i sono evasori fiscali in tutti i paesi perché il dispiacere di pagar tasse è profondamente umano. Ma si dice che gli italiani siano più inclini di altri popoli a questo vizietto. Perché?

giovedì 27 settembre 2012

ITALIA. DIVARIO NORD SUD. PROVENZANO G., Una decrescita amarissima, L'UNITA', 27 settembre 2012

Non può passare per un rituale. La presentazione del Rapporto Svimez è da tempo considerata un appuntamento fisso per fare il punto sul Mezzogiorno – e ad alcuni serve a rispolverare un po’ di quel meridionalismo dimenticato. Si discute di politica economica nazionale, e nel parterre si può incontrare persino un leghista come Giorgetti, mentre fuori il suo collega Calderoli continua ad abbaiare per la soppressione dell’ente. Con l’eco mediatica dei suoi numeri aggiornati, tutti intervengono e si chiedono per un momento “che fare?”. Subito dopo, troppi finiscono per tacere, pensando che in fondo tutto è stato già detto e scritto, e perfino in modo inconsapevole o inconfessabile distolgono lo sguardo altrove, come dopo un lungo déjà vu. Solo che stavolta non c’è niente di già detto e già visto. Non si è mai vista, almeno da quando abbiamo a disposizione dati comparabili, una spirale di arretramento economico e sociale, in un’area di venti milioni di abitanti, così allarmante.

lunedì 24 settembre 2012

ITALIA. RIFORMA DEL LAVORO. REDAZIONE, Fornero: "Riforma da estendere agli statali, LA REPUBBLICA, 24 settembre 2012

Il ministro ribadisce la sua convinzione nel corso della Conferenza Ocse sulle riforme strutturali italiane, a Roma. "Rispettare le specificità del settore pubblico". "La principale critica alla modifica dell'articolo 18 è sui giudici, ma quelli non possiamo cambiarli". In preparazione "un sistema di monitoraggio e valutazione" della riforma. Sulla Fiat: "Indirizzare produttività verso l'export

sabato 22 settembre 2012

ITALIA. CRISI FISCALE DELLO STATO ED EVASIONE FISCALE. REPORTAGE. POLO G., La riconversione dello spallone, IL MANIFESTO, 19 settembre 2012

A Como c'è una sola «industria» che non conosce crisi. Quella del trasporto illegale di denaro e oro. Un centinaio di professionisti che vengono contattati dalle banche italiane per soddisfare i clienti che vogliono portare in Svizzera il frutto dell'economia sommersa
 

IL CASO FIAT. REVELLI M., Uomini e no, IL MANIFESTO, 19 settembre 2012

Non è un problema tecnico. Non c'era bisogno di particolari competenze ingegneristiche o finanziarie per capire, fin dal 21 aprile di due anni fa, quando al Lingotto fu presentato in pompa magna, che il piano «Fabbrica Italia» stava sulle nuvole. Anche un bambino si sarebbe reso conto che quella produzione da aumentare dalle 650.000 auto del 2009 al milione e 400mila del 2014, quel milione di veicoli destinati all'esportazione di cui «300.000 per gli Stati Uniti» (sic!), quel raddoppio o poco meno delle unità commerciali leggere (dalle 150 alle 250mila) in meno di quattro anni, erano numeri sparati a caso. Così come quei 20 miliardi di euro d'investimenti in Italia (i due terzi dell'intero volume mondiale del Gruppo Fiat!), senza uno straccio d'indicazione sulla loro provenienza, senza un piano finanziario serio e trasparente, erano un gigantesco buio gettato sul tavolo verde.

È nato a Cuneo nel 1947. Docente di Scienze politiche dell’Università del Piemonte orientale “Amedeo Avogadro”. Scrittore, economista e sociologo, si è occupato dell’analisi dei processi produttivi, con particolare attenzione al fordismo, al post-fordismo e al tema della globalizzazione, della “cultura di destra” e in particolare della “destra radicale”, oltre che delle forme politiche del Novecento.

giovedì 13 settembre 2012

CINA. CONDIZIONI DI LAVORO ALLA FOXCONN. REDAZIONE, "Foxconn, condizioni di lavoro disumane" La denuncia di un giornalista infiltrato. LA REPUBBLICA, 13 settembre 2012

TAI YUAN (Cina) - Una fucina di progresso. La fabbrica dei sogni, delle meraviglie. La Foxconn International Holdings, la più grande multinazionale in fatto di componenti elettronici, con un giro d'affari da circa 60 miliardi di dollari e più di 1 milione e 200 mila dipendenti, è il colosso taiwanese dove nascono e vengono assemblati tutti gli esemplari del marchio di Steve Jobs, dagli iPad agli iPhone, fino alla neonata versione 5 del famoso smartphone. Ma dal 2009 la Foxconn è stata spesso tristemente citata sulle pagine di cronaca a causa di una serie di suicidi che hanno coinvolto i suoi dipendenti, stressati dall'iperlavoro e dalle cattive condizioni di vita. A ulteriore testimonianza dello scandalo, arriva il reportage di un giornalista cinese dello Shanghai Evening Post: fingendosi un operaio è entrato nella fabbrica di Tai Yuan, nella provincia cinese dello Shanxi, e ha pubblicato un diario della sua esperienza. Dieci giorni da "incubo" fra notti insonni, mobbing, scarafaggi e disumani tour de force nel polo tecnologico d'avanguardia.


mercoledì 12 settembre 2012

SOCIOLOGIA DEL LAVORO E CASO ALCOA. RICOLFI L., Perchè da noi il salvataggio è impossibile, LA STAMPA, 11 settembre 2012

Come si fa a non stare dalla parte dei lavoratori dell’Alcoa? Non è certo colpa dei salari operai se la multinazionale americana sta chiudendo alcuni stabilimenti non solo in Sardegna, ma in Europa (dismissioni sono in corso anche in Spagna).


giovedì 6 settembre 2012

CINA. LAVORATORI CHE RINUNCIANO AI DIRITTI. CHINAFILES per IL FATTO, 6 settembre 2012

Secondo l'Economist dietro alla multinazionale cinese si nasconderebbe il partito comunista più grande del mondo. E in azienda esistono anche i lavoratori "combattenti": quelli che fanno a meno di alcuni diritti (straordinari, maternità) per fare carriere e avere scatti di salario

domenica 19 agosto 2012

CRISI ECONOMICA E FINANZA MONDIALE. COMITO V., La finanza irriformabile, IL MANIFESTO, 17 agosto 2012

L'unica buona notizia è che alcune banche europee si avviano a chiudere i fondi specializzati che avevano messo in piedi per investire nel settore delle derrate alimentari, scommettendo sui prezzi internazionali di grano, soia, caffè, cacao etc. Da anni organizzazioni non governative denunciano la natura speculativa di tali fondi e gli effetti negativi che hanno avuto sui problemi di alimentazione nel mondo, aumentando l'incertezza per i produttori e i costi per chi deve importare cibo nel Sud del mondo.

sabato 18 agosto 2012

CRISI ECONOMICA E CORRUZIONE IN ITALIA. ZINGALES L., La crisi è colpa dei corrotti, L'ESPRESSO, 12 giugno 2012

Altro che articolo 18: in Italia l'economia non cresce a causa dei troppi ladri e dei furbetti, sia nella politica sia nelle imprese. Non è un'opinione, parlano i dati. E finché non ci sarà una rivoluzione morale, non ne usciremo


Luigi Zingales è un economista ed è Robert C. McCormack professor of Entrepreneurship and Finance alla University of Chicago Booth School of Business

venerdì 17 agosto 2012

EVASIONE FISCALE IN ITALIA. REDAZIONE, Monti: "Evasione, è stato di guerra", LA REPUBBLICA, 17 agosto 2012

Il premier interviene anche sugli eurobond. Una "proposta intelligente" nonostante la bocciatura di Angela Merkel. Trattativa Stato-mafia: "Gravi le intercettazioni su Napolitano". La Federazione Nazionale della Stampa: "Pronti alla mobilitazione contro il bavaglio"

EVASIONE FISCALE GLOBALE. JAFFE S., Il paradiso dei super-evasori fiscali globali. Il rapporto del TAX JUSTICE NETWORK, IL MANIFESTO, 15 agosto 2012

21 mila miliardi di dollari è la cifra custodita nei Paesi offshore e nelle mani di un'élite di ricchi. Mentre i governi tagliano spese pubbliche e welfare, meno di dieci milioni di persone nascondono al fisco una somma pari al Pil di Stati Uniti e Giappone. A favorire questo processo, le grandi banche salvate dai governi: Goldman Sachs, Ubs, Credit Suisse.
 
 

TARANTO. CASO ILVA. CAMPETTI L., Inquinamento ideologico, IL MANIFESTO, 3 agosto 2012

Il problema può essere di principio, ma può anche non esserlo perché l'analisi marxista della realtà non è obbligatoria. Dire che la colpa è sempre del padrone a qualcuno, magari anche tra i nostri lettori, potrebbe apparire come un pregiudizio ideologico. Allora mettiamola così: ovunque arrivi il padrone dell'Ilva esplode la zizzania tra i lavoratori e, soprattutto, tra i lavoratori e la popolazione vittima dei fumi di Emilio Riva. Ieri è successo a Genova, oggi si ripete a Taranto. Sentire, al termine di una grandissima e difficile manifestazione che tentava di unire i diritti al lavoro e alla salute, i leader di Cisl e Uil che per difendere il diritto al lavoro si schierano al fianco del padrone, oppure ascoltare il capo dell'Ilva che "difende" i lavoratori in sciopero dalle contestazioni, dà il segno di un inquinamento ideologico che si somma a quello, devastante, ambientale.


EUROPA E BCE. GNESUTTA C., Un anno da Draghi al timone dell'euro, IL MANIFESTO, 3 agosto 2012

Un'analisi dei discorsi pubblici del superbanchiere italiano a un anno dall'insediamento. Dalla «fine del modello sociale europeo» all'irreversibilità dell'euro, fino ai richiami (solo ideali) a Federico Caffè
 
Claudio Gnesutta è docente ordinario di “Economia Politica” e “Politiche economiche e scenari macroeconomici”, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “La Sapienza

SUD AMERICA. MODELLI ECONOMICI. PERNA T., Il governo del 'mal vivir', IL MANIFESTO, 14 agosto 2012

In America Latina, nell'ultimo decennio, grazie anche alla vittoria di Evo Morales in Bolivia e di Rafael Correa in Ecuador, è diventato un punto di riferimento politico la categoria del buen vivir, opposta a quella del Prodotto interno lordo, basato sulla sola crescita quantitativa delle merci, inventato in Occidente e imposto al mondo.

GERMANIA. MODELLI ECONOMICI E RELAZIONI INDUSTRIALI. GRAZZINI E., Modello tedesco, discutiamone, IL MANIFESTO, 14 agosto 2012

In Italia nessuna forza politica o sindacale ha in agenda il sistema di codeterminazione nelle aziende. E sui beni comuni si potrebbe riprendere il modello Olstrom, affidandoli alle comunità locali

giovedì 16 agosto 2012

GRAN BRETAGNA. LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE. CAVALERA F., I 20 evasori top sul sito del ministero, IL CORRIERE DELLA SERA, 16 agosto 2012

L'ufficio delle tasse britannico ha deciso di pubblicare la foto dei maggiori 20 evasori e truffatori fiscali. E' una iniziativa senza precedenti, sicuramente nel Regno Unito, forse in tutta Europa.
"Wanted Evasore". Operazione che ha una spiegazione: ogni anno, dieci miliardi di sterline (circa 12 miliardi di euro) vengono sottratti alle finanze pubbliche con vari stratagemmi. Sempre meno che in Italia, dove secondo la Corte dei Conti la cifra dei tributi non pagati è pari al 18 per cento del pil (dunque circa 200 miliardi di euro). Inoltre, la caccia ai "furbi" ha un costo aggiuntivo di un altro miliardo di sterline.
Il giro di vite è giusto. Resta da chiedersi: perché nel "Wanted Evasore" non ci sono le foto dei banchieri londinesi che hanno eluso, come è emerso in diverse inchieste, decine di milioni di tasse dovute dagli istituti di credito?
SEGUE UN BOTTA E RISPOSTA CON UN LETTORE:

martedì 14 agosto 2012

LIBERALIZZAZIONI ALL'ITALIANA. REDAZIONE, "In 10 anni bollette più care del 70%. Le liberalizzazioni? Portano rincari"

Stando agli ultimi dati diffusi dall’Associazione artigiani e piccoli imprenditori (Cgia) di Mestre gli ultimi 10 anni sono stati un vero e proprio salasso per le tasche degli italiani. Se il costo della vita è aumentato del 24 per cento la bolletta dell’acqua è cresciuta del 69,8 per cento, quella del gas del 56,7, per i rifiuti c’è stato un incremento del 54,5. Impennate sotto il 50 per cento per biglietti ferroviari (+49,8%) per i pedaggi autostradali (+47,5%), per l’energia elettrica (+38,2%) e per i servizi postali (+28,7%). Unica voce in negativo quella sulla telefonia che ha conosciuto una contrazione dei prezzi del 7,7 per cento.

lunedì 13 agosto 2012

SOCIOLOGIA INDUSTRIALE. STORIA DELL'IMPRENDITORIA ITALIANA. DIAMANTI I., Quando l'imprenditore si sente classe operaia, LA REPUBBLICA, 13 agosto 2012

IL VOLTO sociale della crisi è descritto da molti indicatori. Per primo, il tasso di disoccupazione, che tende a crescere, rapidamente. Poi, il calo dei consumi. Che si riflette, fra l'altro, nel minor numero di persone partite per le ferie. Ancora: la repentina riduzione del risparmio privato.

INDUSTRIE IN EUROPA ED INQUINAMENTO. GIOVANNINI R., Le fabbriche asfissianti che avvelenano l'Europa, LA STAMPA, 13 agosto 2012

Il rapporto Ue: l'inquinamento ci costa 169 miliardi di euro l'anno


CLIMA SICCITA' CRISI ALIMENTARE E RISCHIO DI CONFLITTI GLOBALI. KLARE M.,The Hunger Wars in Our Future, THE NATION, 7 agosto 2012

The Great Drought of 2012 has yet to come to an end, but we already know that its consequences will be severe. With more than one-half of America’s counties designated as drought disaster areas, the 2012 harvest of corn, soybeans and other food staples is guaranteed to fall far short of predictions. This, in turn, will boost food prices domestically and abroad, causing increased misery for farmers and low-income Americans and far greater hardship for poor people in countries that rely on imported US grains.


About the Author

Michael T. Klare
Michael T. Klare, Nation defense correspondent, is professor of peace and world security studies at Hampshire College....

domenica 12 agosto 2012

AFRICA. LA CRISI DELL'ACQUA E IL RISCHIO DI CONFLITTI. GAGGI M., I cambiamenti climatici stanno facendo diminuire la quantità idrica nel bacino. E i rischi di conflitti aumentano, IL CORRIERE DELLA SERA, 9 agosto 2012

I cambiamenti climatici stanno facendo diminuire la quantità idrica nel bacino. E i rischi di conflitti aumentano



LA CRISI DELL'ACQUA. GAGGI M., La battaglia dell'acqua, IL CORRIERE DELLA SERA, 8 agosto 2012

Quattro anni di caduta libera delle economie occidentali con l'Europa che rischia la dissoluzione della sua moneta, hanno fatto passare in secondo piano molti altri problemi del Pianeta, dai mutamenti climatici all'inquinamento. Ma ce n'è almeno uno, quello dell'acqua, che catturerà quanto prima la nostra attenzione. Lo intuiamo dalla siccità che in molte zone d'Europa sta lasciando i rubinetti a secco mentre in America fa crollare i raccolti di mais e soia. E siccome gli Usa sono per i cereali quello che l'Arabia Saudita è per il petrolio, in molti Paesi - soprattutto quelli più poveri - ci si prepara a fronteggiare un forte aumento dei prezzi dei prodotti agricoli.

sabato 11 agosto 2012

TARANTO. CASO ILVA. BEVILACQUA P., L'ambiente è progressista, IL MANIFESTO, 9 agosto 2012

Riscoprendosi d'improvviso operaista, non a caso sull'Ilva, la ministra Fornero - la stessa che è stata protagonista della cancellazione dell'articolo 18 - ritiene che occorra «difendere l'identità della classe operaia a cui bisogna ridare dignità», come ha dichiarato ieri in una intervista. Se i modi con cui intende farlo sono gli stessi con cui ha operato sinora, c'è da temere per la classe operaia e per tutti noi. Anche per quella che in questo momento si trova di fronte a problemi di non facile e immediata soluzione. Credo infatti anch'io, con Alberto Asor Rosa, che il dilemma lavoro/ambiente fatto emergere drammaticamente dalla vicenda dell'Ilva di Taranto, costituisca «la problematica fondamentale con la quale avremo a che fare nel corso dei prossimi decenni» (il manifesto 5 agosto, in controreplica a Rossana Rossanda, il manifesto 31 luglio).

LAVORO, DISOCCUPAZIONE, CREAZIONE DI RICCHEZZA. SARTORI G., Unemployment in globalized societies, IL CORRIERE DELLA SERA, 10 agosto 2012

Work and Wealth Creation. Unemployment in globalized societies

giovedì 9 agosto 2012

STIPENDI DA MANAGER E PICCOLI IMPRENDITORI. REDAZIONE, Top manager strapagati, i piccoli imprenditori contro i super-stipendi, IL FATTO, 9 agosto 2012

I manager guadagnano troppo. Se ne sono accorti anche gli imprenditori che chiedono maggiore trasparenza, condivisione e austerità. Il 90% dei titolari e dei responsabili di piccole e medie imprese italiane intervistati nell’ambito del Grant Thornton International Business Report ritiene infatti elevata la retribuzione del top management delle grandi società quotate.

martedì 7 agosto 2012

TARANTO. CASO ILVA. RIVERA A.M., Il lavoro o la vita. Taranto, l’Ilva e la logica del profitto, IL MANIFESTO, 3 agosto 2012

Era l’alba degli anni sessanta quando un gruppo di adolescenti vide per la prima volta un cadavere: il corpo ricomposto a malapena di un ragazzo, loro compagno di vacanze estive al mare. Per ironia tragica della sorte, lui, campione di tuffi, era precipitato da un’impalcatura del cantiere che costruiva l’Italsider di Taranto. Era una delle prime vittime dell’acciaieria, oltre che di una bocciatura scolastica punita con l’obbligo di un lavoro estivo.

giovedì 2 agosto 2012

TEORIE ECONOMICHE. CRESCITA O DECRESCITA? UNA PUNTATA DEL PROGRAMMA RAI 'PAESEREALE' CON INTERVENTI DI A. PLATEROTI, P. CACCIARI, R. LORUSSO, 7 gennaio 2012

Paolo Cacciari si fa sostenitore di una revisione totale del sistema capitalistico attuale; Alessandro Plateroti, (Il sole 24 ore) dichiara che occorre far salire il livello di benessere e i diritti degli operai attualmente sfruttati nei Paesi emergenti, a cominciare dalla Cina; l'imprenditore Lorusso sostiene che i mercati sono ciechi.


Guarda il video:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7186a086-c539-4957-92d1-d4cb29dee93f.html#p=0

TARANTO. LAVORO E AMBIENTE. CASO ILVA. SALINARI R. K. Ma la vertenza non è solo nazionale, IL MANIFESTO, 1 agosto 2012

Taranto è l'Ilva, gli operai che lottano per salvaguardare il loro posto di lavoro mentre chiedono che si applichino finalmente le regole per la compatibilità ambientale degli impianti, danno rappresentanza ad una città intera che, per decenni, è stata sacrificata quotidianamente sull'altare di un modello industriale aberrante, imposto al prezzo di una ricchezza senza passato e senza futuro, perché viene dal nulla ed ha progressivamente tagliato le radici profonde di tutto ciò che viveva prima.


Raffaele Salinari
Nasce a Zurigo il 5 Gennaio 1954.
Medico specialista in Chirurgia di Urgenza ed Ostetricia. Ha lavorato per una ventina di anni in Africa Asia ed America Latina come medico responsabile di diversi programmi di sviluppo socio-sanitari. Ha ricoperto incarichi di dirigente di Ong italiane e di consulente delle Nazioni Unite sui problemi sanitari. È attualmente presidente di Terre des Hommes International. Membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, dal 2001 insegna Ciclo del Progetto e Diritto dell’Unione Europea presso le Università di Urbino, Parma, Bologna, Ravenna, Tarragona (Spagna). Scrittore e pubblicista, ha curato diversi saggi sui processi di globalizzazione; collabora con diverse riviste del settore.


Read more: http://www.raffaelesalinari.it/info/#ixzz22OaijWCL

TEORIE ECONOMICHE. CARRA A., Debito e PIL, 4 punti per cambiare, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

Mercato e liberismo non sono la ricetta del futuro. Sull'analisi della crisi siamo d'accordo. Ma qui cominciamo i problemi. Perché le esperienze in atto non riescono a fare massa critica, a cambiare gli stili di vita, i prodotti e il modo di produrre? Qualche idea per andare verso un'altra economia.

Aldo Eduardo Carra è esperto di economia e di congiuntura, collabora con l’IRES CGIL e con diverse riviste di economia politica. Con Ediesse ha pubblicato L’economia in tasca (2006), Ho perso la sinistra (2008), Un paese da scongelare (con C. Putignano, 2010).

TARANTO. LAVORO E AMBIENTE. CASO ILVA. A. PO., "Una fabbrica così, negli USA sarebbe stata già chiusa". Intervista con Antonio Giordano, anatomista, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

ANTONIO GIORDANO, ORDINARIO DI ANATOMIA A PHILADELPHIA
Antonio Giordano è figlio d'arte. Il padre, Giovan Giacomo, nel 1977 scrisse il primo libro bianco sull'inquinamento in regione, Salute e ambiente in Campania, mappa della nocività che portava all'attenzione nazionale problemi come l'inquinamento del fiume Sarno, tutt'ora il più contaminato d'Europa, e il caso Bagnoli. Direttore scientifico dell'istituto partenopeo per lo studio dei tumori, fondazione Pascale, venne 'dimissionato' per aver denunciato la corruzione intrecciata alla politica nel 1987, in anticipo su Tangentopoli. Una carriera a cavallo tra Italia e Stati Uniti, che segna anche la vita del figlio Antonio, ordinario di anatomia e istologia patologica, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia.

TARANTO. LAVORO E AMBIENTE. CASO ILVA. CACCIARI P., Fumo o fame: quando l'operaio è alla mercè del capitale, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

Se si produce solo per il profitto e per il salario, il lavoratore finisce per fare il gioco del padrone


 Architetto, nel  1967 si iscrisse al PCI e ha collaborato con numerose testate tra cui l'Unità. È fratello di Massimo Cacciari (ex-Sindaco di Venezia).

TARANTO. LAVORO ED AMBIENTE. CASO ILVA. ROSSANDA R., Ilva, i corni del dilemma, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

«Purché le due cose - difesa dell'occupazione e difesa dell'ambiente - vengano fatte insieme». Così scrive Alberto Asor Rosa, in occasione del dilemma fra chiudere l'Ilva smettendo di contaminare la zona o lasciarla aperta contaminandola. E ricorda che un dilemma simile si era verificato in val di Chiana, sul riuso di uno stabile dismesso, proposto da un'impresa che si occupava di biomasse e che aveva visto gli ambientalisti chianini disturbati da una invasione di disoccupati che volevano lavoro.
Giusto dunque operare insieme per lavoro e natura. Ma a chi si parla? Mi si permetta di protestare quando ci si rivolge, in ugual modo, alla proprietà e agli operai e ai loro sindacati. È un pezzo che anche questi sono accusati di essere stati "sviluppisti", e quindi avvelenatori del pianeta, anche da parte di noti padri della patria. Come se fossero loro a decidere se aprire o chiudere una fabbrica, e a determinarne le linee e l'organizzazione della produzione, nonché la distribuzione. Ma non sono loro affatto!


martedì 31 luglio 2012

FIAT. GUADAGNI E PERDITE. REDAZIONE, Chrysler tiene i conti della FIAT, IL CORRIERE DELLA SERA, 31 luglio 2012

Senza il contributo della casa americana perdite per 246 milioni di euro. Confermati gli obiettivi per l'anno


TEORIE ECONOMICHE A CONFRONTO. DE NICOLA E GALLINO. CHIUSI F., Capitalismo, cosa ne facciamo?, L'ESPRESSO, 27 luglio 2012


È stato il sistema che ha creato più benessere, ma anche più ingiustizie. E ora che il primo sta crollando, a molti sembra che rimangano solo le seconde. E quindi? 'L'Espresso' ha messo a confronto due studiosi di fronti opposti: Alessandro De Nicola, liberista, e Luciano Gallino, keynesiano. Ecco le loro risposte





TEORIE ECONOMICHE. ZINGALES L., Amo il mercato, ma non così, L'ESPRESSO, 30 luglio 2012

"Lo scandalo Libor dimostra che il capitalismo ha bisogno di regole giuste. E che le grandi banche non hanno alcun interesse a farsele imporre. Quindi serve un controllo democratico. E lo dico da liberista"

INDIA. ECONOMIE EMERGENTI E INFRASTRUTTURE INADEGUATE. RAMPINI F., India, centinaia di minatori intrappolati dal black-out, LA REPUBBLICA, 31 luglio 2012

Stavano lavorando in una miniera di carbone a Burdwan, nell'est del Paese. Sono rimasti bloccati a causa dell'interruzione della corrente. È la seconda volta in due giorni. Circa 620 milioni di persone al buio. Disagi nel Nord-est e nell'Est. In tilt i servizi di trasporto, i telefoni e gli acquedotti, gli aeroporti e gli ospedali. "Reti elettriche stressate dall'impennata della domanda estiva" ha detto il direttore generale della Northern Grid