sabato 12 dicembre 2015

BENEFICENZA MADE IN USA. REDAZIONE, Mark Zuckerberg è veramente un filantropo o aiuta solo se stesso? Come funziona la Chan Zuckerberg Initiative. HUFFINGTON POST, 4 dicembre 2015

Il Ceo di Facebook Mark Zuckerberg ha deciso di chiarire diversi punti critici riguardanti i 45 miliardi di dollari che starebbe donando in beneficenza attraverso l'organizzazione Chan Zuckerberg Initiative.
Solo pochi giorni fa, Zuckerberg aveva annunciato al mondo intero che lui e sua moglie Priscilla Chan avevano pianificato la donazione del 99% delle loro azioni nel social network - nell'arco di tutta la vita - con l'obiettivo di aumentare il potenziale umano e promuovere l'uguaglianza.
Elogi, dichiarazioni di stima da parte di tutto il mondo, virtuale e non, un vero eroe miliardario che dona la sua fortuna. Questo per le prime ore: poi le critiche. Come funziona la Chan Zuckerberg Initiative? Dove finiscono i soldi? Quali sono i movimenti all'interno dell'organizzazione?


Di primo acchito, tutti avevano capito che i soldi sarebbero finiti in beneficenza, ma non è proprio così. Zuckerberg, infatti, farà fluire il generoso capitale nella Chan Zuckerberg Initiative LLC (limited liability company, una forma specifica di società a responsabilità limitata tipica degli Stati Uniti, in Italia non esiste una forma simile). Una società a tutti gli effetti sotto il suo diretto controllo e in grado di generare profitto: insomma non è proprio configurata come una delle più tradizionali organizzazioni filantropiche dedite alla carità. Ma c'è di più: una fondazione benefica è soggetta a regole e a uno stretto regime di controllo e deve distribuire ogni anno una percentuale del patrimonio. La Chan Zuckerberg Initiative LLC, in virtù della sua natura giuridica, non sarà soggetta a nessuna di queste regole e non dovrà rispondere ai requisiti di trasparenza.
La LLC consente al miliardario tecnologico di gestire e spendere i soldi a suo piacimento, spostarli da un punto all'altro secondo la sua sola e unica discrezione, senza avere l'obbligo di investirli in beneficenza. In poche parole ci può fare quello che vuole, anche fare donazioni politiche. Attualmente, le aree di investimento di suo interesse sono "apprendimento personalizzato, cura delle malattie, mettere in collegamento le persone e costruire forti comunità", ha scritto il Ceo di Facebook.
Zuckerberg ha risposto così alle critiche sulla decisione presa da lui e la moglie:
"Tutto questo ci permette di perseguire la nostra missione, finanziando organizzazioni senza scopo di lucro, realizzando investimenti privati ​​e partecipando ai dibattiti politici, con l'obiettivo di generare un impatto positivo in aree in cui è richiesto un intervento. I ricavi saranno utilizzati anche per far progredire questa nostra missione".
"Utilizzando una LLC invece di una fondazione tradizionale, non riceviamo alcun beneficio fiscale nel trasferire le nostre azioni alla Chan Zuckerberg Initiative, ma guadagniamo la flessibilità necessaria ad attuare in modo più efficace la nostra missione. Infatti, se avessimo trasferito le nostre quote in una fondazione tradizionale, allora sì che avremmo ricevuto un beneficio fiscale immediato, ma utilizzando una LLC non succede. E proprio come succede a tutti gli altri, pagheremo plusvalenze quando le nostre azioni saranno vendute dalla LLC".
Ovviamente Zuckerberg può fare ciò che vuole con il suo patrimonio, nessuno lo accusa di questo, solo che la dichiarazione in pompa magna, la parola beneficenza e il nobile gesto rimangono incastrati in un limbo di vaghezza che per forza di cose smorza la gioia e la predisposizione alla bontà degli animi più candidi e gentili.
Un giorno magari tutti i soldi di Zuckerberg finiranno in beneficenza. Ma fino a che non sapremo dove i soldi finiscono, non sapremo mai la reale destinazione di questo ingente patrimonio. Ciò che sappiamo è che sicuramente ha messo su una nuova compagnia e non un ente benefico.

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