mercoledì 31 luglio 2013

ECONOMIA AUTOMOBILISTICA. ORAZIO CARABINI, Marchionne: addio marchio Fiat?, L'ESPRESSO, 31 luglio 2013

Che con la fusione Fiat-Chrysler il quartier generale del gruppo automobilistico si trasferisca negli Stati Uniti,e magari la sede in Olanda, è ormai una certezza. Ma potrebbe non essere solo questo l'effetto del matrimonio transatlantico. L'amministratore delegato della società torinese starebbe pensando a un altro colpo di scena: il lancio di un brand tutto nuovo che farebbe scomparire dalla faccia della Terra i marchi Fiat e Chrysler.



In fondo, sebbene i conti del gruppo siano stati rimessi a posto dal manager italo-canadese, l'immagine delle auto Fiat e Chrysler è quanto meno appannata. In Europa la casa torinese sta perdendo quote di mercato a rotta di collo. Negli Usa la Chrysler è un po' la Cenerentola tra le "big three" dell'automobile. Meglio quindi, secondo Marchionne, scommettere su un marchio nuovo in grado, se abbinato a una gamma aggiornata di prodotti di qualità, di attirare i consumatori.

Del resto che al marchio Fiat si possa rinunciare si è visto con la fusione tra Fiat Industrial e la controllata Usa Cnh. La nuova società si chiamerà Cnh Industrial, sarà quotata a New York e a Milano, avrà sede fiscale in Gran Bretagna e sede legale in Olanda. Il nome Fiat resterà solo un lontano ricordo.

E quanto a fedeltà all'antico marchio a Torino ancora ridacchiano per la scelta dello sponsor il cui nome spicca sulle maglie dei giocatori della Juventus campione d'Italia. Leggere Jeep sulle divise bianconere ha fatto un certo effetto. Anche se le vittorie hanno attutito l'impatto.

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