domenica 19 agosto 2012

CRISI ECONOMICA E FINANZA MONDIALE. COMITO V., La finanza irriformabile, IL MANIFESTO, 17 agosto 2012

L'unica buona notizia è che alcune banche europee si avviano a chiudere i fondi specializzati che avevano messo in piedi per investire nel settore delle derrate alimentari, scommettendo sui prezzi internazionali di grano, soia, caffè, cacao etc. Da anni organizzazioni non governative denunciano la natura speculativa di tali fondi e gli effetti negativi che hanno avuto sui problemi di alimentazione nel mondo, aumentando l'incertezza per i produttori e i costi per chi deve importare cibo nel Sud del mondo.

sabato 18 agosto 2012

CRISI ECONOMICA E CORRUZIONE IN ITALIA. ZINGALES L., La crisi è colpa dei corrotti, L'ESPRESSO, 12 giugno 2012

Altro che articolo 18: in Italia l'economia non cresce a causa dei troppi ladri e dei furbetti, sia nella politica sia nelle imprese. Non è un'opinione, parlano i dati. E finché non ci sarà una rivoluzione morale, non ne usciremo


Luigi Zingales è un economista ed è Robert C. McCormack professor of Entrepreneurship and Finance alla University of Chicago Booth School of Business

venerdì 17 agosto 2012

EVASIONE FISCALE IN ITALIA. REDAZIONE, Monti: "Evasione, è stato di guerra", LA REPUBBLICA, 17 agosto 2012

Il premier interviene anche sugli eurobond. Una "proposta intelligente" nonostante la bocciatura di Angela Merkel. Trattativa Stato-mafia: "Gravi le intercettazioni su Napolitano". La Federazione Nazionale della Stampa: "Pronti alla mobilitazione contro il bavaglio"

EVASIONE FISCALE GLOBALE. JAFFE S., Il paradiso dei super-evasori fiscali globali. Il rapporto del TAX JUSTICE NETWORK, IL MANIFESTO, 15 agosto 2012

21 mila miliardi di dollari è la cifra custodita nei Paesi offshore e nelle mani di un'élite di ricchi. Mentre i governi tagliano spese pubbliche e welfare, meno di dieci milioni di persone nascondono al fisco una somma pari al Pil di Stati Uniti e Giappone. A favorire questo processo, le grandi banche salvate dai governi: Goldman Sachs, Ubs, Credit Suisse.
 
 

TARANTO. CASO ILVA. CAMPETTI L., Inquinamento ideologico, IL MANIFESTO, 3 agosto 2012

Il problema può essere di principio, ma può anche non esserlo perché l'analisi marxista della realtà non è obbligatoria. Dire che la colpa è sempre del padrone a qualcuno, magari anche tra i nostri lettori, potrebbe apparire come un pregiudizio ideologico. Allora mettiamola così: ovunque arrivi il padrone dell'Ilva esplode la zizzania tra i lavoratori e, soprattutto, tra i lavoratori e la popolazione vittima dei fumi di Emilio Riva. Ieri è successo a Genova, oggi si ripete a Taranto. Sentire, al termine di una grandissima e difficile manifestazione che tentava di unire i diritti al lavoro e alla salute, i leader di Cisl e Uil che per difendere il diritto al lavoro si schierano al fianco del padrone, oppure ascoltare il capo dell'Ilva che "difende" i lavoratori in sciopero dalle contestazioni, dà il segno di un inquinamento ideologico che si somma a quello, devastante, ambientale.


EUROPA E BCE. GNESUTTA C., Un anno da Draghi al timone dell'euro, IL MANIFESTO, 3 agosto 2012

Un'analisi dei discorsi pubblici del superbanchiere italiano a un anno dall'insediamento. Dalla «fine del modello sociale europeo» all'irreversibilità dell'euro, fino ai richiami (solo ideali) a Federico Caffè
 
Claudio Gnesutta è docente ordinario di “Economia Politica” e “Politiche economiche e scenari macroeconomici”, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “La Sapienza

SUD AMERICA. MODELLI ECONOMICI. PERNA T., Il governo del 'mal vivir', IL MANIFESTO, 14 agosto 2012

In America Latina, nell'ultimo decennio, grazie anche alla vittoria di Evo Morales in Bolivia e di Rafael Correa in Ecuador, è diventato un punto di riferimento politico la categoria del buen vivir, opposta a quella del Prodotto interno lordo, basato sulla sola crescita quantitativa delle merci, inventato in Occidente e imposto al mondo.

GERMANIA. MODELLI ECONOMICI E RELAZIONI INDUSTRIALI. GRAZZINI E., Modello tedesco, discutiamone, IL MANIFESTO, 14 agosto 2012

In Italia nessuna forza politica o sindacale ha in agenda il sistema di codeterminazione nelle aziende. E sui beni comuni si potrebbe riprendere il modello Olstrom, affidandoli alle comunità locali

giovedì 16 agosto 2012

GRAN BRETAGNA. LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE. CAVALERA F., I 20 evasori top sul sito del ministero, IL CORRIERE DELLA SERA, 16 agosto 2012

L'ufficio delle tasse britannico ha deciso di pubblicare la foto dei maggiori 20 evasori e truffatori fiscali. E' una iniziativa senza precedenti, sicuramente nel Regno Unito, forse in tutta Europa.
"Wanted Evasore". Operazione che ha una spiegazione: ogni anno, dieci miliardi di sterline (circa 12 miliardi di euro) vengono sottratti alle finanze pubbliche con vari stratagemmi. Sempre meno che in Italia, dove secondo la Corte dei Conti la cifra dei tributi non pagati è pari al 18 per cento del pil (dunque circa 200 miliardi di euro). Inoltre, la caccia ai "furbi" ha un costo aggiuntivo di un altro miliardo di sterline.
Il giro di vite è giusto. Resta da chiedersi: perché nel "Wanted Evasore" non ci sono le foto dei banchieri londinesi che hanno eluso, come è emerso in diverse inchieste, decine di milioni di tasse dovute dagli istituti di credito?
SEGUE UN BOTTA E RISPOSTA CON UN LETTORE:

martedì 14 agosto 2012

LIBERALIZZAZIONI ALL'ITALIANA. REDAZIONE, "In 10 anni bollette più care del 70%. Le liberalizzazioni? Portano rincari"

Stando agli ultimi dati diffusi dall’Associazione artigiani e piccoli imprenditori (Cgia) di Mestre gli ultimi 10 anni sono stati un vero e proprio salasso per le tasche degli italiani. Se il costo della vita è aumentato del 24 per cento la bolletta dell’acqua è cresciuta del 69,8 per cento, quella del gas del 56,7, per i rifiuti c’è stato un incremento del 54,5. Impennate sotto il 50 per cento per biglietti ferroviari (+49,8%) per i pedaggi autostradali (+47,5%), per l’energia elettrica (+38,2%) e per i servizi postali (+28,7%). Unica voce in negativo quella sulla telefonia che ha conosciuto una contrazione dei prezzi del 7,7 per cento.

lunedì 13 agosto 2012

SOCIOLOGIA INDUSTRIALE. STORIA DELL'IMPRENDITORIA ITALIANA. DIAMANTI I., Quando l'imprenditore si sente classe operaia, LA REPUBBLICA, 13 agosto 2012

IL VOLTO sociale della crisi è descritto da molti indicatori. Per primo, il tasso di disoccupazione, che tende a crescere, rapidamente. Poi, il calo dei consumi. Che si riflette, fra l'altro, nel minor numero di persone partite per le ferie. Ancora: la repentina riduzione del risparmio privato.

INDUSTRIE IN EUROPA ED INQUINAMENTO. GIOVANNINI R., Le fabbriche asfissianti che avvelenano l'Europa, LA STAMPA, 13 agosto 2012

Il rapporto Ue: l'inquinamento ci costa 169 miliardi di euro l'anno


CLIMA SICCITA' CRISI ALIMENTARE E RISCHIO DI CONFLITTI GLOBALI. KLARE M.,The Hunger Wars in Our Future, THE NATION, 7 agosto 2012

The Great Drought of 2012 has yet to come to an end, but we already know that its consequences will be severe. With more than one-half of America’s counties designated as drought disaster areas, the 2012 harvest of corn, soybeans and other food staples is guaranteed to fall far short of predictions. This, in turn, will boost food prices domestically and abroad, causing increased misery for farmers and low-income Americans and far greater hardship for poor people in countries that rely on imported US grains.


About the Author

Michael T. Klare
Michael T. Klare, Nation defense correspondent, is professor of peace and world security studies at Hampshire College....

domenica 12 agosto 2012

AFRICA. LA CRISI DELL'ACQUA E IL RISCHIO DI CONFLITTI. GAGGI M., I cambiamenti climatici stanno facendo diminuire la quantità idrica nel bacino. E i rischi di conflitti aumentano, IL CORRIERE DELLA SERA, 9 agosto 2012

I cambiamenti climatici stanno facendo diminuire la quantità idrica nel bacino. E i rischi di conflitti aumentano



LA CRISI DELL'ACQUA. GAGGI M., La battaglia dell'acqua, IL CORRIERE DELLA SERA, 8 agosto 2012

Quattro anni di caduta libera delle economie occidentali con l'Europa che rischia la dissoluzione della sua moneta, hanno fatto passare in secondo piano molti altri problemi del Pianeta, dai mutamenti climatici all'inquinamento. Ma ce n'è almeno uno, quello dell'acqua, che catturerà quanto prima la nostra attenzione. Lo intuiamo dalla siccità che in molte zone d'Europa sta lasciando i rubinetti a secco mentre in America fa crollare i raccolti di mais e soia. E siccome gli Usa sono per i cereali quello che l'Arabia Saudita è per il petrolio, in molti Paesi - soprattutto quelli più poveri - ci si prepara a fronteggiare un forte aumento dei prezzi dei prodotti agricoli.

sabato 11 agosto 2012

TARANTO. CASO ILVA. BEVILACQUA P., L'ambiente è progressista, IL MANIFESTO, 9 agosto 2012

Riscoprendosi d'improvviso operaista, non a caso sull'Ilva, la ministra Fornero - la stessa che è stata protagonista della cancellazione dell'articolo 18 - ritiene che occorra «difendere l'identità della classe operaia a cui bisogna ridare dignità», come ha dichiarato ieri in una intervista. Se i modi con cui intende farlo sono gli stessi con cui ha operato sinora, c'è da temere per la classe operaia e per tutti noi. Anche per quella che in questo momento si trova di fronte a problemi di non facile e immediata soluzione. Credo infatti anch'io, con Alberto Asor Rosa, che il dilemma lavoro/ambiente fatto emergere drammaticamente dalla vicenda dell'Ilva di Taranto, costituisca «la problematica fondamentale con la quale avremo a che fare nel corso dei prossimi decenni» (il manifesto 5 agosto, in controreplica a Rossana Rossanda, il manifesto 31 luglio).

LAVORO, DISOCCUPAZIONE, CREAZIONE DI RICCHEZZA. SARTORI G., Unemployment in globalized societies, IL CORRIERE DELLA SERA, 10 agosto 2012

Work and Wealth Creation. Unemployment in globalized societies

giovedì 9 agosto 2012

STIPENDI DA MANAGER E PICCOLI IMPRENDITORI. REDAZIONE, Top manager strapagati, i piccoli imprenditori contro i super-stipendi, IL FATTO, 9 agosto 2012

I manager guadagnano troppo. Se ne sono accorti anche gli imprenditori che chiedono maggiore trasparenza, condivisione e austerità. Il 90% dei titolari e dei responsabili di piccole e medie imprese italiane intervistati nell’ambito del Grant Thornton International Business Report ritiene infatti elevata la retribuzione del top management delle grandi società quotate.

martedì 7 agosto 2012

TARANTO. CASO ILVA. RIVERA A.M., Il lavoro o la vita. Taranto, l’Ilva e la logica del profitto, IL MANIFESTO, 3 agosto 2012

Era l’alba degli anni sessanta quando un gruppo di adolescenti vide per la prima volta un cadavere: il corpo ricomposto a malapena di un ragazzo, loro compagno di vacanze estive al mare. Per ironia tragica della sorte, lui, campione di tuffi, era precipitato da un’impalcatura del cantiere che costruiva l’Italsider di Taranto. Era una delle prime vittime dell’acciaieria, oltre che di una bocciatura scolastica punita con l’obbligo di un lavoro estivo.

giovedì 2 agosto 2012

TEORIE ECONOMICHE. CRESCITA O DECRESCITA? UNA PUNTATA DEL PROGRAMMA RAI 'PAESEREALE' CON INTERVENTI DI A. PLATEROTI, P. CACCIARI, R. LORUSSO, 7 gennaio 2012

Paolo Cacciari si fa sostenitore di una revisione totale del sistema capitalistico attuale; Alessandro Plateroti, (Il sole 24 ore) dichiara che occorre far salire il livello di benessere e i diritti degli operai attualmente sfruttati nei Paesi emergenti, a cominciare dalla Cina; l'imprenditore Lorusso sostiene che i mercati sono ciechi.


Guarda il video:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7186a086-c539-4957-92d1-d4cb29dee93f.html#p=0

TARANTO. LAVORO E AMBIENTE. CASO ILVA. SALINARI R. K. Ma la vertenza non è solo nazionale, IL MANIFESTO, 1 agosto 2012

Taranto è l'Ilva, gli operai che lottano per salvaguardare il loro posto di lavoro mentre chiedono che si applichino finalmente le regole per la compatibilità ambientale degli impianti, danno rappresentanza ad una città intera che, per decenni, è stata sacrificata quotidianamente sull'altare di un modello industriale aberrante, imposto al prezzo di una ricchezza senza passato e senza futuro, perché viene dal nulla ed ha progressivamente tagliato le radici profonde di tutto ciò che viveva prima.


Raffaele Salinari
Nasce a Zurigo il 5 Gennaio 1954.
Medico specialista in Chirurgia di Urgenza ed Ostetricia. Ha lavorato per una ventina di anni in Africa Asia ed America Latina come medico responsabile di diversi programmi di sviluppo socio-sanitari. Ha ricoperto incarichi di dirigente di Ong italiane e di consulente delle Nazioni Unite sui problemi sanitari. È attualmente presidente di Terre des Hommes International. Membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, dal 2001 insegna Ciclo del Progetto e Diritto dell’Unione Europea presso le Università di Urbino, Parma, Bologna, Ravenna, Tarragona (Spagna). Scrittore e pubblicista, ha curato diversi saggi sui processi di globalizzazione; collabora con diverse riviste del settore.


Read more: http://www.raffaelesalinari.it/info/#ixzz22OaijWCL

TEORIE ECONOMICHE. CARRA A., Debito e PIL, 4 punti per cambiare, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

Mercato e liberismo non sono la ricetta del futuro. Sull'analisi della crisi siamo d'accordo. Ma qui cominciamo i problemi. Perché le esperienze in atto non riescono a fare massa critica, a cambiare gli stili di vita, i prodotti e il modo di produrre? Qualche idea per andare verso un'altra economia.

Aldo Eduardo Carra è esperto di economia e di congiuntura, collabora con l’IRES CGIL e con diverse riviste di economia politica. Con Ediesse ha pubblicato L’economia in tasca (2006), Ho perso la sinistra (2008), Un paese da scongelare (con C. Putignano, 2010).

TARANTO. LAVORO E AMBIENTE. CASO ILVA. A. PO., "Una fabbrica così, negli USA sarebbe stata già chiusa". Intervista con Antonio Giordano, anatomista, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

ANTONIO GIORDANO, ORDINARIO DI ANATOMIA A PHILADELPHIA
Antonio Giordano è figlio d'arte. Il padre, Giovan Giacomo, nel 1977 scrisse il primo libro bianco sull'inquinamento in regione, Salute e ambiente in Campania, mappa della nocività che portava all'attenzione nazionale problemi come l'inquinamento del fiume Sarno, tutt'ora il più contaminato d'Europa, e il caso Bagnoli. Direttore scientifico dell'istituto partenopeo per lo studio dei tumori, fondazione Pascale, venne 'dimissionato' per aver denunciato la corruzione intrecciata alla politica nel 1987, in anticipo su Tangentopoli. Una carriera a cavallo tra Italia e Stati Uniti, che segna anche la vita del figlio Antonio, ordinario di anatomia e istologia patologica, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia.

TARANTO. LAVORO E AMBIENTE. CASO ILVA. CACCIARI P., Fumo o fame: quando l'operaio è alla mercè del capitale, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

Se si produce solo per il profitto e per il salario, il lavoratore finisce per fare il gioco del padrone


 Architetto, nel  1967 si iscrisse al PCI e ha collaborato con numerose testate tra cui l'Unità. È fratello di Massimo Cacciari (ex-Sindaco di Venezia).

TARANTO. LAVORO ED AMBIENTE. CASO ILVA. ROSSANDA R., Ilva, i corni del dilemma, IL MANIFESTO, 31 luglio 2012

«Purché le due cose - difesa dell'occupazione e difesa dell'ambiente - vengano fatte insieme». Così scrive Alberto Asor Rosa, in occasione del dilemma fra chiudere l'Ilva smettendo di contaminare la zona o lasciarla aperta contaminandola. E ricorda che un dilemma simile si era verificato in val di Chiana, sul riuso di uno stabile dismesso, proposto da un'impresa che si occupava di biomasse e che aveva visto gli ambientalisti chianini disturbati da una invasione di disoccupati che volevano lavoro.
Giusto dunque operare insieme per lavoro e natura. Ma a chi si parla? Mi si permetta di protestare quando ci si rivolge, in ugual modo, alla proprietà e agli operai e ai loro sindacati. È un pezzo che anche questi sono accusati di essere stati "sviluppisti", e quindi avvelenatori del pianeta, anche da parte di noti padri della patria. Come se fossero loro a decidere se aprire o chiudere una fabbrica, e a determinarne le linee e l'organizzazione della produzione, nonché la distribuzione. Ma non sono loro affatto!