ROMA - Sarà la fabbrica dei robot. Dove l'uomo avrà soltanto una piccola rilevanza. Futuro lontano? Non proprio visto che la "intelligent factory" è già pronta a sfornare le prime automobili. Benvenuti a Tochigi, fuori Tokyo, dove la Nissan il prossimo aprile inaugurerà lo stabilimemto più avveniristico della sua storia di produttore di automobili.
Qui i robot svolgono davvero la maggior parte del lavoro con nuove tecniche produttive e suddivisione dei compiti. "Finora, le persone dovevano apportare modifiche alla produzione attraverso l'esperienza, ma ora i robot con intelligenza artificiale, analizzando i dati raccolti, sono in grado di farlo. La tecnologia si è sviluppata fino a questo livello", spiega il vicepresidente esecutivo Nissan, Hideyuki Sakamoto, durante un tour della linea di produzione del crossover Ariya. La casa automobilistica giapponese ha come obiettivo di raggiungere la carbon neutrality per il 2050 attraverso le operazioni e il ciclo di vita dei suoi prodotti (estrazione delle materie prime, produzione, uso e riciclaggio).
La catena di montaggio è progettata in modo che tutti e tre i modelli (elettrici; e-Power, sia con propulsore termico sia con motore elettrico, e quelli alimentati da un normale motore a combustione) possono essere costruiti sulla stessa linea. Ogni veicolo è equipaggiato con il giusto gruppo propulsore mentre si sposta lungo la linea. I lavoratori possono concentrarsi su mansioni più qualificate come l'analisi dei dati raccolti dai robot e la manutenzione delle attrezzature. Tutte le case automobilistiche stanno lavorando su una tecnologia robotica in grado di aumentare l'adattabilità e consentire loro di rispondere rapidamente alla domanda del mercato.
Nissan ha riferito che le innovazioni in fase di sperimentazione a Tochigi verranno gradualmente implementate negli altri stabilimenti globali, compresi gli impianti del partner francese dell'alleanza Renault. Dal canto suo, Sakamoto ha fatto sapere che è difficile stimare esattamente quanto si risparmierà dalla catena di montaggio completamente automatizzata.
Tuttavia, nella sua opinione, la produzione deve adattarsi alla carenza di manodopera, alla pandemia da coronavirus e arrivare a ridurre le emissioni di carbonio per aiutare combattere cambiamenti climatici. Spicca, in questo senso, un nuovo tipo di vernice che consente di tinteggiare alla stessa temperatura le carrozzerie e i paraurti dei veicoli, riducendo il consumo di energia del 25% (mentre solitamente le carrozzerie dei veicoli, in alluminio, e i paraurti, in plastica, necessitano di una verniciatura separata a temperature diverse). Insomma, benvenuti nel futuro....
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