martedì 16 giugno 2020

TEORIE ECONOMICHE E RILANCIO POST-EPIDEMIA. REDAZIONE, Consob, Savona lancia i bond perpetui per spingere la ripresa, REPUBBLICA.IT, 16 giugno 2020

MILANO - Titoli pubblici senza scadenza, che garantiscano una cedola fissa esentasse, per sostenere la ripresa dell'economia italiana. E' la proposta avanzata dal presidente della Consob Paolo Savona nel suo tradizionale messaggio al mercato. Si tratta, ha spiegato, di "uno strumento tipico delle fasi belliche, alle quali la vicenda sanitaria è stata sovente paragonata". Le obbligazioni "potrebbero riconoscere un tasso di interesse, esonerato fiscalmente, pari al massimo dell'inflazione del 2% che la Bce si è impegnata a non superare nel medio termine".



La sottoscrizione di obbligazioni irredimibili, anche detti 'consols', ha precisato "sarebbe ovviamente volontaria e l'offerta quantitativamente aperta. In altri paesi le emissioni di consols sono state seriamente discusse e forme simili attuate, ma nessun esperimento pratico di questo tipo è stato tentato. Se i cittadini italiani non sottoscrivessero questi titoli, concorrerebbero a determinare decisioni che, ignorando gli effetti di lungo periodo di un maggiore indebitamento pubblico, creerebbero le condizioni per una maggiore imposizione fiscale. Emettere titoli irredimibili sarebbe quindi una scelta dai contenuti democratici più significativi perchè, se sottoscritti, limiterebbero i rischi per il futuro del Paese e, di conseguenza, gli oneri sulle generazioni future, quelle già in formazione e quelle che verranno".


"Favorire azionariato popolare nelle medie imprese"

Inoltre, ha aggiunto Savona, per agevolare la formazione di capitale di rischio nelle imprese, al posto dell'indebitamento, lo Stato potrebbe favorire l'azionariato popolare, in particolare nelle medie imprese, prestando la propria garanzia. "La soluzione di far beneficiare il capitale di rischio della garanzia statale - spiega  - eviterebbe un ritorno non meditato dello Stato nelle imprese e consentirebbe ai piccoli risparmiatori di godere di garanzie capaci di azzerare il rischio delle proprie scelte per un periodo predeterminato. Lo Stato spenderebbe certamente meno di quanto non faccia erogando sussidi a fondo perduto, compresi quelli destinati a imprese che non hanno possibilità di sopravvivenza; responsabilizzerebbe inoltre gli imprenditori a ben usare il risparmio ottenuto, limitando l'azzardo morale".

"L'Italia non è il problema per l'Europa ma una risorsa di risparmio"

L'italia - ha detto ancora Savona -  "non rappresenta un problema finanziario per il resto dell'europa e del mondo, ma una risorsa di risparmio a cui l'estero attinge in diverse forme per la sua crescita".  A fine 2019, ha sottolineato, le famiglie italiane "disponevano di una ricchezza immobiliare, monetaria e finanziaria, al netto dell'indebitamento, pari a 8,1 volte il loro reddito disponibile, di cui il 3,7 volte in forma di attività finanziarie, per un ammontare di 4.445 miliardi di euro. Gli italiani -ha continuato Savona- sono tutt'altro che cicale, come una distorta pubblicistica tende a sostenere, mentre sono formiche che lavorano per sostenere molte cicale estere, anche quelle di paesi che hanno un ben differente rilievo economico, come il Canada, gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Belgio, la Francia e la gran parte dei paesi sudamericani".

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