venerdì 10 maggio 2019

AL LAVORO SI MUORE. REDAZIONE, Morire sul lavoro, un'altra strage: sei vittime in 48 ore, REPUBBLICA.IT, 10 maggio 2019

Sei morti e due feriti gravi in poche ore per incidenti sul lavoro. È l'ennesimo, tragico bollettino che arriva dai cantieri e dai campi, stavolta soprattutto dal Sud d'Italia.  "Il lavoro continua a uccidere e tutto questo è inaccettabile in un Paese su cui la Repubblica ha come valore fondante il lavoro - denuncia il segretario della Fillea Cgil di Napoli, Giovanni Passaro, commentando l'incidente avvenuto a Casoria - . Ogni lavoratrice o lavoratore in un paese civile deve poter rientrare a casa la sera dai propri cari. Per questo, va introdotto il reato di omicidio colposo affinché imprenditori spregiudicati e senza scrupoli paghino per il reato commesso".



Il più grave degli incidenti di oggi si è verificato a SANT'ANTIMO (NAPOLI),dove un operaio è morto e un altro è rimasto gravemente ferito: i due stavano lavorando sul tetto di una ex distilleria che all'improvviso è venuto giù facendo cadere i due. Giuseppe Dell'Omo, 54 anni, di Sant’Antimo è morto sul colpo dopo un volo di 15 metri. Il suo collega, un 43enne, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli.

AGRIGENTO. A Porto Empedocle è morto Giulio Albanese, 65 anni, ex pentito di mafia, da tempo fuori dal programma di protezione. Albanese lavorava come operaio alla miniera Italkali ed è rimasto schiacciato stamattina dai nastri che, al porto, trasportavano il sale dai container alle navi. E' morto sul colpo. Sull'episodio indagano i carabinieri.

In Puglia, un operaio di 47 anni, Pasquale Stefanelli di Altamura, è stato invece travolto e ucciso ieri sera lungo la Statale 89 che da Foggia conduce ad Manfredonia. Stando a quanto ricostruito, Stefanelli stava favorendo  l'immissione di un mezzo pesante dal cantiere sulla carreggiata, quando è stato travolto da un Suv, che lo ha trascinato per alcuni metri prima di schiantarsi contro la vettura della ditta per cui lavorava il 47enne. L'operaio è morto sul colpo.

In provincia di RAGUSA è morto Angelo Carbone, 21 anni, di Scicli: stava lavorando su un terreno in contrada Balatelle, quando è stato travolto da un trattore: trasportato al Trauma center dell'ospedale 'Cannizzaro' di Catania, è morto per i traumi riportati nell'incidente.

Giuseppe Laudicina, 56 anni, antennista, è morto invece a Marsalaprecipitando dal tetto mentre stava lavorando. La sua fine dimostra che nel mondo del lavoro certe cose non cambiano: 33 anni fa, suo padre era morto allo stesso modo, anche lui a 56 anni di età. Laudicina era al lavoro sul tetto di un'abitazione a due piani in contrada Dara, a una decina di chilometri da Marsala: stava riparando un'antenna quando, per cause ancora da accertare, è precipitato nel vuoto. Gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Laudacina aveva ripreso da poco a lavorare dopo una lunga convalescenza perché colpito da ictus.

Un operaio di 35 anni è rimasto gravemente ferito, sempre questa mattina, ad Amatrice, mentre stava lavorando in un cantiere. L'operaio ha riportato un trauma da schiacciamento ed è stato trasportato in elisoccorso presso il Policlinico di Tor Vergata, a Roma, in codice rosso.

L'incidente di CASORIA (NAPOLI) denunciato dalla Cgil è avvenuto ieri. Un operaio di 65 anni, Maurizio De Luca, è morto ieri in un cantiere a Casoria, in provincia di Napoli. L'uomo, impegnato in alcuni lavoro di scavo, è stato travolto dal crollo di un muro di contenimento durante un intervento di consolidamento della struttura. L'operaio è stato soccorso dai colleghi, ma la tempestività non è bastata. Sul posto sono intervenuti il 118 e i vigili del fuoco. Le forze dell'ordine stanno verificando la circostanza che De Luca fosse al suo primo giorno di lavoro perché sospettano che in realtà stesse lavorando in nero.

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