venerdì 28 ottobre 2016
SOCIOLOGIA ECONOMICA. INTERVISTA A LUCA RICOLFI, da LINKIESTA, 13 ottobre 2016
http://kikukula2.blogspot.it/2016/10/sociologia-economica-franzi-luca.html
DIRITTO DEL LAVORO. UNA RICERCA SUL LAVORO PRECARIZZATO. M. PUCCIARELLI, Milano, la ricerca alla Bicocca: "I figli delle mamme precarie iniziano a parlare più tardi", LA REPUBBLICA, 28 ottobre 2016
Hai un contratto precario, quindi con meno diritti legati alla maternità? Allora aumentano le probabilità che tuo figlio - rispetto al bambino di una mamma con un contratto di lavoro 'regolare' - sviluppi in ritardo le capacità di linguaggio. È questo il risultato di una ricerca effettuata per l'università Bicocca dal giuslavorista Riccardo Bonato, prendendo in esame 334 nuclei familiari milanesi. Tradotto ancor più brutalmente: i contratti flessibili non solo sono economicamente svantaggiosi per il lavoratore, ma le minori tutele poi influiscono direttamente sulla vita (e sul benessere) in famiglia.
domenica 16 ottobre 2016
ECONOMIA DIGITALE E CONFLITTO SOCIALE. R. CICCARELLI, Foodora, Deliveroo, Uber e gli altri: il conflitto sociale nel lavoro digitale, IL MANIFESTO, 11 ottobre 2016
«La protesta dei bikers della Foodora ha suscitato un grande clamore perché questi lavoratori si sono uniti e hanno avanzato delle rivendicazioni. I fattorini non hanno fatto nulla di nuovo: quando c’è un conflitto sul lavoro, ci si mette insieme» afferma Valerio De Stefano, docente a contratto di diritto del lavoro alla Bocconi, uno dei primi giuristi italiani ad essersi occupato del lavoro nella nuova economia dei servizi online, curatore di un numero della rivistaComparative Labor Law & Policy Journal sulla cosiddetta «Gig Economy». Ieri a Torino c’è stata una nuova protesta. Una delegazione di sette lavoratori ha parlato in una conference call con l’amministratore delegato di Foodora Italia, Gianluca Cocco. «Lavoriamo con contratti al limite del legale» e hanno chiesto un aumento della retribuzione «pari a poco più di 2 euro per consegna, ben al di sotto dei standard di retribuzione nazionali e soprattutto internazionali».
lunedì 10 ottobre 2016
NOBEL ECONOMIA. REDAZIONE, Il Nobel per l'Economia va a Oliver Hart e Bengt Holmstrom, esperti di super bonus ai manager, LA REPUBBLICA, 10 ottobre 2016
ROMA - Il Nobel per l'Economia è stato assegnato all'anglo-americano Oliver Hart e al finlandese Bengt Holmstrom. I due economisti sono esperti in particolare dei compensi e dei benefit che vanno ai top manager delle aziende. La scelta dell'Accademia svedese ha spiazzato tutti i pronostici della vigilia che davano per favorito il francese Olivier Blanchard.
sabato 8 ottobre 2016
GIAPPONE. LAVORO E SUICIDIO. C. ATTANASIO GHEZZI, Un quinto dei lavoratori giapponesi a rischio suicidio per troppo lavoro, LA STAMPA, 8 ottobre 2016
280 pagine che dimostrano che di troppo lavoro si muore. Il primo libro bianco giapponese che esamina la situazione del karoshi, la morte per troppo lavoro, mette in luce una situazione preoccupante: un quinto della forza lavoro del paese è a rischio infarto o suicidio per troppi straordinari. È stato proprio il Giappone a scoprire il fenomeno, a studiarlo e, dal 1987, riconoscerlo in una diversa categoria di morte da lavoro. Negli anni in cui il Giappone devastato dalla seconda guerra mondiale si rimetteva in marcia con l’obbiettivo di ricostruire la sua potenza, fu classificato addirittura come una “nuova epidemia”. Si dimostrò che era impossibile per un uomo lavorare dodici o più ore al giorno per sei o sette giorni alla settimana.
lunedì 3 ottobre 2016
STIPENDI A CONFRONTO FRA DIPENDENTI E MANAGER. S. BOCCONI, Moda&Industria, due secoli per guadagnare come il boss, CORRIERE DELLA SERA, 3 ottobre 2016
Qualcuno per la verità c’è: la regola aurea di Adriano Olivetti sui compensi delle figure top aziendali («Nessun dirigente, neanche il più alto, deve guadagnare più di dieci volte l’ammontare del salario minimo») in qualche sporadico caso viene rispettata. Ma si tratta per lo più di presidenti non operativi. I compensi degli amministratori delegati, soprattutto se ricoprono anche la carica di direttore generale, sono ben al di là di quei «limiti morali». Lo indica una elaborazione di R&S Mediobanca sugli emolumenti incassati dalle figure apicali nei principali gruppi quotati in Borsa.
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