venerdì 31 luglio 2015
GOVERNO RENZI E DISOCCUPAZIONE GIOVANILE. DA IL FATTO, 31 luglio 2015
http://kikukula5.blogspot.it/2015/07/governo-renzi-disoccupazione-giovanile.html
giovedì 30 luglio 2015
AMMINISTRATORI DELEGATI DONATORI DI BONUS MILIONARI. F. TORTORA, Vende la sua società e dona a ogni impiegato oltre 200 mila euro, CORRIERE DELLA SERA, 30 luglio 2015
Molti l'hanno definito l'amministratore delegato più bravo del mondo. Sicuramente è quello che ogni dipendente sognerebbe di avere. Nevzat Aydin, a.d. della società turca «Yemek Sepeti», ha venduto nei mesi scorsi l'azienda leader nella consegna a domicilio di cibo al colosso tedesco Delivery Hero per 589 milioni di dollari. Ventisette di questi sono stati distribuiti tra i 114 dipendenti che hanno incassato, in media, circa 215 mila euro. L'incredibile storia è stata raccontata dallo stesso Aydin al quotidiano turco Hurriyet al quale l'a.d. ha spiegato la genesi di questa insolita scelta.
ITALIA. TRASFORMAZIONI DEL CAPITALISMO ITALIANO. D. DI VICO, La geometria italiana del capitalismo, CORRIERE DELLA SERA, 30 luglio 2015
Forse è utile cominciare dalla geometria e osservare come sempre di più il capitalismo italiano perda la tradizionale forma a piramide e acquisti quella a trapezio. Per dirla più crudamente il vertice sparisce e il baricentro si sposta in basso. L’elenco delle grandi aziende che in un lasso di tempo breve è passata in mano straniera comprende oltre l’Italcementi dei Pesenti la Loro Piana, la Pirelli e la Indesit. Tra le imprese private di lignaggio storico solo la Fiat si è proposta e si sta proponendo come polo aggregante, pur scontando la diluizione della presenza azionaria della famiglia Agnelli.
RAPPORTO ECONOMICO SUL MERIDIONE DI ITALIA. REDAZIONE, Sud, uno su 3 a rischio povertà Nel 2014 occupati come nel 1977, CORRIERE DELLA SERA, 30 luglio 2015
Una persona su tre è a rischio povertà al Sud. I dati del rapporto Svimez 2015 sull’economia del Mezzogiorno tratteggiano un panorama allarmante: in Italia negli ultimi tre anni, dal 2011 al 2014, le famiglie assolutamente povere sono cresciute a livello nazionale di 390mila nuclei, con un incremento del 37,8% al Sud e del 34,4% al Centro-Nord. Quanto al rischio povertà, nel 2013 in Italia vi era esposto il 18% della popolazione, ma con forti differenze territoriali: 1 su 10 al Centro-Nord, 1 su 3 al Sud. La regione italiana con il più alto rischio di povertà è la Sicilia (41,8%), seguita dalla Campania (37,7%). La povertà assoluta è aumentata al Sud rispetto al 2011 del 2,2% contro il +1,1% del Centro-Nord. Nel periodo 2011-2014 al Sud le famiglie assolutamente povere sono cresciute di oltre 190mila nuclei in entrambe le ripartizioni, passando da 511mila a 704mila al Sud e da 570mila a 766mila al Centro-Nord. Un Paese, dunque, più che mai diviso a metà. Diseguale. Dove il Sud scivola sempre più nell’arretramento: nel 2014 per il settimo anno consecutivo il Pil del Mezzogiorno è ancora negativo, -1,3%, con il divario di Pil pro capite tra Centro-Nord e Sud che è tornato ai livelli di 15 anni fa.
domenica 19 luglio 2015
ECONOMIA DEL DEBITO E CASO GRECIA. G. BLUME, La Germania non ha mai pagato. Intervista con Thomas Piketty, DOPPIOZERO, luglio 2015
Noi tedeschi possiamo essere soddisfatti del fatto che anche il governo francese riconosca la validità del dogma della politica del risparmio di Berlino?
Nient’affatto. Questo non è motivo di soddisfazione, né per la Francia né per la Germania e neppure per l’Europa. Semmai ho molto timore che i conservatori soprattutto in Germania stiano per distruggere l’Europa e l’idea di Europa e ciò a causa della loro assoluta incapacità di avere una memoria storica.
Ma noi tedeschi non abbiamo forse elaborato la storia?
Ma non per quanto riguarda la cancellazione del debito tedesco. E pensare che proprio per l’attuale Germania sarebbe importante ricordarsi di quella storia. Provi ad esaminare la storia dei debiti pubblici: l’Inghilterra, la Germania e la Francia si sono tutte già trovate nella situazione della Grecia di oggi, erano gravate da un debito addirittura maggiore. La prima lezione che si può dunque trarre dalla storia dei debiti pubblici è che oggi non ci troviamo di fronte a problemi nuovi. Ci sono sempre stati molti modi di cancellazione dei debiti e non solo uno, come Parigi e Berlino vogliono insegnare ai greci.
ANTROPOLOGIA ECONOMICA. M. AIME, Eppur si dona, DOPPIOZERO, luglio 2015
Chissà se il grande etnologo francese Marcel Mauss, mentre all’inizio degli anni venti si accingeva a scrivere il suo Saggio sul dono, avrebbe mai immaginato che a distanza di un secolo quel suo apparentemente semplice modello teorico del dono sarebbe stato non solo ancora evocato, ma anche applicato all’economia occidentale. Lui, che aveva costruito la sua teoria soprattutto su dati etnografici provenienti dall’Oceania, mescolando atti sociali e credenze magiche, si sarebbe forse stupito a sentire come, in questi anni di crisi del modello capitalistico-finanziario, l’idea di una società basata non solo sull’utilitarismo venga sempre più spesso evocata come via d’uscita.
giovedì 16 luglio 2015
POVERTA' IN ITALIA. REDAZIONE,Istat: povertà, dopo due anni di aumento resta stabile , L'ESPRESSO, 15 luglio 2015
Dopo due anni di aumento l'incidenza della povertà assoluta in Italia si mantiene stabile: questi i nuovi dati dell'Istat, che specificano: nel 2014 1 milione e 470.000 famiglie è in condizioni di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni e 102.000 persone, il 6,8 per cento della popolazione
mercoledì 1 luglio 2015
EUROPA E CASO GRECIA. GLI ECONOMISTI CHE APPOGGIANO TSIPRAS. L. STEINMANN, "Greci, votate per salvare la democrazia" I grandi economisti sostengono Alexis Tsipras, L'ESPRESSO, 30 giugno 2015
L'esito del referendum che si terrà in Grecia è ancora incerto, ma i greci stanno ricevendo pressioni e consigli da tutto il mondo su come decidere. Se naturalmente dall'Europa arrivano inviti a votare a favore del saldo dei debiti, non sono dello stesso parere i maggiori economisti internazionali, che ritengono che con l'austerità sia in pericolo non solo l'economia, ma anche la libertà democratica.
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