lunedì 25 novembre 2013
RICERCA ED ECONOMIA. NUOVI MATERIALI. NANOTECNOLOGIE. GRAFENE. ALESSIO LANA, Il futuro del condom potrebbe essere in grafene, IL CORRIERE DELLA SERA, 25 novembre 2013
Ricerche in tutto il mondo per migliorare la sicurezza
SVIZZERA. REFERENDUM SUL SALARIO EQUO: VINCONO I 'NO' AL 65% - BLITZ QUOTIDIANO - 25 novembre 2013
Gli svizzeri, a maggioranza, difendono e vogliono mantenere le diseguaglianze economiche e sociali.
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GINEVRA – Fissare un salario “equo” con un rapporto di 1 a 12 tra lo stipendio più basso e quello più alto in un’azienda. Questa la proposta del referendum votato in Svizzera a cui hanno risposto “no” la maggioranza dei 26 cantoni svizzeri, con una media nazionale del 65% di contrari.
Risultano inoltre respinti anche gli altri due testi in votazione il 24 novembre in Svizzera, quello sulle deduzioni fiscali per i genitori che accudiscono i figli in casa rinunciando per questo ad un’attività lucrativa e quello su un aumento della tassa annuale per circolare sulle autostrade, da 40 a 100 franchi svizzeri.
L’agenzia stampa Ats ha spiegato che tutti i cantoni finora scrutinati si sono opposti alla proposta del “salario equo”: il No varia dal 56,9% di Ginevra al 77% di Zugo. Stando alle proiezioni realizzate per la televisione svizzera, la quota dei contrari dovrebbe attestarsi a livello nazionale al 65%.
In Svizzera, ricorda il Fatto quotidiano,
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GINEVRA – Fissare un salario “equo” con un rapporto di 1 a 12 tra lo stipendio più basso e quello più alto in un’azienda. Questa la proposta del referendum votato in Svizzera a cui hanno risposto “no” la maggioranza dei 26 cantoni svizzeri, con una media nazionale del 65% di contrari.
Risultano inoltre respinti anche gli altri due testi in votazione il 24 novembre in Svizzera, quello sulle deduzioni fiscali per i genitori che accudiscono i figli in casa rinunciando per questo ad un’attività lucrativa e quello su un aumento della tassa annuale per circolare sulle autostrade, da 40 a 100 franchi svizzeri.
L’agenzia stampa Ats ha spiegato che tutti i cantoni finora scrutinati si sono opposti alla proposta del “salario equo”: il No varia dal 56,9% di Ginevra al 77% di Zugo. Stando alle proiezioni realizzate per la televisione svizzera, la quota dei contrari dovrebbe attestarsi a livello nazionale al 65%.
In Svizzera, ricorda il Fatto quotidiano,
“hanno sede grandi aziende come le società farmaceutiche Novartis e Roche, gruppi assicurativi come Zurich e Swiss Re, e banche come Ubs e Credit Suisse. I sostenitori della “iniziativa 1:12” sostengono che imporre un limite di legge ai salari avrebbe garantito maggiore equità, ma gli uomini d’affari svizzeri ritengono che la proposta avrebbe indebolito la competitività, rendendo più difficile attirare grandi talenti e facendo trasferire alcune compagnie in altri Stati. Tra gli oppositori della proposta c’era Sepp Blatter, presidente della Fifa con sede in Svizzera, secondo il quale come effetto collaterale l’eventuale legge avrebbe anche danneggiato il calcio svizzero”.
sabato 23 novembre 2013
CINA. CINEMA E CAPITALISMO. C. PICCINO, Ordinario e feroce quotidiano del 'nuovo'capitalismo, IL MANIFESTO, 21 novembre 2013
Il regista Leone d'oro per «Still Life» propone quattro storie di vendetta proletaria ispirate a fatti di cronaca
IL TOCCO DEL PECCATO DI JIA ZHANG-KE, CON WU JIANG E VIVIEN LI, CINA/GIAPPONE 2013lunedì 18 novembre 2013
QATAR. MIGRANTI E SFRUTTAMENTO DEL LAVORO. R. NOURY, Qatar, lavoratori migranti sfruttati per i Mondiali di calcio, IL CORRIERE DELLA SERA, 18 novembre 2013
In un nuovo rapporto diffuso oggi, Amnesty International ha denunciato le gravi forme di sfruttamento cui sono sottoposti i lavoratori migranti assunti dalle imprese di costruzione e impiegati in progetti spesso multimilionari relativi agli impianti dei Mondiali di calcio del 2022 in Qatar.
domenica 17 novembre 2013
CINA. MERCATO E CONFUCIANESIMO. LUCA GIUSTINIANO, Dietro le Aperture un'Idea di Merito in Stile Confuciano, IL CORRIERE DELLA SERA, 14 novembre 2013
Sistema L?impresa privata deve meritare di innestarsi nel sistema economico
ECONOMIA. TEORIE ED IDEE. F, GIAVAZZI, Gli errori dei liberisti, la prepotenza dei privilegi, IL CORRIERE DELLA SERA, 15 novembre 2013
Da anni, in Italia, una sparuta pattuglia di liberisti si batte per il mercato, per le liberalizzazioni e per uno Stato meno invasivo. Sostengono i benefici della concorrenza e dell’apertura agli scambi, non per scelta ideologica ma perchè pensano che mercati aperti e concorrenza siano gli strumenti per sbloccare un Paese nel quale la mobilità sociale si è arrestata e il futuro dei giovani è sempre più determinato dal loro censo, e non dal loro impegno o dalle loro capacità. Nel frattempo, nel mondo, sono successe alcune cose.
ECONOMIA. TEORIE E IDEE. G. FERRAINO, Stiglitz: area euro ancora a rischio, prigioniera dell?austerity, IL CORRIERE DELLA SERA, 13 novembre 2013
«Bisogna rilanciare gli eurobond. Investire in istruzione e tecnologia, subito l?unione bancaria» Ridurre le disuguaglianze aiuta anche la crescita
CRISI ECONOMICA. STUDI E TEORIE. BASCETTA M., I predicatori della virtù. Recensione a M. Lazzarato, Governo dell'uomo indebitato, IL MANIFESTO, 12 novembre 2013
Interiorizzazione di una colpa, organizzazione della propria vita in termini di restituzione infinita di ciò che si è ricevuto: il risparmiatore e il salariato si fronteggiano e si combattono all'interno della medesima persona, sempre dominati dall'alto. Nel libro «Governo dell'uomo indebitato» di Maurizio Lazzarato
MULTINAZIONALI FINANZIARIE MANIPOLANO PREZZI DELLE VALUTE. Banche alzano prezzi valute, Usa indagano sulle big, SWISSINFO.CH, 17 novembre 2013
Grandi banche ancora nel mirino delle autorità americane, che stanno indagando su quello che è oramai più di un sospetto: gruppi come Barclays, Royal Bank of Scotland, UBS e Citigroup (ma la lista potrebbe essere molto più lunga) da tempo - scrive il New York Times - farebbero cartello per manipolare i prezzi sul mercato delle valute.
TERRITORI E CAMPAGNE IN MANO DI IMPRENDITORI ESTERI. SPECIE IN TOSCANA. Primo rapporto “Terre d’Italia in mani straniere”: Toscana la più attrattiva, STAMP TOSCANA, 15 novembre 2013
Roma - I terreni agricoli sono diventati la banca di svizzeri, tedeschi e francesi. Dopo i grandi marchi del Made in Italy, gli stranieri sono ora ad assaltare le campagne italiane con un aumento dell’11% delle aziende agricole passate in mani estere, durante gli anni della crisi, ed oggi si conta un totale record di 17.286 imprenditori agricoli stranieri: in Toscana 2.392, in Sicilia 2.206, in Veneto 1.235, in Lazio 1.215, in Campania 1.199, in Piemonte 1.049, in Emilia-Romagna 1.000, in Puglia 940, in Lombardia 824, in Abruzzo 805, in Umbria 720, in Friuli-Venezia Giulia 673, nelle Marche 584, in Calabria 555, in Sardegna 531, in Trentino-Alto Adige 437, in Liguria 370, in Molise 261, in Basilicata 260, in Valle d’Aosta in 30. Tra i primi 10 "paesi più attratti": Svizzera, Germania, Francia e Romania.
giovedì 14 novembre 2013
ITALIA. EVASIONE FISCALE. REDAZIONE, Fisco: redditi, lavoratori battono imprenditori, IL CORRIERE DELLA SERA, 14 novembre 2013
Per dipendenti media di 20. 680 euro contro i 20. 469 dei datori
I soggetti con reddito da lavoro dipendente prevalente dichiarano un reddito medio di 20.680 euro mentre coloro che hanno un reddito di impresa prevalente dichiarano mediamente 20.469 euro. È quanto risulta dai dati diffusi dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia.domenica 10 novembre 2013
TEORIE ED IDEE ECONOMICHE. C. MARAZZI, Effetto comune per la ricchezza. Recensione a M. De Cecco, Ma cos'è questa crisi, IL MANIFESTO, 7 novembre 2013
«Ma cos'è questa crisi» dell'economista Marcello De Cecco, edito da Donzelli, analizza le devianze di un capitalismo con una vocazione solo finanziaria e stigmatizza la sottomissione dell'euro alle bizze di governatori e banche che, rivalutandolo, vanificano gli sforzi per riequilibrare le bilance correnti
TEORIE E PRATICHE ECONOMICHE. STORIA DELL'ECONOMIA ITALIANA. V. COMITO, Adriano Olivetti non è un santino, IL MANIFESTO, 6 novembre 2013
Al di là dell'agiografia, lo sceneggiato tv ha mostrato che questa figura, paragonabile a Walter Rathenau in Germania, merita un posto nella storia imprenditoriale italiana
sabato 9 novembre 2013
MERITI E FIGLI DI PAPA'. SE LO DICE LAPO... LA REPUBBLICA, 9 novembre 2013
Lapo Elkann: ''Basta figli di..., ci vuole il merito''
"Voglio un paese dove viene premiato chi ha le capacità e non chi è amico di, fratello di o figlio di". Lapo Elkann stupisce ancora una volta con le sue esternazioni. Questa volta ha parlato a margine di un convegno a Milano sul made in Italy, in merito alla necessità che in Italia prevalga la meritocraziadi Francesco Gilioli
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GUARDA IL VIDEO: http://video.repubblica.it/cronaca/lapo-elkann-basta-figli-di-ci-vuole-il-merito/145901/144421?ref=HRESS-21
mercoledì 6 novembre 2013
BANCHE AMERICANE E POLITICHE AZIENDALI. FABIO SAVELLI, “Giovani, non lavorate troppo”, Goldman Sachs si scopre umana, IL CORRIERE DELLA SERA, 6 novembre 2013
Contrordine. Tornate a casa dopo le otto ore canoniche. Fine settimana rigorosamente all’insegna del relax, ci mancherebbe. «Ci siamo sbagliati!».
sabato 2 novembre 2013
STORIA DELL'ECONOMIA ITALIANA. TEORIE E PRATICHE ECONOMICHE. L. MASTRANTONIO, 'Intellettuali dimenticati nella fiction su Olivetti', IL CORRIERE DELLA SERA, 31 ottobre 2013
Una grave omissione nella bella fiction sull'ingegner Adriano Olivetti,
protagonista d'un progetto culturale che contribuì a far emergere l'Italia dalla
palude del fascismo. Corriere della Sera, 31 ottobre 2013, con postilla
e barzelletta
TEORIE E PRATICHE ECONOMICHE. L'ESPERIENZA DI ADRIANO OLIVETTI. ANDREA RANIERI, La comunità dell'impresa, IL MANIFESTO, 31 ottobre 2013
Sopravvissuti a stento alla melassa agiografica della miniserie su Rai1 vien da pensare come sarebbe importante riaprire una riflessione seria su Adriano Olivetti, per fare i conti con le nostre occasioni perdute e per enucleare dalla sua storia le cose che ancora possono parlare al nostro presente.
TEORIE ECONOMICHE. CRITICA DELL'ECONOMIA LIBERISTA IN UN SAGGIO DI J-P. FITOUSSI, M. BASCETTA, Una fioca luce gettata sulla triste scienza, IL MANIFESTO, 31 ottobre 2013
L'ultimo saggio di Jean-Paul Fitoussi «Teorema del lampione» (Einaudi) si scaglia contro l'ideologia neoliberista che presiede la gestione della crisi
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