domenica 9 marzo 2025

CAPITALISMO E VOCAZIONE SOCIALE. M. FAGOTTO F., Adam Smith moralizzatore del capitalismo, 9.03.2025

 Un capitolo del libro di Mario Tronti Dello spirito libero” dal titolo “Homo ethicus-oeconomicus” mi ha spinto a chiedermi se, alle origini, il capitalismo non abbia seguito, o sia stato costretto a seguire, finalità sociali piuttosto che quella strada più impervia e crudele dell’interesse egoistico privato.

Il capitolo è dedicato a Adam Smith il quale, prima di scrivere un classico dell’economia moderna, “La ricchezza delle nazioni”, si era occupato di filosofia morale pubblicando, nel 1759, la “Teoria dei sentimenti morali” che precedette di 17 anni la sua opera più famosa.

   Tronti sostiene che Smith parta dalle due concezioni antropologiche allora a disposizione della cultura britannica del tempo: quella negativa che fa capo a Hobbes e Mandeville; quella positiva che ha come nomi di riferimento Hutcheson, Shaftesbury e Hume. 

   Rispetto alla cruda verità della prima (la guerra di tutti contro tutti può essere mitigata da un altrettanto terribile Leviatano), Smith preferisce la seconda che gli appare più utile: solo in un contesto di ragionevole coesistenza di “bene pubblico e felicità individuale” l’industriosità umana può meglio svilupparsi. Tuttavia queste due concezioni, alla fine, coesistono e “l’economista non solo ripudia il filosofo, ma quella filosofia si colloca alla base della sua economia”.

lunedì 20 gennaio 2025

RAPPORTO OXFAM SULLE DISUGUAGLIANZE. BRUSINI C., “Così eredità, clientelismo e potere monopolistico alimentano le fortune di un’oligarchia di miliardari. Mentre i poveri hanno smesso di diminuire”, IL FATTO, 20.01.2025

 Per qualcuno il 2024 è stato un anno da incorniciare. Requisito principale: essere già molto ricco, meglio se miliardario. Le 3mila persone al mondo che corrispondono all’identikit hanno visto le loro fortune crescere di 2 milioni di dollari al giorno. Quelle di Elon Musk Mark Zuckerberg, casualmente entrambi a Washington per la cerimonia di insediamento di Donald Trump, sono cresciute rispettivamente del 31% e 69% arrivando a superare i 330 e 198 miliardi. Jeff Bezos, anche lui all’Inauguration day, è salito a quota 219. Le cose sono andate così bene che, continuando così, entro un decennio almeno cinque membri del “club” diventeranno trilionari, raggiungendo un patrimonio di 1000 miliardi. Per chi invece si trova in povertà la vita negli ultimi 12 mesi è cambiata molto poco, come negli ultimi 35 anni: se la percentuale di popolazione mondiale che ha a disposizione meno di 6,85 dollari al giorno è diminuita, il numero assoluto resta invariato a circa 3,5 miliardi di persone, il 44% dell’umanità. Sono i risultati, scrive Oxfam nel suo annuale rapporto sulla disuguaglianza globale, di un “sistema economico estrattivo” che perpetua disparità risalenti al colonialismo e in cui una “oligarchia miliardaria” sfrutta clientele e potere monopolistico per aumentare le proprie rendite.

domenica 19 gennaio 2025

MENTALITA' E LOGICA CAPITALISTICA. PEZZALI L., Altro che inclusività, nel capitalismo l’unica morale è l’analisi costi-benefici, DOMANI, 18.012.2025

 Lo racconto spesso. Era il 2004, il mio capo di allora mi chiese: «Letizia, perché vogliamo assumere più donne?». La sua faccia era concentratissima. Gli avevano chiesto di scrivere un memo dove spiegava perché mai un ambiente professionale molto maschile avesse bisogno di fare una cosa bizzarra come sforzarsi di assumere più donne. Non ricordo cosa gli risposi. Probabilmente gli diedi qualche idea. Ricordo bene il suo sguardo sperduto, da cerbiatto meravigliato.