sabato 25 settembre 2021

CAPITALISMO IL FUTURO DI UN'ILLUSIONE. F. BLOCK, Il futuro di un sistemaPerché rinunciare al capitalismo è impossibile (ma correggerlo no), LINKIESTA, settembre 2021

 È sicuramente irrealistico pensare di smettere di usare la parola «capitalismo», e ciò a prescindere da quanto fondate possano essere le argomentazioni che si adducono contro tale sistema. Tuttavia, è mia intenzione spronare le persone, quando sentono o leggono tale termine, a riflettere riguardo alle tante illusioni che vi sono associate. In particolare, tre di esse sono molto rilevanti. La prima di queste reiterate ma false argomentazioni è che non possiamo risolvere i problemi dell’ambiente, ridurre le diseguaglianze più estreme che caratterizzano la distribuzione del reddito e della ricchezza, o eliminare la povertà senza minare la prosperità che l’economia di mercato ha generato.

CAPITALISMO IL FUTURO DI UN'ILLUSIONE. G. ALUFFI, Un altro capitalismo è possibile, repubblica, 7 SETTEMBRE 2021

 Fermate il capitalismo, voglio scendere. Non dice proprio così Fred Block, docente di Sociologia alla University of California, ma nel saggio Capitalismo, il futuro di un'illusione (il Mulino), Block mostra, argomentando con esempi e numeri, come il re sia pressoché nudo. L'insostituibilità del modello liberista professato dai Chicago boys  (il gruppo di giovani economisti cileni che negli anni 70 e 80 avevano seguito all'università di Chicago le lezioni di Milton Friedman) e la cosiddetta "fine della storia" profetizzata da Francis Fukuyama sono semplici opinioni di parte, che oggi mostrano tutta la loro disfunzionalità in un Occidente sempre più diseguale e scontento. Mentre un altro capitalismo, più umano, è possibile.

CAPITALISMO IL FUTURO DI UNA ILLUSIONE. T. SHENK, Booked: The End of an Illusion. Intervista con Fred Block, DISSENT, 19 luglio 2018

 Timothy Shenk: The title of your book—Capitalism: The Future of an Illusion—is clearly meant to provoke an argument. Why do you think capitalism is “an illusion”?



Fred Block: The premise of the book is that linguistic larceny plays a big role in politics. Between 1890 and 1914, reformist intellectuals in the U.S. and England redefined liberalism from economic liberalism to political liberalism to justify expanding state action to constrain market forces. Free-market thinkers protested against the redefinition, but they were ineffective and the move put them at a huge disadvantage for many decades. Ultimately, many of the Mont Pelerin types relabeled themselves as neoliberals. But they got their revenge by stealing the word capitalism from the left and redefining it as a coherent and unified system that cannot be modified without a huge loss in economic output. It is that view of capitalism that I am calling an illusion.