dal sito di REPUBBLICA.IT a corredo dell'articolo di Santelli
martedì 27 novembre 2018
COREA DEL SUD. IL SUPERLAVORO E' UNA PATOLOGIA DA CURARE. F. SANTELLI, Soli, senza Internet e telefoni: nella “prigione” che cura i sudcoreani sfiniti dal lavoro, REPUBBLICA.IT, 26 novembre 2018
https://rep.repubblica.it/pwa/fotonotizia/2018/11/26/news/soli_senza_internet_e_telefoni_nella_prigione_che_cura_i_sudcoreani_sfiniti_dal_lavoro-212722710/?ref=RHPPBT-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1
lunedì 19 novembre 2018
IMPRENDITORI TOP MANAGER ED EVASIONE FISCALE. S. RIGHI, Renault-Nissan: Ghosn arrestato per evasione fiscale. La casa giapponese: «Sarà licenziato», CORRIERE.IT, 19 novembre 2018
Terremoto in casa Renault, primo gruppo mondiale nel 2017 per la produzione di autoveicoli, davanti a Volkswagen e Toyota. Il gran capo del colosso francese delle quattro ruote, Carlos Ghosn, 64 anni, è stato arrestato per evasione fiscale e il titolo azionario sta perdendo oltre il 12 per cento alla Borsa di Parigi. Lo riferisce l’emittente pubblica giapponese Nhk: «L’ufficio del procuratore distrettuale di Tokyo ha arrestato Ghosn, presidente della Nissan, con l’accusa di violazione della legge sugli strumenti finanziari e gli scambi azionari». Ghosn è stato interrogato a Tokyo dalla magistratura giapponese che sta indagando proprio su reati fiscali. L’indagine è a Tokyo perché Renault è parte di un gruppo che comprende la giapponese Nissan e Mitsubishi. L’alleanza costruita proprio da Ghosn è stata realizzata in due tempi.
giovedì 8 novembre 2018
RECENSIONE A DE SUTTER - NARCOCAPITALISMO. B. VECCHI, Una dolce anestesia per corpi riottosi, IL MANIFESTO, 7 novembre 2018
Gli umani hanno sempre alterato i propri stati di coscienza. Per perdere il controllo, per uscire da sé, per sottrarsi a quella fatica del vivere di un animale sociale che ha la sua singolarità solo perché «abita» in società. Alcol, erbe, funghi, sostanze chimiche presenti in natura: tutto è stato usato nel corso dei secoli per questo desiderio di «evasione». Eppure a un certo punto della storia europea è accaduto qualcosa che ha segnato una discontinuità in queste consolidate consuetudini, blandamente stigmatizzate solo quando la dipendenza dall’alcol o dall’oppio in Asia superava il livello di guardia.
LAVORO MINORILE IN BURKINA FASO. L. ZANCANER, I bambini minatori nell'inferno delle cave d'oro del Burkina Faso, L'ESPRESSO, 8 novembre 2018
Dabal sorride mentre esce da una buca profonda 20 metri, è soddisfatto anche se oggi non ha trovato nemmeno un grammo d’oro. Dabal ha 15 anni. Puntuale alle 8 del mattino arriva alla miniera, una delle tante sparse nella savana del Burkina Faso nell’Africa subsahariana, un Paese che continua a sprofondare nella miseria tra colpi di Stato militari, corruzione e instabilità politica, terreno fertile per i terroristi di Boko Haram che negli ultimi anni hanno allargato i loro confini geografici attraversando
la Nigeria e il Niger fino al Nord del Burkina al confine con il Mali. Poco distanti dalle organizzate miniere professionali, business riservato ai paesi dell’Occidente, queste miniere artigianali spuntano tra un villaggio e l’altro, non ci sono macchinari per estrarre il prezioso metallo, solo braccia che scavano, secchi e corde per farsi calare nelle buche che sembrano fosse da cimitero e a volte lo diventano, quando la stagione delle piogge li coglie all’improvviso e alcuni non ritornano in superficie.
sabato 3 novembre 2018
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