domenica 6 ottobre 2024

TEORIE ECONOMICHE. FESTIVAL NAZIONALE DELL'ECONOMIA 2024. VLANA P., Fnec 2024. La sfida di restituire all’economia il suo lato umano, AVVENIRE, 3.10.2024

 “L’ora di partecipare” è il titolo dell’edizione 2024 del Festival nazionale dell’economia civile, la sesta, che si è aperta giovedì a Firenze e si concluderà domenica. Al centro dell’evento – organizzato da Federcasse, Confcooperative, Next e Scuola di economia civile – ci sono i temi della partecipazione, del civismo e della cittadinanza attiva, elementi centrali perché fiorisca la vita democratica dei nostri Paesi.


«Parlare del rinascimento di una scienza significa che qualcosa non è andato poi così bene». Giovanni Ferri, economista della Lumsa, la butta sull’ironia. Giunto alla sesta edizione, il Festival nazionale dell’economia civile lancia un guanto di sfida all’economia “ufficiale” o “ortodossa”. Lo fa rilanciando il Manifesto per la nuova economia civile e sociale presentato in estate e sottoscritto da oltre trecento economisti.

SANITA' PUBBLICA E AUMENTI SALARIALI AI MEDICI. REDAZIONE, Schillaci ai medici: “Chiesto a Giorgetti la flat tax al 15% sull’indennità di specificità”, REPUBBLICA, 4.10.2024

 MILANO – Il governo continua a usare la leva della tassazione piatta: non solo per i redditi che faranno emergere gli aderenti al concordato preventivo, ma anche nell’ambito della Sanità. "Con la prossima manovra intendiamo finalizzare ulteriori risorse per programmare nuove assunzioni e per pagare meglio chi già lavora alle dipendenze del servizio sanitario – dice il ministro della Salute, Orazio Schillaci – Una delle ipotesi concrete che ho già presentato al ministro Giorgetti riguarda la tassazione al 15% delle indennità di specificità per dare ulteriore ossigeno alle buste paga".

sabato 5 ottobre 2024

VIVERE AL TEMPO DEI GRANDI RICCHI. SACCO' P., Modelli. Quanto è rischioso vivere ai tempi degli esseri umani più ricchi di sempre, AVVENIRE, 19.06.2024

 Probabilmente siamo i contemporanei degli individui più ricchi della storia dell’uomo. Nessuno ha mai avuto patrimoni dal valore assoluto paragonabile a quelli di Bernard Arnault, Jeff Bezos o Elon Musk, che con oltre 200 miliardi di dollari di ricchezza si contendono il primo posto nella classifica mondiale dei super miliardari stilata da Bloomberg.

LA CRITICA LIBERALE ALLA MERITOCRAZIA. PELLIGRA V., La critica di Hayek alla meritocrazia come ideale di giustizia, IL SOLE 24 ORE, 8.09.2024

 L’idea di meritocrazia, diciamolo subito assieme al Nobel Amartya Sen “Ha tanti meriti ma non quello della chiarezza”. Il termine, innanzitutto, indica almeno due idee differenti: primo, il “governo dei meritevoli”, cioè un ordinamento politico e sociale nel quale coloro che spiccano per qualche qualità, virtù o competenza, sono preposti a prendere decisioni che influenzeranno la vita di tutti gli altri. Allo stesso tempo, e questa è la seconda accezione del termine, la meritocrazia indica un’idea di giustizia: i meritevoli, qualunque metrica si utilizzi per determinarne tale merito, devono essere premiati con la fama, il prestigio, la popolarità o il denaro, relativamente di più di coloro che hanno mostrato relativamente meno meriti.

L’ideale meritocratico si fonda su due premesse: la prima assume che il merito sia qualcosa di chiaro, trasparente e facile da misurare e la seconda che il mercato con la sua logica competitiva rappresenti l’ambiente più congeniale per far emergere e premiare i migliori, i più meritevoli, appunto.

mercoledì 11 settembre 2024

NEOLIBERISMO MODELLO ECONOMICO SUPERATO. RISSO M., Stop al neo-liberismo, la delusione anticapitalista ha investito l’occidente, DOMANI, 7.09.2024

 Il sistema economico attuale è ritenuto dai cittadini dei paesi occidentali, tra cui l’Italia, sempre più iniquo, produttore di disuguaglianze e di pericolose fratture sociali. Un modello di sviluppo che rischia di arrecare più danni che benefici.

Per la maggioranza dei cittadini di Francia (69 per cento), Germania, Svezia, Stati Uniti (63), Gran Bretagna (65) e Italia (61) il sistema economico attuale causa un’eccessiva disuguaglianza economica tra le persone. Oltre a essere iniquo dentro le mura nazionali è ritenuto ingiusto e penalizzante per i paesi più poveri.

giovedì 15 agosto 2024

ECONOMIA DIRITTI E INCLUSIONE. TORTUGA T. T., Diritti Lgbtqia+, l’inclusione fa bene anche all’economia, DOMANI, 12.08.2024

 i meccanismi che influenzano il rapporto tra inclusione della comunità Lgbtqia+ e andamento economico dei territori sono vari e complessi. Per esempio, le aziende inclusive attraggono e trattengono talenti di alta qualità, migliorando così il loro andamento economico.



sabato 3 agosto 2024

NUOVO GOVERNO EMME E NORME SULLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. MENDUTO T., Il D.Lgs. 103/2024 sui controlli alle imprese: quali sono le novità? PUNTO SICURO, 2.08.2024

 

Roma, 2 Ago – In Gazzetta Ufficiale è stato recentemente pubblicato il Decreto legislativo 12 luglio 2024, n. 103, recante “Semplificazione dei controlli sulle attività economiche, in attuazione della delega al Governo di cui all'articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118”, con l’obiettivo di semplificare i controlli sulle attività economiche.


 

lunedì 29 luglio 2024

AGRICOLTURE ITALIANE. LE RISAIE E I CINESI. REDAZIONE, Mondini cinesi e caporali: i fantasmi delle risaie novaresi che non vanno mai a dormire, LA STAMPA. 29.07.2024

 Lavorano tutto il giorno, non parlano a nessuno e spariscono la sera: sono i braccianti invisibili eredi delle mondine del secolo scorso

AGRICOLTURE ITALIANE. LE RISAIE E I CINESI. REDAZIONE, Mortara, «mondini» asiatici, LA PROVINCIA PAVESE, 12.08.2008

 MORTARA./b Ormai fanno parte del paesaggio lomellino, come gli aironi e le piante a bordo risaia. Compaiono ad agosto per andarsene a raccolto terminato. Sono i mondini. Provengono in gran parte dalla Cina, anche se qualcuno ha origini indiane, e sono impiegati nelle risaie lomelline. Subito dopo il passaggio a livello sulla strada per Parona, all'ingresso di Mortara, in quattro armati di falcetto puliscono il riso. Il fenomeno dal punto di vista lavorativo è inesplorato. Nel vercellese ci sono alcune aziende che trattano colture particolari e specifiche che hanno deciso di regolarizzarli. Per il resto si tratta con buona probabilità di lavoro nero. In qualsiasi caso lavorano come stagionali e conducono una vita dura come lo era quella della mondine venete ed emiliane che hanno popolato le campagne del vercellesse, del pavese e del novarese fino all'inizio degli anni ‘60. Le stesse che ispirarono film come «Riso Amaro», che consacrò l'icona di Silvana Mangano, sono state sostituite da asiatici. 

AGRICOLTURE ITALIANE. LE RISAIE E I CINESI. FAGNOLA E., L’estate dei “mondini” cinesi nelle risaie più pregiate d’Italia, LA STAMPA, 27.08.2016

e auto rallentano lungo la provinciale che costeggia le risaie di Lumellogno, appena fuori città. Qualche finestrino si abbassa: vedere le mondine al lavoro nell’epoca degli agrofarmaci non è più così comune, neppure per i novaresi. «Ma le mondine come le intendete voi qui non ci sono più da trent’anni» ride Giuseppe Ferraris, storico risicoltore di Novara. Quei puntini piegati sotto i cappelli di paglia a cono sono uomini, sono cinesi e nella pianura padana hanno un ruolo particolare: ripulire dagli infestanti le risaie dove i prodotti chimici sono banditi, quelle dove si produce il riso biologico ma soprattutto quelle in cui vengono prodotti i semi da utilizzare per la stagione successiva. Un lavoro di fino, dicono i risicoltori, dove i braccianti che hanno nel Dna una cultura millenaria legata a questo cereale sono i più preparati.


Foto dall'articolo riportato


AGRICOLTURE ITALIANE. LE RISAIE E I CINESI. QUAGLIA G., Mondini cinesi cercansi per salvare il riso italiano, AGROMAGAZINE, 31.07.2015

 Cappelli di paglia, otto-dieci ore al giorno in risaia. Le mondine? Ma no, sono i cinesi, ormai parte integrante del paesaggio agricolo della pianura piemontese e lombarda. Non è una novità: soltanto loro, in piena estate, sono rimasti a solcare la risaia silente nel difficilissimo lavoro di selezione del riso da seme. Con l’occhio allenato da una tradizione millenaria tramandata, gli ex contadini della Repubblica Cinese risolvono il problema che affligge la coltivazione del riso Made in Italy, rappresentato dalla presenza del riso selvatico (meglio noto come Crodo) che cresce numeroso in campo accanto alle pannocchie autentiche del cereale. Sono ex perché ormai da parecchi anni emigrati in Italia, occupati quasi tutti nei ristoranti e nelle pizzerie delle città, soprattutto Milano. La selezione del riso da seme avviene tra luglio e settembre, prima della mietitura: approfittano del periodo di ferie o di chiusura estiva dei locali per diventare risaioli stagionali. 

lunedì 15 luglio 2024

SWIFTECONOMICS. MUSICA CONSUMISMO ECONOMIA E SOSTENIBILITA' AMBIENTALE. TALIGNANI, G. Concerti green, l'impatto ecologico (diverso) di Coldplay e Taylor Swift, LA STAMPA, 15.07.24

 inizio anno un professore della University of Pennsylvania, Joseph Romm, con un articolo pubblicato sul portale dell'ateneo auspicava questo: la trasformazione di Taylor Swift in una eroina del clima. Scriveva, Romm, che con pochi specifici passi, dall'investire nella causa climatica sino a cantare testi capaci di parlare del surriscaldamento globale, la superstar americana con la sua potenza mediatica ed economica potrebbe indirizzare i governi ad agire per il clima e spingere milioni di persone a un voto per salvaguardare il Pianeta. Eppure, ricordava lo stesso ricercatore, per ora la famosissima pop star americana è ancora troppo lontana - per l'impatto dei suoi concerti e per stile di vita - da una figura capace di guidare il cambiamento ecologico necessario. L'occasione per osservare questa lontananza, ma anche per capire dove potrebbe arrivare chi ormai ha perfino un'economia direttamente legata al suo nome (la Swifteconomics), quest'anno la offre l'Italia, dove in date quasi parallele si sono esibiti Taylor Swift (doppio concerto a Milano) e i Coldplay in più giorni a Roma. Proprio quest'ultimi, da anni attenti all'impatto ambientale dei loro concerti, hanno e stanno mostrando agli oltre 280mila spettatori italiani spalmati su più date, come anche i grandi eventi musicali possono provare a innescare un cambiamento in termini di sostenibilità.

giovedì 11 luglio 2024

JOBS ACT E SENTENZE DI STATO. TAMBASCO D., Demansionamento a lavoro, i quattro quadranti del Consiglio di Stato picconano il Jobs Act, IL FATTO, 10.07.2024

 Mentre la politica discute sull’opportunità del referendum abrogativo del Jobs Act presentato dalla Cgil, una nuova “picconata” si abbatte sulla disciplina a suo tempo fortemente voluta dal governo Renzi (e già criticamente commentata su questo blog), stavolta da parte dei giudici di Palazzo Spada. Facciamo riferimento a una sentenza del Consiglio di Stato (sez. II, 12 marzo 2024, n. 2354) che, nel decidere la controversia tra un funzionario della Polizia e il Ministero dell’Interno, ha enunciato un importante principio in materia di modifica delle mansioni lavorative (cosiddetto ius variandi).

mercoledì 26 giugno 2024

ECONOMIA E ILLEGALITA' DIFFUSA. IL CASO ITALIANO. BORGHETTO, CAPUSSELA, GUARDIANCICH, Il Pnrr da solo non rilancerà l’Italia. Serve una nuova cultura della legalità, DOMANI, 26.06.2024

 Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non è una panacea. La sua efficacia dipenderà dal rispetto delle regole che governano il mercato e l’azione pubblica. In Italia, però, le leggi sono spesso poco rispettate e quindi poco credibili. Una riflessione, e una proposta, sui limiti dello sviluppo nel nostro Paese

giovedì 13 giugno 2024

TEORIE ECONOMICHE E ANALISI DEL CAPITALISMO. LANCHESTER J., Marx non aveva tutti i torti, London Review of Books-Internazionale, 1.06.2012

 Questo articolo è stato pubblicato il 1 giugno 2012 sul numero 951 di Internazionale.

Se vogliamo provare a immaginare che idea si sarebbe fatto Karl Marx del mondo attuale, prima di tutto dobbiamo tenere presente che non era un empirista: non pensava che si potesse arrivare alla verità raccattando pezzi di esperienza, i “punti dati” come li chiamano i matematici, mettendoli poi insieme per comporre un quadro della realtà. La maggior parte di noi pensa di agire quasi sempre così e proprio questo segna una distanza fondamentale tra Marx e il senso comune: un concetto che non gli piaceva affatto perché lo considerava come uno dei modi di cui si serve un particolare ordine politico e di classe per trasformare la sua costruzione della realtà in una serie di idee apparentemente neutre che poi vengono presentate come l’ordine naturale delle cose.

mercoledì 12 giugno 2024

TEORIE ECONOMICHE. NEOLIBERISMO. L. BENEDINI, Il neoliberismo non è una teoria economica Prima parte*, SINISTRAINRETE, 8 dicembre 2019

Quando – quasi vent’anni fa – da fonti interne al Fondo monetario internazionale (Fmi) e alla Banca mondiale sono emersi documenti riservati che dimostravano che queste istituzioni intergovernative operavano imponendo nel Terzo mondo non solo ingiustificate ricette liberiste fortemente antipopolari (come i famigerati “piani di aggiustamento strutturale”) ma anche azioni sottobanco incentrate su pesanti forme di corruzione e di attacco alla democrazia, non scoppiò alcuno scandalo nella “grande politica” internazionale, né si iniziò alcuna azione giudiziaria nemmeno per le più gravi di queste illegalità, né da allora si è avviato alcun sostanziale mutamento di direzione in questi organismi [1].

sabato 1 giugno 2024

LAVORO AMBIENTI DI LAVORO VALORE DEL LAVORO. MAZZONIS M., Tristi, solitari e impotenti. I lavoratori nell’età delle piattaforme, DOMANI, 30.05.2024

 

Intervista alla filosofa e sociologa Dominique Méda, docente all’Università Paris Dauphine, promotrice del Manifesto per il lavoro, ospite dell’Istituto Ciampi della Scuola Normale Superiore. «C'è una sensazione di stanchezza nei confronti del lavoro dipendente, o almeno del modo in cui il management organizza il lavoro oggi. E la promessa di un lavoro autonomo libero è in parte una falsa promessa»



sabato 25 maggio 2024

ECONOMIA E TRADIMENTO. IL CASO BENETTON. REDAZIONE, Luciano Benetton e il “buco” da 100 milioni nei conti del gruppo: “Lascio, sono stato tradito”. Edizione avvia un piano di riorganizzazione, LA STAMPA, 25.05.2024

 Luciano Benetton, 89 anni, è il fondatore del gruppo dell’abbigliamento. Aveva lasciato l’azienda nel 2012, «con la società in salute, con un fatturato di 2 miliardi e in utile, anche se la logica dice che si può sempre fare meglio. Solo dopo una forte insistenza da parte di mio fratello Gilberto ho deciso di rientrare nel 2018» afferma l’industriale. Perché il gruppo aveva difficoltà a trovare una compagine manageriale di livello. Ma, adesso, molla di nuovo l’azienda trevigiana.


Cosa è successo l’ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera. «Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c'era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale» ha affermato, sottolineando che «adesso occorre guardare avanti, nei prossimi mesi sarà fatto un piano per il futuro, abbiamo perso quattro anni e questo rende tutto più difficile non avendo la bacchetta magica. Purtroppo ci saranno sacrifici da fare. Quello che posso dire è che sarà messo il massimo impegno per ritrovare l'energia dei tempi migliori e dare nuova linfa a questo brand che rappresenta così tanto per la nostra famiglia e che porta il nostro nome».

lunedì 20 maggio 2024

TEORIE SOCIO-ECONOMICHE. RUGGIERO P., Capitalismo e Nichilismo, 2024

 Nietzsche aveva inteso il nichilismo, all’interno del suo percorso di pensiero, come una condizione provvisoria dell’uomo. Sarebbe spettato al soggetto, tramite la sua trasformazione in Übermensch, e attraverso la sua azione di libera creazione di nuovi valori, superare questa angosciosa ma necessaria fase della vicenda umana. Tuttavia il soggetto non è stato in grado di compiere questo superamento. La cattiva notizia per Nietzsche è che il soggetto si è arenato: non soltanto non è riuscito ad andare oltre la sua condizione “umana, troppo umana”, ma ha anche accettato in maniera consapevole il nichilismo, abbellendolo con i prodigi offerti dalla tecnica.





TEORIE SOCIO-ECONOMICHE. ANTONIO LABRIOLA. BRAVO S., Nichilismo adattivo e capitalismo, SINISTRA IN RETE, 16.04.2024

 Il capitalismo nell’attuale fase logora ogni memoria identitaria al fine di rendere i soggetti funzioni del sistema, perché vi sia l’esodo dal capitale è fondamentale domandarsi che cosa il capitalismo: violenza e dominio mediante l’adorazione idolatra del plusvalore.

Vi è la violenza percettiva e la violenza psichica, entrambe nella loro azione coordinata producono e disseminano in ogni punto della comunità saccheggiata tensione e privazione. L’abbondanza materiale è consustanziale alla privazione ontologica del bene e dei fini oggettivi.

Il capitalismo deforma la natura umana, bombarda “gli stati canaglia” e saccheggia l’ambiente; a livello psichico sottrae memoria, contenuti e identità per rendere i soggetti flessibili e adattivi. La percezione del mondo è alterata dal frastuono delle immagini e dei suoni, si tutto regna la cinesi della dispersione. La velocità mito e croce della modernità divide il soggetto da se stesso e dalla comunità. Non si ascolta il corpo vissuto, le relazioni si consumano velocemente, per cui la percezione è distorta al punto da fondare il soggetto deterritorializzato, regna la scissione in ogni direzione relazionale. L’alterazione è tale che il soggetto diviene incapace di distinguere il mondo reale dall’immaginario indotto. Confusione e caos sono i mali in cui il soggetto precipita.

Per trasformare i popoli in materiale inerte il capitalismo sottrae loro la lingua e la storia. Senza lingua non vi è logos, ma solo un soggetto sempre più simile al “niente”.

Il caso italiano è emblematico: l’anglo-italiano si coniuga con l’ostracismo perenne alla tradizione culturale e filosofica italiana.

TEORIE SOCIO-ECONOMICHE. MAURO MAGATTI. CRIPPA M., Altro che solidarietà, qui c'è da sfidare il capitalismo tecno-nichilista, IL FOGLIO, 3.07.2009

 Al professor Mauro Magatti, sociologo dell'Università Cattolica di Milano, piacciono le sfide concettuali. Ha deciso di definire “capitalismo tecno-nichilista” il sistema sociale ed economico in cui viviamo. La sfida non è tanto nella prima parte del lemma, quanto nel mettere a tema il nichilismo – concetto filosofico, di solito relegato ai dibattiti etici – per vedere quanto questa concezione dell'uomo, della sua libertà e verità determini l'organizzazione economica e sociale.


Reggio Emilia, Biblioteca Interdipartimentale di Ateneo - Mediateca, giovedì 29 aprile 2010

sabato 11 maggio 2024

REFERENDUM CONTRO IL JOBS ACT. POLLASTRINI B., Una firma per il referendum contro nove anni di Jobs Act: rimettiamo i diritti al centro della storia, DOMANI, 10.05.2024

 Firmerò il referendum sul Jobs Act. Sono sotto gli occhi la sofferenza per la precarietà, per i ricatti sul bisogno, sulla maternità. O l’umiliazione di un lavoro povero, e sempre più povero per donne e giovani. Fino allo scambio indecente tra i profitti da cumulare e l’insicurezza per chi deve sopravvivere e muore asfissiato o per troppa fatica. Potrebbe esserci un brutto tempo per infermieri e medici che in quel “Dalla pandemia usciremo migliori” avevano creduto. Per gli straordinari Seydou e Moussa di Garrone o per chi pulisce gli uffici all’alba, ma appena si accendono le luci resta nel buio dello sfruttamento.



mercoledì 1 maggio 2024

TEORIE E CRITICA DELL'ECONOMIA. DAVOLI, RUSTICHELLI, Marx, moneta e capitale nel dibattito della sinistra marxista italiana e francese ai tempi dell’Anti-Edipo, EFFIMERA, 6.12.2016

 L’intervista con Lapo Berti che qui presentiamo è parte del volume collettivo «Moneta, rivoluzione e filosofia dell’avvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski» pubblicato per Obsolete Capitalism Free Press lo scorso luglio 2016. La ricerca sulla moneta ha accomunato, certo in modo diverso, gli autori rizosferici francesi degli anni ‘60 e ‘70. 


LAPO BERTI (1940-2017)

Rivista EFFIMERA

domenica 28 aprile 2024

GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME DEL LAVORO E DELL'AMIANTO. IL TG1, 13.30, DEDICA MOLTO SPAZIO ALLA PROBLEMATICA. 28.04.2024


"Oggi ricorre la giornata dedicata alle vittime del lavoro e dell'amianto
Oltre 7000 i morti in Italia nel 2023 e 10000 i nuovi malati.
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha detto: "Non ci può essere lavoro
senza sicurezza"

"Quando per Liberazione ho dovuto seguire il processo «Eternit» sulle vittime delle produzioni d’amianto, ho scoperto che negli anni ’70 l’amianto ha causato la morte di 3 mila persone, tra le maestranze e le popolazioni vicine, più altre che stanno incubando la malattia. Nel film infatti c’è persino un accenno a questa vicenda. Nel complesso le vittime della lotta armata di sinistra sono state 128. Eppure, ancora oggi, per indicare quel decennio si continua a parlare di anni di piombo. E non di anni d’amianto." (P. Persichetti, Intervista a cura di A. Aniballi, QUINLAN, 6.05.2018)




sabato 27 aprile 2024

ECONOMIA E FOLLIA. SUPERBONUS 110X100. POMINI M., Superbonus, a chi addossare la responsabilità di questa follia finanziaria?, IL FATTO, 27.04.2024

 Gli esperti dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il braccio contabile della Commissione europea in Italia introdotto molto opportunamente con il Fiscal Compact del 2012, non hanno mai dato grandi soddisfazioni ai governi in carica, di sinistra prima e di destra ora. Con linguaggio tendente al tecnicismo e con toni volutamente sfumati hanno quasi sempre criticato, anche con severità, le politiche fiscali nostrane.

TASSA MINIMA MONDIALE SUI MILIARDARI. BRUSINI C., “Sì a un’imposta minima globale sui super ricchi”. Germania, Spagna e Sud Africa appoggiano il Brasile: la lettera aperta dei ministri, IL FATTO, 27.04.2024

 La tassa proposta dalla presidenza del G20 creerebbe 250 miliardi di gettito "che i governi potrebbero investire in salute, istruzione, ambiente e infrastrutture"

L’ipotesi di una tassa minima globale del 2% sui miliardari avanzata dal Brasile, presidente di turno del G20, sta rapidamente guadagnando sostenitori anche tra i grandi Paesi europei. Dopo Parigi, che aveva aperto all’idea già durante il G20 Economia a San Paolo, ora anche Berlino e Madrid sostengono la proposta. Affiancati da Pretoria. “È il necessario terzo pilastro che completa i negoziati sulla tassazione dell’economia digitale e sulla tassa minima del 15% per le multinazionali“, scrivono in un editoriale congiunto uscito il 25 aprile su SpiegelEl Pais e The Guardian Svenja Schulze, ministra tedesca dello sviluppo e della cooperazione economica, Carlos Cuerpo e Maria Jesús Montero, rispettivamente ministri dell’Economia e delle Finanze spagnoli, Fernando Haddad, titolare delle Finanze brasiliano, ed Enoch Godongwana, omologo sudafricano. “Aumenterebbe la giustizia sociale e la fiducia nella redistribuzione fiscale“, oltre a “generare indispensabile gettito che i governi potrebbero investire in saluteistruzioneambiente e infrastrutture – che beneficiano tutti, incluso chi sta in cima alla piramide” economica.



giovedì 25 aprile 2024

ECONOMIA E FOLLIA. PRIVATIZZAZIONE DELL'ENERGIA E BOLLETTE FUORI CONTROLLO. IL CASO ENEL ENERGIA GAS. DA "L'ARIA CHE TIRA", 24.04.2024

 


Qui compare il solito ex/post/manager dell'Enel che parla 
della necessità di formare "consumatori evoluti", non di
mettere fine a questa odiosa e corrotta liberalizzazione
del mercato dei beni di prima necessità.



mercoledì 3 aprile 2024

Governo dell’economia e programmazione. L’esperienza del centrosinistra (1961-1963) – Convegno 9-10/2/2023

 Per iniziativa della Fondazione Ugo La Malfa e in coordinamento con Fondazione Socialismo, Fondazione Gramsci e Istituto Luigi Sturzo, si è tenuto il convegno dal titolo: “Governo dell’economia e programmazione. L’esperienza del centrosinistra (1961-1963).

Alla tavola rotonda sono intervenuti: Giuliano Amato (presidente emerito della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana), Piero Craveri (presidente della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce), Miguel Gotor (professore di Storia moderna presso Tor Vergata e assessore alla Cultura di Roma Capitale), Laura Pennacchi (economista, direttore della Scuola di Democrazia della Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco), Paolo Pombeni (professore emerito presso la Scuola di Scienze Politiche dell’Università di Bologna), Mariuccia Salvati (professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Bologna).


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giovedì 21 marzo 2024

LA VIOLENZA PSICOLOGICA SUL LUOGO DEL LAVORO. VECCHIONI F. SNFIA, Una ricerca del sindacato SNFIA

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LE ILLUSIONI DEL LIBERO MERCATO. REDAZIONE, Gli Stati Uniti fanno causa ad Apple: “Violate le leggi antitrust, ha un monopolio illegale sugli smartphone”. E il titolo crolla in Borsa, IL FATTO, 21.03.2024

 Nuove cause contro Appledopo che l’Antitrust Ue ha comminato una multa record da 1,8 miliardi di euro al gruppo per violazioni delle regole sulla concorrenza con i servizi di streaming musicale. Il Dipartimento di Giustizia e 16 procuratori generali statali hanno avviato una causa antitrust contro il colosso di Cupertino. Secondo il ricorso, Apple avrebbe violato le leggi anti monopolio, impedendo ad altre aziende di offrire applicazioni in grado di competere con prodotti come il Wallet, danneggiando così i consumatori e le aziende più piccole. Il ricorso è stato presentato presso il tribunale distrettuale del New Jersey. La denuncia civile sostiene che la società ha esercitato illegalmente un monopolio sul mercato degli smartphone tagliando fuori gli sviluppatori e soffocando i concorrenti con restrizioni punitive. Situazione critica che si riflette anche in borsa, dove Apple arriva a perdere il 3,3% dopo la causa.

venerdì 8 marzo 2024

LUIGI EINAUDI FRA LIBERISMO E FASCISMO. PEZZOLI A., Il fascismo e l’operazione austerità. Recensione al saggio di C. Mattei, Operazione austerità, DOPPIOZERO, 13.03.2023

 Le politiche per l’austerità sono semplici strumenti per gestire l’economia e i loro insuccessi possono essere derubricati a semplici errori di policy, originati da teorie economiche sbagliate e dall’incapacità dei sistemi democratici di intervenire tempestivamente, oppure l’austerità è una costante del capitalismo moderno in ricorrente crisi?


Presentazione del libro alla Casa di cultura 13.01.2023

mercoledì 28 febbraio 2024

RISPARMI DI UNA VITA E TRUFFATORI FINANZIARI. DA POMERIGGIO CINQUE DEL 27.02.2024

 


La storia di una famiglia pugliese e dell'amico consulente finanziario

Un articolo sul caso da OCCRP del 14.04. 2023

MULTINAZIONALI BANCARIE. IL CASO CREDIT SUISSE. UN SAGGIO DI M. FARINE, A CURA DI S. RIGHI. FEBBRAIO 2024

 Violazione delle sanzioni internazionali contro Iran e Sudan, delle norme sul Covid, malversazione, episodi di corruzione in Africa, spionaggio, frodi fiscali, riciclaggio, coinvolgimento in traffici di stupefacenti: la sequenza di scandali che hanno coinvolto il colosso bancario elvetico Credit Suisse è impressionante. Questo è il resoconto minuto, accurato e preciso di quanto accaduto all’istituto bancario che ha fatto tremare il sistema finanziario globale. Una architettura marcia in cui la bolla è la regola e in cui la maschera di facciata può cadere da un momento all’altro.





Mathilde Farine è giornalista di Le Temps dal 2010. Laureata presso l’Istituto di Studi Internazionali e dello Sviluppo di Ginevra, ha iniziato la sua carriera a L’Agefi. Successivamente ha guidato le pagine finanziarie, poi la sezione economica e finanziaria di Le Temps, così come quella di L’Hebdo. Specializzata in finanza e corrispondente da Zurigo dal 2017, segue la trasformazione del mercato finanziario svizzero.

STEFANO RIGHI dal 2000 è giornalista del Corriere della Sera, dove si occupa di finanza, in particolare di banche e assicurazioni e cura una rubrica fissa sul settimanale L’Economia. In precedenza è stato caporedattore di MF-Milano Finanza. Per i tipi di Guerini ha scritto, tra gli altri, Il grande imbroglio. Come le banche si prendono i nostri risparmi (2016).


martedì 27 febbraio 2024

ECONOMIA ESTRATTIVISTA. IL CASO DEL CONGO. UN SAGGIO DI KARA S., FOTI F., Il sangue del Congo, le nostre mani, OSSIGENO, 12.05.2023

 Il computer, il tablet o lo smartphone (di qualsiasi marca) da cui state leggendo questo post è alimentato da una batteria che non potrebbe funzionare senza una delle sue componenti fondamentali, il cobalto. Il 75% dei depositi mondiali di questo metallo si trova nella Repubblica Democratica del Congo. In Rosso Cobalto - disponibile da oggi sul sito di People - Siddharth Kara ci guida in un viaggio negli inferi delle miniere dove questo preziosissimo materiale viene estratto, a un prezzo irrisorio per le multinazionali della tecnologia e per l’industria delle auto elettriche, ma con costi umani e ambientali incalcolabili per il paese africano.


ECONOMIA ESTRATTIVISTA. DAL CONGO. FOTI F., Rosso Cobalto: lettere dal Congo, OSSIGENO, 15.05.2023

 Con Pippo Civati e Stefano Catone abbiamo scelto di chiamare People la nostra avventura editoriale perché crediamo che il miglior modo di raccontare le storie che vogliamo presentarvi, sia quello di dare voce alle persone che ne sono protagoniste.


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ECONOMIA E FOLLIA. TASSATECI, SIAMO TROPPO RICCHI. UNA LETTERA DA DAVOS. GENNAIO 2024

 





IL SITO DELLA RICHIESTA


sabato 24 febbraio 2024

JOBS ACT E GOVERNO RENZI. ANNIVERSARIO AMARO. CIMINO L., Il Jobs act di Renzi perde pezzi: la Consulta estende il reintegro, IL MANIFESTO, 23.02.2024

 Anniversario amaro per il governo Renzi. Nel decennale del giuramento al Quirinale la Corte costituzionale ha per l’ennesima volta fatto a brandelli la sua riforma spot, il Jobs act. E dire che il segretario di Italia viva si era impegnato, com’è nel suo stile, a ricordare la data a tutti e si aspettava che tutti la ricordassero. Ieri mattina aveva dispiegato i mezzi in suo possesso, newsletter, social, il Riformista (che non dirige più ma su cui ancora detta la linea) per elencare i successi del suo governo, che proprio il 22 febbraio 2014 entrava in carica. «Noi facevamo le riforme, non solo i tweet», scrive giusto sull’ex twitter, e poi le sciorina tutte: quelle solo propagandate su slide, quelle annunciate e poi ritirate, quelle bocciate come la riforma costituzionale, quelle contestate come la Buona Scuola, quelle fallimentari come gli 80 euro, quelle venute dopo e quelle ideate prima.



martedì 23 gennaio 2024

JOBS ACT E LICENZIAMENTI. REDAZIONE, Jobs Act, la Consulta: legittime le norme sui licenziamenti collettivi, LA STAMPA, 22.01.2024

 ROMA. Non è illegittima la disciplina dei licenziamenti collettivi prevista dal Jobs Act. Lo ha sancito la Corte costituzionale che, con una sentenza depositata oggi, ha dichiarato «non fondate» le questioni sollevate in riferimento agli articoli 3 (primo comma) e 10 del decreto legislativo 23/2015, che in attuazione al Jobs Act (legge 183/2014) ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità' di servizio.