Senza il contributo della casa americana perdite per 246 milioni di euro. Confermati gli obiettivi per l'anno
MILANO- In un mercato dell'auto che va a fondo, il gruppo Fiat registra un utile netto di 358 milioni di euro nel secondo trimestre dell'anno (737 nel primo semestre). Con ricavi pari a 21,5 miliardi di euro, in diminuzione del 7,5% su base annua «per effetto del calo di volumi in Europa e in particolar modo in Italia». Fondamentale il contributo della Chrysler che continua a registrare vendite record negli Usa. Senza la quale ci sarebbe una perdita di 246 milioni di euro, rispetto all'utile di 1,38 miliardi del secondo trimestre 2011, che beneficiava di circa un miliardo di valutazione della quota detenuta nella casa Usa. Cresce l'utile della gestione ordinaria di Fiat che nel secondo trimestre 2012, è pari a 1 miliardo di euro grazie alle buone performance dei brand di Chrysler in Nord America. Fra le buone notizie il calo dell indebitamento netto: 5,4 miliardi in calo di 300 milioni rispetto al secondo trimestre dell'anno scorso.
CONFERMATI I TARGET 2012-Il Lingotto conferma gli obiettivi per l'anno in corso: della gestione ordinaria fra 3,8 e 4,5 miliardi di euro, un utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi e un indebitamento netto industriale tra 5,5 e 6, «nonostante le condizioni di incertezza» del mercato europeo.
IL TITOLO GIU' IN BORSA- Ma a Piazza Affari le azioni del Lingotto perdono il 4,5% scendendo a 3,99 euro. Gli analisti si aspettavano risultati superiori.
IL PESO DI DETROIT- A conferma dell'importanza della Chrysler nei conti Fiat sono i dati del secondo trimestre dell'anno: la casa americana ha realizzato utili per 350 milioni di euro e di 909 nell'intero semestre. Le vendite da aprile a giugno sono cresciute del 20%, oltre la media del media del mercato dell'auto americano, con 582 mila vetture contro le 486 mila dello stesso periodo dell'anno precedente
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