In particolare dai dati ASviS emerge un netto peggioramento del nostro Paese nel 2016, confrontandosi con il 2010, rispetto al primo obiettivo dell'Agenda 2030, e cioè la povertà (crescono sia quella assoluta che quella relativa), con un piccolo miglioramento solo rispetto alla percentuale di persone che vivono in abitazioni che presentano problemi e alle famiglie che non possono permettersi di riscaldare adeguatamente l'abitazione. Male anche l'indicatore che misura la disponibilità dell'acqua e delle strutture sanitarie. Quanto al lavoro, c'è un piccolo recupero, ma la crisi ha fatto aumentare come non mai la "mancata partecipazione", e i livelli precrisi sono lontanissimi (un dato che in effetti emerge anche dal rapporto inviato dal Mef alle Camere: è vero che in prospettiva c'è un miglioramento, ma i livelli del 2004 sono irraggiungibili al momento).
La disuguaglianza cresce, dal 2009 l'indicatore segna un forte peggioramento. E' vero che aumenta il reddito disponibile, come attesta il rapporto del Mef, ma cresce anche la percentuale di persone che vivono in famiglie con un reddito disponibile inferiore al 60% del reddito mediano. L'indicatore che misura la vivibilità degli insediamenti urbani risente di tutti i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti, e anche quello che misura la qualità dell'ambiente peggiora.
Migliorano invece l'indicatore della salute e del benessere e anche quello che misura l'istruzione di qualità, crescono i laureati tra i 30 e i 34 anni e diminuiscono le uscite precoci dal sistema scolastico. Passi in avanti anche sull'uguaglianza di genere e sull'industrializzazione equa e responsabile, migliorano gli stili dei consumi mentre le emissioni di gas serra si sono temporaneamente ridotte solo per la crisi, ma sono già tornate a crescere.
In generale, sottolinea il portavoce dell'ASviS Enrico Giovannini, "Malgrado i passi in avanti compiuti in alcuni campi, l'Italia resta in una situazione di non sostenibilità economica, sociale e ambientale. Se i partiti non metteranno lo sviluppo sostenibile al centro della legislatura, le condizioni dell'Italia saranno destinate a peggiorare anche in confronto ad altri Paesi".
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