È l’estate del 2010 e il futuro capo di Stato cinese, allora ancora vicepresidente, ma già quasi successore in pectore di Hu Jintao alla guida del Partito comunista e della Cina, visitava i cantieri di Kilamba Kiaxi, cittadina satellite della capitale Luanda che nelle previsioni dovrà ospitare fino a 200mila angolani, confermando gli investimenti per 3,5 miliardi di dollari.
«Organizzata e tranquilla, la vita è totalmente diversa dalla congestione della capitale. Libera da rumore e inquinamento, sicura e pulita», recita la presentazione del progetto sul sito ufficiale Kilamba.info. Il progetto è considerato uno dei modelli della cooperazione sino-angolana: alla costruzione hanno contribuito 50 grandi aziende di Stato cinese e 400 piccole e medie imprese. Almeno ufficialmente sul piano occupazionale….
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