Una patrimoniale del 10% una tantum sulle famiglie per abbattere il debito pubblico dei Paesi dell’eurozona ai livelli di fine 2007, prima della grande crisi finanziaria. È l’ipotesi choc «studiata» dal Fondo monetario internazionale (leggi la precisazione dell’Fmi). Sarebbe «una misura eccezionale», scrive il Fmi nel suo rapporto di ottobre «Fiscal Monitor», per ripristinare la sostenibilità del debito dopo il brusco deterioramento delle finanze pubbliche di molti Paesi.
MOSSA TEMPESTIVA - Tra i sostenitori di una decisione di questo tipo il Fondo cita Pigou, Ricardo, Schumpeter e, prima che cambiasse idea, anche Keynes. D’altronde un prelievo una tantum è stato ampiamente usato in passato in Europa dopo la Prima guerra mondiale e in Giappone dopo la Seconda guerra mondiale. Il rischio? Farlo in modo tempestivo per impedire la fuga preventiva dei capitali.
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