La polizia elvetica è impegnata nelle indagini sulla morte di Pierre Wauthier, direttore finanze del colosso assicurativo
Un mese dopo l’improvvisa morte del direttore generale dell’operatore telecom Swisscom, il tedesco Carsten Schloter, ritrovato nella sua abitazione, suicida, la Svizzera è di nuovo sotto choc. Lunedì mattina, il direttore delle finanze del colosso delle assicurazioni Zurich, Pierre Wauthier, è stato rinvenuto senza vita in casa sua. La polizia sta indagando.CIRCOSTANZE DEL DECESSO - Un altro top manager in Svizzera, viene ritrovato morto nella sua abitazione, a poche settimane di distanza: il cadavere del capo delle finanze di Zurich Insurance Group, Pierre Wauthier, è stato infatti rinvenuto al suo domicilio, come ha comunicato in una nota di cordoglio il gruppo assicurativo. Gli accertamenti della polizia sono in corso e per rispetto verso la famiglia non sono stati forniti ulteriori particolari. Non è stato così rivelato se vicino al corpo è stata trovata una lettera d’addio, né le cause del decesso.
CORDOGLIO -I manager di Zurich sono rimasti sconvolti dalla notizia: il Ceo della società, Martin Senn, ha espresso, assieme ai dirigenti e ai collaboratori, la propria tristezza per la scomparsa del collaboratore. Il 53enne Wauthier, cittadino franco-britannico, lavorava per Zurich Insurance dal 1996. Nel 2011 era stato promosso alla guida delle finanze. Aveva studiato alla Sorbona di Parigi e iniziato la sua carriera nella società finanziaria Kpmg. Vibhu Sharma, ha precisato ancora il gruppo, assumerà ad interim la carica di direttore finanziario.
IL CAPO DI SWISSCOM - A fine luglio, un altro manager, il capo di Swisscom Carsten Schloter, era stato ritrovato morto nella sua abitazione, anche di mattina. Carismatico, sportivo, ricco, padre di tre figli ma separato, Schloter (49 anni) era stato nominato Ceo dell’operatore elvetico nel 2006 ed era sotto la sua guida che si era svolto l’acquisto dell’italiana Fastweb, di cui era presidente. Schloter si era tolto la vita. Secondo i media svizzeri nel frattempo sarebbe stata trovata anche una lettera d'addio nella quale spiega le ragioni del gesto estremo: motivi strettamente privati.
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