domenica 21 luglio 2013

LAVORO AGRICOLO E MIGRANTI. ECONOMIA E SFRUTTAMENTO NEL SUD DI ITALIA. LA MINISTRA KYENGE VISITA GLI ACCAMPAMENTI DEI BRACCIANTI AFRICANI IN PUGLIA. DA IL CORRIERE DELLA SERA, 21 luglio 2013

L'attesa per Cecile Kyenge, in vista nel Salento all'ex masseria Boncuri di Nardò. Quello del ministro per l'Immigrazione è stato una specie di blitz nel luogo-simbolo dello sfruttamento degli immigrati impiegati nella raccolta delle angurie e dei pomodori e poi, due anni fa, palcoscenico del primo sciopero dei braccianti contro i caporali. La visita era stata infatti annullata dalla prefettura, ma lei è andata lo stesso (Longo/Ansa)




Secondo Kyenge «il passaggio di un ministro -nella favela in cui alloggiano gli immigrati, ndr - è un'opportunità per far luce su situazioni come queste, perchè ci si renda conto della realtà e per tentare poi di creare con tutti, istituzioni, lavoratori, organizzazioni sindacali, un sistema che vada oltre l'emergenza e che possa concretizzarsi in una vera politica di accoglienza, superando le incomprensioni per mettere al primo posto il migrante e dargli delle risposte concrete». (Longo/Ansa)

Ad accogliere il ministro a Nardò, il prefetto di Lecce Giuliana Perrotta, il sindaco Marcello Risi, gli assessori regionali Gentile, Minervini e Caroli. Il segretario provinciale di Lecce della Cgil, Salvatore Arnesano, ha consegnato al ministro il primo rapporto dell'Osservatorio Placido Rizzotto su agromafie e caporalato dal quale emerge che la Puglia è tra le regioni maggiormente a rischio con le province di Foggia e Lecce.

Quest’anno i braccianti risiedono in una struttura alle porte del paese, una falegnameria dismessa e con pesanti carenze igieniche. L’unico posto in cui i lavoratori si sono potuti accampare dopo la chiusura della tendopoli di Boncuri di qualche anno fa. Una struttura giudicata inadeguata dalle ispezioni Asl e per la quale il sindaco di Nardò Marcello Risi ha firmato l’ordinanza di sgombero, proprio alla vigilia della visita del ministro. (Longo/Ansa)

Il rapido blitz del ministro alla tendopoli ha scontentato gli immigrati presenti, che avrebbero voluto mostrare la drammatica realtà in cui si trovano. In realtà la visita non era stata inserita nel programma istituzionale. Benchè sollecitata dagli stessi lavoratori e dalla Cgil, era stata cancellata dopo una riunione in prefettura, ufficialmente per motivi di sicurezza. Nonostante ciò, sollecitata da Ivan Sagnet, il capo della rivolta contro i caporali organizzata dai braccianti due anni fa, Kyenge ha voluto ugualmente affacciarsi su quei luoghi, una volta terminata la visita a Boncuri (Longo/Ansa)

Qui alla masseria Boncuri i braccianti preferiscono dormire in aperta campagna anzichè spostarsi nella nuova zona di accoglienza attrezzata dal Comune in località Scianne, dotata di acqua, servizi igienici, guardiania, perchè ritenuta troppo isolata, in quanto dista otto chilometri da Nardò ed è quindi lontana dai luoghi di reclutamento. Ciò avviene nonostante il sindaco Marcello Risi abbia garantito loro un servizio di trasporto urbano di dieci corse al giorno (Longo/Ansa)

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