L’afflusso dal Belpaese + 40%
Era da oltre quindici anni che in Germania non si trasferivano tanti italiani: nel 2012 sono arrivati nella Repubblica federale 42.167 connazionali, un aumento di circa il 40% rispetto ai 30.154 registrati nel 2011, rivelano i dati provvisori diffusi oggi da Destatis (l’Istat tedesco). Per trovare un valore ancora più alto bisogna fare un grosso balzo indietro: nel 1996 presero la strada della Germania 45.821 italiani. Da allora la curva ha conosciuto un solo andamento: al ribasso. Almeno fino al 2007, quando c’è stata un’inversione del trend: quell’anno emigrarono in Germania 18.184 italiani, cioè 534 in più del 2006. Da quel momento in poi gli arrivi sono esplosi: nel 2012 il numero degli italiani emigrati in Germania era superiore del 132% rispetto a quello del 2007. Valori ancora più elevati li fa segnare la Spagna: tra 2007 e 2012 il numero di spagnoli partiti per la Repubblica federale è salito di circa il 249%.
Nel complesso dai dati di Destatis emerge che nel 2012 si sono trasferite in Germania un milione e 81.000 persone (+123.000, ovvero il 13% in più rispetto al 2011). Si tratta del valore più elevato dal 1995. 712.000 persone hanno invece voltato le spalle alla Germania e si sono spostate altrove. Ne deriva un saldo migratorio positivo di 369.000 unità, il più alto degli ultimi diciassette anni.
Ad analizzare nel dettaglio i dati si scopre che l’incremento maggiore si registra dai Paesi europei più colpiti dalla crisi: tra 2011 e 2012 il numero di spagnoli emigrati ad Amburgo, Berlino o Monaco è cresciuto del 45% (+9.238 a 29.910 unità), quello dei greci e dei portoghesi del 43% (rispettivamente +10.330 a 34.109 unità e +3.549 a 11.762 unità), quello degli italiani del 40% (+12.013 a 42.167 unità). In termini assoluti, gli arrivi maggiori si registrano dalla Polonia (oltre 176.000), dalla Romania (oltre 116.000), dalla Bulgaria (circa 58.500) e dall’Ungheria (quasi 54.000). In questi casi, però, l’incremento percentuale è stato più contenuto di quelli registrati per i Paesi dell’Europa mediterranea: +7,9% per la Polonia, +22,6% per la Romania, +14% per la Bulgaria e +31% per l’Ungheria.
Destatis rivela inoltre che tre quarti dei nuovi arrivati si sono indirizzati verso cinque dei sedici Länder tedeschi: Baviera, Nordreno-Vestfalia, Baden-Württemberg, Assia e Bassa Sassonia.
Nel complesso dai dati di Destatis emerge che nel 2012 si sono trasferite in Germania un milione e 81.000 persone (+123.000, ovvero il 13% in più rispetto al 2011). Si tratta del valore più elevato dal 1995. 712.000 persone hanno invece voltato le spalle alla Germania e si sono spostate altrove. Ne deriva un saldo migratorio positivo di 369.000 unità, il più alto degli ultimi diciassette anni.
Ad analizzare nel dettaglio i dati si scopre che l’incremento maggiore si registra dai Paesi europei più colpiti dalla crisi: tra 2011 e 2012 il numero di spagnoli emigrati ad Amburgo, Berlino o Monaco è cresciuto del 45% (+9.238 a 29.910 unità), quello dei greci e dei portoghesi del 43% (rispettivamente +10.330 a 34.109 unità e +3.549 a 11.762 unità), quello degli italiani del 40% (+12.013 a 42.167 unità). In termini assoluti, gli arrivi maggiori si registrano dalla Polonia (oltre 176.000), dalla Romania (oltre 116.000), dalla Bulgaria (circa 58.500) e dall’Ungheria (quasi 54.000). In questi casi, però, l’incremento percentuale è stato più contenuto di quelli registrati per i Paesi dell’Europa mediterranea: +7,9% per la Polonia, +22,6% per la Romania, +14% per la Bulgaria e +31% per l’Ungheria.
Destatis rivela inoltre che tre quarti dei nuovi arrivati si sono indirizzati verso cinque dei sedici Länder tedeschi: Baviera, Nordreno-Vestfalia, Baden-Württemberg, Assia e Bassa Sassonia.
Nessun commento:
Posta un commento