lunedì 29 luglio 2024

AGRICOLTURE ITALIANE. LE RISAIE E I CINESI. REDAZIONE, Mortara, «mondini» asiatici, LA PROVINCIA PAVESE, 12.08.2008

 MORTARA./b Ormai fanno parte del paesaggio lomellino, come gli aironi e le piante a bordo risaia. Compaiono ad agosto per andarsene a raccolto terminato. Sono i mondini. Provengono in gran parte dalla Cina, anche se qualcuno ha origini indiane, e sono impiegati nelle risaie lomelline. Subito dopo il passaggio a livello sulla strada per Parona, all'ingresso di Mortara, in quattro armati di falcetto puliscono il riso. Il fenomeno dal punto di vista lavorativo è inesplorato. Nel vercellese ci sono alcune aziende che trattano colture particolari e specifiche che hanno deciso di regolarizzarli. Per il resto si tratta con buona probabilità di lavoro nero. In qualsiasi caso lavorano come stagionali e conducono una vita dura come lo era quella della mondine venete ed emiliane che hanno popolato le campagne del vercellesse, del pavese e del novarese fino all'inizio degli anni ‘60. Le stesse che ispirarono film come «Riso Amaro», che consacrò l'icona di Silvana Mangano, sono state sostituite da asiatici. 


Le associazioni di categoria hanno provato a parlarne con qualche agricoltore, ma non c'è stato nulla da fare. Nessuno ammette l'uso di mondini. La monda a mano viene utilizzata per il riso crodo è selvatico che non può essere depurato dall'erba con i fito farmaci. Nel crodo il chicco si stacca dalla pannocchia prima degli altri tipi di riso, cade e infesta le altre piante. Si può togliere o manualmente o con alcune macchine che hanno barra falciante o intrisa di un fitofarmaco che colpisce solo le piante che sporgono. I mondini danno più affidabilità in questo caso, anche per un fattore culturale. Armati di falcetti e con i tipici cappelli da risaia cinesi, con tanto di retina che protegge il volto dagli insetti, scendono in risaia all'alba e se ne vanno al tramonto. Questo tipo di manodopera viene impiegata nella parte finale della coltivazione, quella che va dai primi giorni di agosto, fino al raccolto. La scelta cada soprattutto sui cinesi, dal momento che riconoscno meglio il riso selvatico da quello coltivato. Infatti nella maggior parte dei casi hanno svolto lo stesso tipo di lavoro anche nella loro nazione di origine e sanno riconoscere alla perfezione anche le piante simili. A volte le piante che infestano il riso sono molto simili al riso stesso e soltanto un occhio allenato ed esperto può fare la monda. (a.ball)BR

Nessun commento:

Posta un commento