Uno studio della prestigiosa Oxford Martin School ha analizzato 702 tipi di impieghi e, con procedimenti statistici, ha provato a ipotizzare l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’occupazione in un mercato maturo, quello statunitense. Npr, la radio pubblica Usa, lo ha sintetizzato nello speciale “Will your job be done by a machine?”. Non si tratta di una profezia. Va preso così com’è: un’ipotesi di ricercatori universitari. In questa visione gli addetti al telemarketing e commercialisti saranno sostituiti da macchine (nella foto il supercomputer Ibm Watson, una delle intelligenze artificiali più sofisticate del pianeta).
I fattori che determinano con quanta probabilità un automa potrà rimpiazzare una persona nei prossimi vent’anni esulano dalle contingenze economiche, dalla retribuzione e dalle responsabilità. Ciò che è fondamentale è il fattore umano. Saranno difficilmente sostituibili i lavori dove sono necessarie soluzioni sempre nuove (come quelli creativi), quelli in cui bisogna aiutare gli altri (l’insegnamento, per esempio) e dove bisogna avere capacità di negoziare (come quelli manageriali). È significativo che la necessità di continui spostamenti in un ambiente vasto e imprevedibile è un ostacolo all’automazione. Perciò è destinata a sopravvivere una figura come la guardia forestale. Mentre la precisione dell’orologiaio può esser rimpiazzata da una macchina. Ecco una rassegna di 158 professioni, da quella più a rischio di automazione a quella più "sicura". Almeno per il prossimi vent'anni (nella foto iCub, il robot dell'Istituto Italiano di Tecnologia).
Addetti al telemarketing: 99% di possibilità di essere sostituiti da una macchina pensante.
I commercialisti hanno il 98,7% di possibilità di esser rimpiazzati.
Orologiai: 98,5%.
Chi si occupa di concedere mutui ha il 98,4% di possibilità di esser rimpiazzato da un automa.
Arbitri: 98,3%.
Cassieri: 98,3%.
Cassieri: 98,3%.
Addetti alle macchine di confezionamento: 98%.
Chi fa analisi del credito il 97,9%.
Operai addetti a macchinari per la lavorazione dei metalli: 97,9%.
Impiegati contabili: 97,6%.
Segretarie legali: 97,6%.
Addetti alla lavorazione di gioielli e pietre preziose: 95,5%.
Impiegati negli uffici postali: 95,4%.
Agenti di recupero crediti: 94,7%.
Operai addetti all'assemblaggio di circuiti elettrici ed elettronici: 95,1%.
Estetiste: 94,5%.
Camerieri il 93,7%.
Operatori ecologici: 93,4%.
Macellai: 93,3%.
Gli operai dell'edilizia l'82,4%.
Segretaria in uno studio medico: 81,5%.
I disegnatori di circuiti elettronici hanno l’80% di probabilità di vedersi rimpiazzare da un robot.
Camionisti: 78,6%.
I barman l'76,8%.
Chi ripara aerei il 70,6%.
Le domestiche hanno il 68,8% di esser rimpiazzate.
Postino: 67,5%.
Autista di autobus: 66,9%.
I custodi e i tuttofare il 66,3%.
I bibliotecari il 64,9%.
I programmatori di computer hanno il 48,1% di possibilità.
Gli storici il 43,9%.
Gli economisti il 42,9%.
I giudici il 40,1%.
Tappezzieri: 38,6%.
Gli infermieri per l'assistenza a domicilio il 38,5%.
Gli interpreti e traduttori hanno il 38,4% di possibilità di esser rimpiazzati.
Gli attori il 37,4%.
Investigatori: 33,6%
Investigatori: 33,6%
Gli analisti finanziari il 23,3%.
I ricercatori che si occupano di sondaggi il 23,1%.
I ricercatori che si occupano di sondaggi il 23,1%.
Gli attuari, cioè chi si occupa di prevedere i futuri movimenti demografici e finanziari, ha il 20,6% di possibilità di esser rimpiazzato da un robot.
Gli addetti alle pubbliche relazioni il 17,5%.
Gli insegnanti di scuole medie il 17,4%.
Gli elettricisti il 14,8%.
Gli sviluppatori software hanno il 12,8% di possibilità di esser sostituiti.
I ballerini il 12,7%.
I giornalisti sul campo e i reporter l'11,4%.
Agenti di polizia: 9,8%.
Assistenti di bambini in età prescolare: 8,4%.
I designer l'8,2%.
I musicisti e cantanti il 7,4%
Gli ingegneri nucleari il 7%.
Gli etologi, esperti in comportamento animale: il 6,1%.
I sociologi il 5,9%.
I matematici hanno il 4,7% di possibilità di esser sostituiti.
Gli artisti (pittori, scultori e illustratori) hanno il 4,2% di possibilità di esser sostituiti.
Gli astronomi il 4,1%.
Gli esperti in scienze politiche il 3,9%.
Gli scrittori il 3,8%.
I professori universitari il 3,2%.
I registi e produttori il 2,2%.
I manager nell'industria farmaceutica, chimica e biologica hanno l'1,8% di possibilità di esser rimpiazzati.
Gli architetti l’1,8%.
Gli assistenti ai ragazzi disabili l'1,6%.
Gli amministratori delegati hanno l'1,5% di possibilità di esser rimpiazzati.
Gli psicologi che si occupano di terapia di coppia hanno l'1,4% di possibilità di esser sostituiti.
Gli esperti in scienza forense l'1%.
Truccatori e make-up artist: 1%.
Il clero ha lo 0,8% di possibilità di esser sostituito.
I professori delle scuole superiori lo 0,8%.
Gli insegnanti delle scuole materne lo 0,7%.
Gli insegnanti delle scuole elementari lo 0,4%.
Gli internisti e i chirurghi lo 0,4%.
Gli assistenti sociali lo 0,3%.
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