sabato 28 settembre 2013

ITALIA. EVASIONE FISCALE E LAVORO NERO. S. LIVADIOTTI, In Italia comandano gli evasori, L'ESPRESSO, 25 settembre 2013

L'ultimo blitz è scattato, come nella migliore tradizione, in piena estate, quando mezza italia è sotto l'ombrellone. Martedì 6 agosto due senatori del Popolo delle libertà, Cinzia Bonfrisco e Antonio D'Alì, hanno presentato un emendamento al cosiddetto decreto "del fare" per rialzare a 3.000 euro la soglia sull'utilizzo del denaro contante, che Mario Monti aveva fissato a quota mille. Il governo ha espresso parere contrario e la proposta è stata bocciata. Ma, c'è da scommetterci, l'argomento tornerà presto a far capolino nelle aule parlamentari, perché la massima libertà nell'uso del cash è un pallino di Silvio Berlusconi & Co. E una mano santa per il partito degli evasori fiscali più incalliti.


mercoledì 25 settembre 2013

ITALIA. L'ECONOMIA FUTURA. SOCIOLOGIA ECONOMICA. GIUSEPPE DE RITA, Un autunno da decifrare, IL CORRIERE DELLA SERA, 25 settembre 2013

Nei primi giorni di settembre, al rientro dalle vacanze, fui molto tentato di scrivere qualcosa sull'estate 2013 vista come «la migliore estate degli ultimi anni», tante erano le sensazioni positive che con colleghi e amici avevamo raccolto in vari angoli del Paese. Rimossi prudentemente quella tentazione: per il timore di apparire provocatorio rispetto al catastrofismo imperante negli ultimi mesi e anni; ma anche per il timore che quel tono leggero («la migliore estate...») avrebbe potuto cozzare con il dramma di lavoratori che, rientrando dalle ferie, magari non avrebbero più trovato la propria azienda.

LA FINE DEL LAVORO. FATTOTV, FattoTv, Balestrini: “Operai in via d’estinzione? E’ il lavoro ad essersi estinto”, IL FATTO, 25 settembre 2013




GUARDA IL VIDEO: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/09/25/fattotv-balestrini-operai-in-via-destinzione-e-il-lavoro-ad-essersi-estinto/245995/

lunedì 23 settembre 2013

IL LAVORO COME RELIGIONE. G. COLLETTI, Lavoro uguale passione? La Silicon Valley si mette in discussione. E noi?, IL FATTO, 23 settembre 2013

Cosa sta succedendo alla Silicon Valley e al modello perfettissimo del lavoro inteso come passione? Chi sta uccidendo le magnifiche sorti e progressive del lavoro in salsa hi-tech, il sistema che ha mietuto molti seguaci (almeno a parole) anche qui nell’Europa continentale (anche se poi, a conti fatti, in pochi hanno deciso di adottare quel riferimento nel welfare come nel business)?

domenica 22 settembre 2013

CAPITALISMO, MERCIFICAZIONE ED ESTETISMO. VANNI CODELUPPI, Quando il capitale si veste d'artista, IL MANIFESTO, 21 settembre 2013

Da Gilles Lipovetsky a Robert Goldman, da Andrea Mecacci a Alberto Abruzzese, un sentiero di lettura sulla tendenza da parte delle imprese a utilizzare l'arte per progettare beni glamour e vendere merci come simboli di stili di vita connotati esteticamente

venerdì 20 settembre 2013

IL LAVORO E LO SFRUTTAMENTO IN GIAPPONE. PIO D'EMILIA, Precari e nuovi schiavi: anche il Giappone smantella i diritti dei lavoratori, IL FATTO, 20 settembre 2013

Contrariamente a quanto molti immaginano, il Giappone è uno dei paesi all’avanguardia per quanto riguarda la legislazione del lavoro. Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria maratona istituzionale per adeguare leggi, ordinanze, regolamenti e accordi integrativi agli standard minimi internazionali prescritti dall’Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro). Il tutto ad un ritmo forsennato, che i diretti interessati (soprattutto giovani e donne) non sono riusciti a seguire. Finendo per ignorare, tutt’ora, che certe leggi (tipo il congedo di maternità e parentale, la tutela del lavoro straordinario, il divieto di licenziamento senza giusta causa etc etc) esistono e che un datore di lavoro che le violi può essere validamente denunciato. Perfino la magistratura, che in Giappone è tradizionalmente molto poco “indipendente” (manca, ad esempio, un organo di autocontrollo come il nostro Csm) e decisamente cauta nel censurare le “istituzioni” (siano esse pubbliche, come la polizia, o private, come le grandi aziende) negli ultimi tempi ha dato importanti segni di vita, regalando sentenze che in Occidente sono all’ordine del giorno ma che qui hanno fatto scalpore.

domenica 15 settembre 2013

CHE SCIENZA E' L'ECONOMIA. F. SYLOS LABINI, Scienza, dogmi ed economia: il problema è il metodo, IL FATTO, 13 settembre 2013

Mi fa piacere sapere che Fabio Scacciavillani trovi il tempo per “assaporare con gusto” i miei commenti. Il confronto delle idee è delle poche attività in cui, scambiandosi qualche cosa, ci si arricchisce entrambi. Scacciavillani ha ragione a sostenere che l’economia non sia una scienza e che anche gli scienziati prendono cantonate, anche se gli argomenti che usa sono ingenui e irrilevanti e mostrano una certa confusione nella comprensione del metodo scientifico. Tuttavia, tra i temi che ha sollevato c’è un punto che vorrei chiarire da subito: l’unico riflesso condizionato che conosco è quello di valutare gli argomenti e di discuterli.

TEORIE ECONOMICHE. NUOVA ECONOMIA E VECCHIE DISEGUAGLIANZE. ANNA MARIA MERLO, Il nuovo millennio delle diseguaglianze. Recensione a T. Piketty, Il capitale nel 21 secolo, IL MANIFESTO, 14 settembre 2013

Un mondo eguale all'Ottocento. Un libro che propone una tesi che ha suscitato aspre polemiche in Francia
L'ex galeotto Vautrin, rivelando cinicamente allo studente spiantato Eugène de Rastignac i meccanismi sociali, gli aveva spiegato che era molto più conveniente sposare un'ereditiera che studiare e lavorare. Balzac scrive Le Père Goriot nel 1835. Per tutto il XIX secolo e l'inizio del XX, fino alla Belle Epoque, questo suggerimento resta valido. Ai tempi di Proust, a Parigi viveva un ventesimo della popolazione francese, ma la capitale concentrava un quarto dei patrimoni del paese.

mercoledì 4 settembre 2013

domenica 1 settembre 2013

IL LAVORO OGGI IN ITALIA. FURIO COLOMBO, Fabbriche scomparse, il silenzioso furto del lavoro, IL FATTO, 1 settembre 2013

Qualcuno ricorda l’abigeato? Voleva dire rubare a un contadino e a tutta la sua famiglia il bestiame, cioè la vita. Le pene erano severe, e la sanzione sociale durissima: espulsione dalla comunità, perché in quel reato si coglieva disprezzo e crudeltà: intaccavano il legame umano e i doveri fondamentali del vivere accanto.

NUOVE MONETE. IL MARSO ABRUZZESE. NICOLA CATENARO, Avezzano stampa il «marso», la nuova moneta per rilanciare l'economia , IL CORRIERE DELLA SERA, 1 settembre 2013

Sono diverse le esperienze di questo tipo in Abruzzo. Il marso è un buono che garantirà sconti nel circuito dei commerianti locale

LIBERALIZZAZIONI ALL'ITALIANA. FILIPPO SANTELLI, Chiudere i contratti telefonici? Può costare fino a 100 euro, IL CORRIERE DELLA SERA, 1 settembre 2013

Gli oneri per l'addio ai vecchi abbonamenti, dal fisso alla luce Il tetto massimo di 30 giorni spesso utilizzato fino al limite