sabato 25 maggio 2024

ECONOMIA E TRADIMENTO. IL CASO BENETTON. REDAZIONE, Luciano Benetton e il “buco” da 100 milioni nei conti del gruppo: “Lascio, sono stato tradito”. Edizione avvia un piano di riorganizzazione, LA STAMPA, 25.05.2024

 Luciano Benetton, 89 anni, è il fondatore del gruppo dell’abbigliamento. Aveva lasciato l’azienda nel 2012, «con la società in salute, con un fatturato di 2 miliardi e in utile, anche se la logica dice che si può sempre fare meglio. Solo dopo una forte insistenza da parte di mio fratello Gilberto ho deciso di rientrare nel 2018» afferma l’industriale. Perché il gruppo aveva difficoltà a trovare una compagine manageriale di livello. Ma, adesso, molla di nuovo l’azienda trevigiana.


Cosa è successo l’ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera. «Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c'era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale» ha affermato, sottolineando che «adesso occorre guardare avanti, nei prossimi mesi sarà fatto un piano per il futuro, abbiamo perso quattro anni e questo rende tutto più difficile non avendo la bacchetta magica. Purtroppo ci saranno sacrifici da fare. Quello che posso dire è che sarà messo il massimo impegno per ritrovare l'energia dei tempi migliori e dare nuova linfa a questo brand che rappresenta così tanto per la nostra famiglia e che porta il nostro nome».

lunedì 20 maggio 2024

TEORIE SOCIO-ECONOMICHE. RUGGIERO P., Capitalismo e Nichilismo, 2024

 Nietzsche aveva inteso il nichilismo, all’interno del suo percorso di pensiero, come una condizione provvisoria dell’uomo. Sarebbe spettato al soggetto, tramite la sua trasformazione in Übermensch, e attraverso la sua azione di libera creazione di nuovi valori, superare questa angosciosa ma necessaria fase della vicenda umana. Tuttavia il soggetto non è stato in grado di compiere questo superamento. La cattiva notizia per Nietzsche è che il soggetto si è arenato: non soltanto non è riuscito ad andare oltre la sua condizione “umana, troppo umana”, ma ha anche accettato in maniera consapevole il nichilismo, abbellendolo con i prodigi offerti dalla tecnica.





TEORIE SOCIO-ECONOMICHE. ANTONIO LABRIOLA. BRAVO S., Nichilismo adattivo e capitalismo, SINISTRA IN RETE, 16.04.2024

 Il capitalismo nell’attuale fase logora ogni memoria identitaria al fine di rendere i soggetti funzioni del sistema, perché vi sia l’esodo dal capitale è fondamentale domandarsi che cosa il capitalismo: violenza e dominio mediante l’adorazione idolatra del plusvalore.

Vi è la violenza percettiva e la violenza psichica, entrambe nella loro azione coordinata producono e disseminano in ogni punto della comunità saccheggiata tensione e privazione. L’abbondanza materiale è consustanziale alla privazione ontologica del bene e dei fini oggettivi.

Il capitalismo deforma la natura umana, bombarda “gli stati canaglia” e saccheggia l’ambiente; a livello psichico sottrae memoria, contenuti e identità per rendere i soggetti flessibili e adattivi. La percezione del mondo è alterata dal frastuono delle immagini e dei suoni, si tutto regna la cinesi della dispersione. La velocità mito e croce della modernità divide il soggetto da se stesso e dalla comunità. Non si ascolta il corpo vissuto, le relazioni si consumano velocemente, per cui la percezione è distorta al punto da fondare il soggetto deterritorializzato, regna la scissione in ogni direzione relazionale. L’alterazione è tale che il soggetto diviene incapace di distinguere il mondo reale dall’immaginario indotto. Confusione e caos sono i mali in cui il soggetto precipita.

Per trasformare i popoli in materiale inerte il capitalismo sottrae loro la lingua e la storia. Senza lingua non vi è logos, ma solo un soggetto sempre più simile al “niente”.

Il caso italiano è emblematico: l’anglo-italiano si coniuga con l’ostracismo perenne alla tradizione culturale e filosofica italiana.

TEORIE SOCIO-ECONOMICHE. MAURO MAGATTI. CRIPPA M., Altro che solidarietà, qui c'è da sfidare il capitalismo tecno-nichilista, IL FOGLIO, 3.07.2009

 Al professor Mauro Magatti, sociologo dell'Università Cattolica di Milano, piacciono le sfide concettuali. Ha deciso di definire “capitalismo tecno-nichilista” il sistema sociale ed economico in cui viviamo. La sfida non è tanto nella prima parte del lemma, quanto nel mettere a tema il nichilismo – concetto filosofico, di solito relegato ai dibattiti etici – per vedere quanto questa concezione dell'uomo, della sua libertà e verità determini l'organizzazione economica e sociale.


Reggio Emilia, Biblioteca Interdipartimentale di Ateneo - Mediateca, giovedì 29 aprile 2010

sabato 11 maggio 2024

REFERENDUM CONTRO IL JOBS ACT. POLLASTRINI B., Una firma per il referendum contro nove anni di Jobs Act: rimettiamo i diritti al centro della storia, DOMANI, 10.05.2024

 Firmerò il referendum sul Jobs Act. Sono sotto gli occhi la sofferenza per la precarietà, per i ricatti sul bisogno, sulla maternità. O l’umiliazione di un lavoro povero, e sempre più povero per donne e giovani. Fino allo scambio indecente tra i profitti da cumulare e l’insicurezza per chi deve sopravvivere e muore asfissiato o per troppa fatica. Potrebbe esserci un brutto tempo per infermieri e medici che in quel “Dalla pandemia usciremo migliori” avevano creduto. Per gli straordinari Seydou e Moussa di Garrone o per chi pulisce gli uffici all’alba, ma appena si accendono le luci resta nel buio dello sfruttamento.



mercoledì 1 maggio 2024

TEORIE E CRITICA DELL'ECONOMIA. DAVOLI, RUSTICHELLI, Marx, moneta e capitale nel dibattito della sinistra marxista italiana e francese ai tempi dell’Anti-Edipo, EFFIMERA, 6.12.2016

 L’intervista con Lapo Berti che qui presentiamo è parte del volume collettivo «Moneta, rivoluzione e filosofia dell’avvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski» pubblicato per Obsolete Capitalism Free Press lo scorso luglio 2016. La ricerca sulla moneta ha accomunato, certo in modo diverso, gli autori rizosferici francesi degli anni ‘60 e ‘70. 


LAPO BERTI (1940-2017)

Rivista EFFIMERA