Mentre la crescita economica frena e anche le industrie danno i primi segnali di rallentamento, il mercato del lavoro - nell'analisi trimestrale dell'Istat - festeggia il pieno recupero dei livelli antecedenti la pesantissima crisi economica dello scorso decennio. "Nel secondo trimestre 2018 si contano 205 mila occupati in più rispetto al secondo trimestre 2008. Si è raggiunto e superato il numero degli occupati del secondo trimestre 2008 e il tasso di occupazione 15-64 anni non destagionalizzato è tornato allo stesso livello (59,1% in entrambi i periodi)", spiega l'Istituto in un focus dedicato al raffronto tra i due periodi. Se si guarda invece alla variazione rispetto al primo trimestre di quest'anno, il saldo positivo è di 203mila occupati.
Quel che cattura maggiormente l'attenzione è senz'altro il gap colmato sul 2008. Che nel frattempo l'occupazione sia stata ridisegnata, è sotto gli occhi di tutti. Prima la grande crisi, poi i cambiamenti radicali nella struttura del mercato del lavoro e alcuni interventi normativi (si pensi alla 'droga' delle decontribuzioni per favorire i contratti stabili) hanno compartecipato a creare un quadro diverso. "Negli ultimi dieci anni si sono manifestate profonde trasformazioni nella composizione dell'occupazione sia in termini di soggetti coinvolti, sia in relazione alle caratteristiche dell'occupazione", dicono gli statistici. "Oltre all'invecchiamento della forza lavoro, su cui hanno inciso anche il calo della popolazione giovanile, il prolungamento dei percorsi di studio e l'aumento dell'età pensionabile, importanti cambiamenti si riscontrano per le componenti di genere e le ripartizioni territoriali, interessate in maniera differente dalla crisi e dalla successiva ripresa".
Nell'ultimo periodo analizzato - il secondo trimestre 2018 - al lavoro si conta mezzo milione di donne occupate in più rispetto al 2008 (+6,3%; il relativo tasso +2,6 punti). "Per loro, infatti, la crisi ha arrestato un processo di crescita di lungo periodo che è poi ripreso dal secondo trimestre 2014. Diversamente gli uomini sono stati duramente colpiti dalla congiuntura negativa (circa un milione di occupati in meno tra il 2008 e il 2013), soprattutto nell'industria, e il recupero avviatosi a partire dal secondo trimestre 2014 non è stato sufficiente a colmare il gap con il 2008 (-380 mila, -2,7%; il tasso -2,7 punti)".
Donne meglio degli uomini
Il Sud ancora non recupera
Cambiano le tipologie di contratti
Volano i part-time
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