Contrordine. Tornate a casa dopo le otto ore canoniche. Fine settimana rigorosamente all’insegna del relax, ci mancherebbe. «Ci siamo sbagliati!».
Il dietrofront alle politiche aziendali ispirate al mantra della produttività e della competizione sfrenata in nome del Dio denaro investe perfino la banca d’affari Goldman Sachs che della cultura del sacrificio (a scapito anche degli affetti) ne ha fatto da sempre il suo principio costitutivo.
«Non è uno sprint, è una maratona», è l’epigrafe su un trentennio di individualismo rampante, di contratti a dieci cifre chiusi nel giorno dell’anniversario di matrimonio con la moglie in preda ad una crisi di nervi (no, non è un film di Almodovar perché nel tempio delle banche d’affari è successo anche questo).
Non è solo una dichiarazione di intenti, un’affermazione spot per attrarre giovani analisti a caccia di soldi, ma evidentemente in crisi di vocazione rispetto all’appetito che fa il welfare dei big dell’information technology (prendete Google, dove persino la coda per la mensa è al massimo di quattro minuti, altrimenti ci si annoia).E’ la rivoluzione copernicana per il colosso guidato dal guru (strapagato, come lui nessuno mai) Lloyd Blankfein. Di mezzo ci sarebbe – per mettere a tacere gli scettici – persino una task force di dirigenti tra cui David Solomon (anche lui stipendio da capogiro), co-responsabile dell’investment banking del gruppo.
«Vogliamo prospettive di carriera per i nostri junior», ha risposto a chi gli chiedeva conto di questo inatteso cambio d passo. Chissà che cosa avranno pensato quei 14 mila giovani che l’anno passato hanno spedito altrettanti curriculum vitae alla banca d’affari Usa con l’anelito di diventare «sfruttatori di se stessi» (per dirla con le parole del papà del giovane stagista 21enne Moritz Erhardt, morto per il troppo lavoro nella sede londinese di Bank of America Merrill Lynch).
Di quell’esercito senza nome ne sono rimasti solo 300 scremati dopo venti colloqui, di famiglia non abbiente (la banca diffida di chi è molto ricco) e ripartiti nelle sedi finanziarie di tutto il mondo. Erano pronti a un lavaggio del cervello in nome dei soldi. Ora avranno persino orari umani (al massimo 8-9 ore al giorno) e i week end liberi per vivere la vita senza l’ansia di dover fare profitti.
Qualche maligno – leggendo in filigrana – ha osservato che lo stop dell’Unione europea ai bonus eccessivi per i dipendenti delle merchant bank sia stato decisivo. Come dire: «Oltre una certa soglia non possiamo andare, allora rilassiamoci». Le fidanzate saranno contente?
twitter@fabiosavelli
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