giovedì 24 novembre 2022
martedì 22 novembre 2022
GUERRA IN UCRAINA. IL RICATTO DEL GAS. REDAZIONE, Gazprom minaccia ancora: “Da lunedì ridurremo i flussi di gas verso l’Europa via Ucraina”, IL FATTO, 22 novembre 2022
Mentre l’inverno si fa più duro il colosso russo Gazprom minaccia di ridurre da lunedì prossimo i flussi di gas attraverso l’Ucraina, ultima rotta del gas russo verso l’Europa. L’annuncio giunge in risposta al fatto che Kiev starebbe trattenendo per sè parte del metano destinato alla Moldavia. “Dalle 10 del 28 novembre Gazprom inizierà a ridurre la fornitura di gas al gis (stazione di compressione, ndr) di Sudzha per il transito attraverso l’Ucraina per un quantitativo pari a quello giornalmente non consegnato”, afferma Gazprom sul suo canale Telegram, accusando Kiev di essersi impossessata sinore di 52,5 milioni di metri cubi di gas. Ogni giorno transitano attraverso l’Ucraina circa 42 milioni di metri cubi di gas russo. La notizia ha provocato un rialzo dei prezzi sul mercato di Amsterdam dove il gas viene ora scambiato a 119 euro al megawattora (+ 3%).
flussi di gas russo verso i paesi europei sono fortemente ridotto già da mesi, principalmente per decisione del Cremlino. All’hub del Tarvisio da tempo non arriva quasi più gas mentre lavorano al massimo della loro capacità i gasdotti che trasportano gas dall’Algeria (Transmed) e dall’Azerbaijan (Tap). In questo momento gli impianti di stoccaggio di Italia e altri paesi europei sono pieni e vi è abbondanza di carichi di gas liquefatto (gnl) trasportato via nave. Per l’inverno 2023 non sembrano al momento prospettarsi gravi criticità, se si esclude l’aggravio della spesa energetica per famiglie e aziende. Come sottolineato da ultimo dalla Commissione Ue, i veri problemi, qualora la guerra in Ucraina dovesse proseguire, si presenteranno l’anno prossimo.
lunedì 21 novembre 2022
domenica 25 settembre 2022
TEORIE ECONOMICHE. THE ECONOMY OF FRANCESCO. M. FRANCHI, «Va ripensato il concetto stesso di proprietà», IL MANIFESTO, 25 settembre 2022
Paolo Santori, 31 anni, docente di Filosofia dell’Economia a Tilburg in Olanda, è il coordinatore dell’Economy of Francesco: più di mille economisti che da tre anni lavorano a trasformare in pratica l’enciclica «Laudato si’» di Bergoglio. Ci può spiegare concretamente come pensate di «cambiare modello di sviluppo»?
mercoledì 17 agosto 2022
domenica 31 luglio 2022
ECONOMIA E CRISI CLIMATICA. L. NAPOLEONI, Il vero problema dell’economia è la crisi climatica, che ha il potere di distruggerla, IL FATTO 31 luglio 2022
L’economia americana è scivolata nella stagflazione, a sua volta provocata dalla simultanea presenza dell’inflazione e della recessione. Nel secondo trimestre del 2020 il Pil si è contratto dello 0,9 per cento, un po’ meno dell’1,6 per cento del primo trimestre. Il motivo è la caduta della spesa dovuta all’aumento dei prezzi, e cioè all’inflazione, che a detta della Federal Reserve si aggira intorno al 7,1 per cento. Più i prezzi salgono più scende il potere d’acquisto dei salari e meno la gente spende.
sabato 30 luglio 2022
ECONOMIA POLITICA. UNA STORIA. A. BERNARDESCHI, L’economia politica fra scienza e ideologia, MATERIALISMO STORICO, 25 luglio 2022
In una lettera a un operaio inglese, Karl Marx scriveva a buona ragione che l’opera alla quale stava lavorando avrebbe costituito il più terribile proiettile scagliato contro la borghesia. Non si tratta solo del fatto che Il capitale individua l’unica fonte del valore nel lavoro, mostrando come all’origine dei profitti e della rendita ci sia il lavoro non pagato. A questo risultato, sia pure in termini meno rigorosi, erano giunti anche i socialisti ricardiani e limitarsi a considerare questo solo aspetto sarebbe fortemente riduttivo della ricchezza della critica marxiana dell’economia politica. Per non dilungarmi troppo, indico qui solo alcuni spunti.
lunedì 25 luglio 2022
SUPERBONUS 110X100. UN ESEMPIO DI POPULISMO ECONOMICO. M. POMINI, Sul superbonus anche gli istituti sono confusi: io sto con i pessimisti, IL FATTO, 25 luglio 2022
È abbastanza naturale che il super bonus edilizio del 110%, un intervento che è un unicum a livello mondiale, sia oggetto di dibattito e di discussione. Questa specie di unicorno fiscale è considerato da alcuni come una delle migliori soluzioni ai mali dell’economia italiana, mentre da altri, molto più scettici [come il sottoscritto] lo ritengono una forma estrema e dannosa di populismo economico, foriero solo di illusioni ed ingiustizie. La discussione, peraltro, deve tener conto che un robusto bonus edilizio esiste già, quello del 50%, ma il legislatore italiano ha voluto strafare, abbattendo anche la soglia psicologica, ma anche fattuale, del 100% di sconto fiscale.
domenica 24 luglio 2022
SMART WORKING. L'OLANDA E NOI. M. VITIELLO, Smart working, in Olanda diventa un ‘diritto legale’. In Italia continuiamo a chiederci se funziona, IL FATTO, 23 luglio 2022
Pochi giorni fa il parlamento olandese ha approvato una proposta di legge, promossa dai partiti GroenLinks (sinistra Verde) e D66 (sinistra liberale), per rendere il lavoro da casa un “diritto legale”. Questa notizia ci induce ad alcune riflessioni sulla realtà del nostro Paese.
LAVORO. ARGOMENTO ASSENTE. A. ERCOLANI, Si parla di tutto tranne che di lavoro: al Festival della Disperazione è uno dei temi più importanti, IL FATTO, 23 luglio 2022
L’ennesima, pretestuosa crisi di governo ha tutti i caratteri di un regolamento di conti, indifferente al destino del Paese. Ma, al di là delle opinioni su Mario Draghi e Giuseppe Conte, c’è un dato drammatico e innegabile che segna una distanza tragicomica della classe parlamentare dalla società civile. Nelle polemiche quotidiane, nei titoli dei giornali, nelle dichiarazioni melliflue o al vetriolo degli esponenti politici degli ultimi anni si è parlato di tutto (cene eleganti, privacy, immigrati, matrimoni omosessuali, vaccini, gestione della pandemia, equilibri della maggioranza, cambi di casacca continui, asterischi ed eliminazione della Nazionale), tranne del grande assente: il lavoro.
MAPPA DEL LAVORO IRREGOLARE. F. BARAGGINO, La giungla del lavoro che sopravvive ai governi. La mappa delle violazioni: nero, finto part-time, dumping e appalti fittizi. L’ispettore: “Sommerso è la prima forza produttiva”, IL FATTO, 24 luglio 2022
I governi passano, i problemi restano. Quelli che trasformano il lavoro in sfruttamento, poi, sono particolarmente duri a morire, come racconta Giorgio DellʼErba, dirigente del coordinamento nazionale dellʼUnione sindacale di base (Usb), da quindici anni ispettore dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) e assolutamente certo di una cosa: “Tra lavoro nero e lavoro grigio, il sommerso è la prima forza produttiva del Paese”. Dalle singole violazioni per lucrare sui contributi non pagati, dove sono rare le denunce e limitato l’effetto deterrente dei controlli, a fenomeni come quello dell’esternalizzazione selvaggia dei servizi e della somministrazione fraudolenta di manodopera, che ormai inquinano i settori più disparati “e il risparmio sul costo del lavoro si fa eludendo oneri retributivi, contributivi e fiscali”, spiega l’ispettore. Sa quanto le regole, a volerle riformare, cambierebbero la vita a tanti lavoratori, impedendo illeciti e garantendo il recupero di imposte e diritti. Ma non si fa troppe illusioni, perché lo stesso Ispettorato del lavoro è sotto organico “e nonostante i carichi di lavoro in aumento siamo gli unici dipendenti ministeriali esclusi dall’adeguamento in busta paga”. Una delle tante partite che dovranno attendere, ora che il governo di Mario Draghi non è più in carica.
venerdì 22 luglio 2022
LEGGI SUL LAVORO. JOBS ACT. REDAZIONE, Lavoro, in sei mesi creati 230mila posti. Ma ora rallenta. Consulta: "Urge riforma Jobs act su licenziamenti nelle piccole imprese", REPUBBLICA.IT, 22 luglio 2022
Nei primi sei mesi dell'anno sono state create circa 230.000 posti di lavoro alle dipendenze al netto dei fattori stagionali, quasi 100.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2019, anno di espansione dell'occupazione non influenzato dalla pandemia e dai provvedimenti straordinari adottati per farvi fronte. E' quanto si legge nel Monitoraggio mensile congiunto del Ministero del Lavoro, Anpal e Bankitalia nel quale si sottolinea il rallentamento nel bimestre maggio-giugno più marcati nelle costruzioni, nel commercio e nel turismo, ma anche la crescita dei posti a tempo indeterminato che hanno continuato ad aumentare.
giovedì 14 luglio 2022
INDAGINE ISTAT SULLA POVERTA'. A. COZZOLINO, l rapporto Istat sulla povertà è impressionante, chi rappresenta gli interessi di queste persone?, IL FATTO, 11 luglio 2022
Alcuni fatti di cronaca, di questi ultimi giorni, e il rapporto Istat meritano la massima attenzione per chiunque ritenga abbia ancora senso parlare di sinistra. Io sono tra questi. In un azienda in provincia di Rieti i lavoratori hanno ”regalato” le loro ferie, circa 400 giorni, ad una collega per consentirle di seguire a casa la drammatica malattia del figlio quattordicenne. Un tempo avremmo chiamato questo ”solidarietà di classe”. L’unità dei lavoratori intorno ai loro interessi , ai loro diritti , è ancora un caposaldo per ogni prospettiva. In ogni azienda , in ogni luogo di lavoro dietro a qualsiasi prestazione c’è un essere umano. Il lavoro non è una merce come tutte le altre. Ogni contratto di lavoro contiene molto di più che l’acquisto di una prestazione. Le moderne tecnologie hanno frantumato la logica dell’unità dei diritti e degli interessi economici dei lavoratori. Bisogna ricostruirla.
martedì 12 luglio 2022
START UP MULTINAZIONALI PRIVATIZZAZIONI. IL CASO UBER FILES. A. POLLICE, Uber files, il turbocapitalismo alla conquista dei governi, IL MANIFESTO, 12 luglio 2022
Lavoratori sottopagati, controllati, licenziati senza giustificazione; barriere informatiche ai controlli delle forze dell’ordine; guadagni nascosti nei paradisi fiscali. E ancora: «Violazione delle leggi, sfruttamento della violenza contro i propri autisti per mettere sotto pressione la politica, pressioni sui governi durante la sua espansione globale aggressiva». Sono le accuse contenute nell’inchiesta giornalistica «Uber files» realizzata dall’International consortium of investigative journalists la cui prima parte è stata pubblicata sulle principali testate internazionali.
START UP E MOBILITA'. IL CASO UBER FILES. REDAZIONE, Uber files, l’informatore è il lobbista Mark MacGann: “Abbiamo venduto alle persone una bugia. Le leggi? Violate in dozzine di Paesi”, IL FATTO, 12 luglio 2022
“Sono disgustato e mi vergogno. Avevamo effettivamente venduto alle persone una bugia“. Parla così il lobbista irlandese Mark MacGann: è lui l’informatore che ha fatto trapelare i file interni dell’azienda statunitense di trasporto Uber che rivelano dettagli sulle attività di lobbying di alto livello nei confronti dei governi di diversi Paesi dell’Ue. MacGann, 52 anni, ha lavorato per l’azienda tra il 2014 e il 2016 come capo lobbista per Europa, Medio Oriente e Africa. “Non ci sono scuse per il modo in cui l’azienda ha giocato con la vita delle persone”, ha detto.
domenica 10 luglio 2022
sabato 9 luglio 2022
ECONOMIE E TRANSIZIONE ECOLOGICA. IL PROBLEMA DELLE FONTI ENERGETICHE. A. M. MERLO, La Tassonomia verde diventa grigia: «Gas e nucleare come le rinnovabili», IL MANIFESTO, 7 luglio 2022
È una «vergogna», un «risultato scandaloso», ma «la lotta continua». Verdi, sinistra e organizzazioni ecologiste criticano con forza il risultato del voto ieri al Parlamento europeo, che ha respinto con 328 voti contro 278 e 33 astensioni l’«obiezione» – che equivale a un veto – all’inserimento del gas e del nucleare nella Tassonomia delle energie rinnovabili, almeno come transizione, che era stata posta alla commissione Envi del parlamento europeo il 14 giugno scorso.
EMERGENZA IDRICA E ALLEVAMENTI INTENSIVI DI BESTIAME. NICOLOSI, Gli insostenibili allevamenti intensivi lungo il Po, IL MANIFESTO, 9 luglio 2022
I grandi campi coltivati di mais e di erba medica accompagnano i lunghi rettilinei delle provinciali che collegano i paesi della Pianura Padana nel tratto tra Mantova, Cremona e Lodi dove il cuore pulsante dell’economia sono l’agricoltura e l’allevamento per la produzione dei salumi e dei derivati del latte. Spostandosi da una provincia all’altra, il Po lo si costeggia in diversi punti, mentre in altri appaiono i numerosi canali d’irrigazione oltre al Mincio, l’Oglio, l’Adda e gli altri affluenti naturali che proprio insieme al Po hanno dato la possibilità a queste terre di sviluppare la propria economia senza doversi preoccupare dell’approvvigionamento di acqua.
mercoledì 6 luglio 2022
CRISI BELLICA E ENERGETICA. FRANCIA. DEL CORNO, La Francia sale al 100% del colosso energetico Edf. Il governo: “Dobbiamo controllare il nostro futuro energetico”, IL FATTO, 6 luglio 2022
In Francia il governo ha annunciato oggi la completa nazionalizzazione di Edf (Électricité de France, una sorta di Enel francese) di cui già deteneva una quota dell’84%. La compagnia elettrica era stata in piccola parte privatizzata da Nicolas Sarkozy. “L’emergenza climatica richiede decisioni forti e radicali. Dobbiamo avere il pieno controllo della produzione e del nostro futuro energetico. Dobbiamo garantire la nostra sovranità di fronte alle conseguenze della guerra e alle colossali sfide che ci attendono”, ha affermato il primo ministro Elisabeth Borne durante il suo discorso politico in parlamento a Parigi. “Ecco perché confermo oggi l’intenzione dello Stato di detenere il 100% del capitale di Edf”. Il gruppo è alle prese con un oneroso e difficile piano di ammodernamento e sviluppo delle sue numerose centrali nucleari (da cui proviene il 69% dell’elettricità consumata in Francia) oltre che con l’ampliamento di impianti eolici e fotovoltaici. Il gruppo ha un indebitamento di 43 miliardi di euro e lo scorso aprile era stato ricapitalizzato per oltre 3 miliardi. Vale in borsa 33 miliardi di euro. Dopo la notizia le quotazioni si sono impennate a + 10%. “Anche la Francia deve prepararsi a tutti gli scenari riguardanti la fornitura di gas dalla Russia, anche i più difficili”, ha affermato ancora Borne aggiungendo che “Possiamo resistere, ma tutti dovranno agire”.
sabato 28 maggio 2022
I CONSUMI DEGLI ITALIANI. S. RICCIO, Consumi, gli italiani non spendono più (-12%): resistono viaggi e vacanze, LA STAMPA, 27 maggio 2022
ell’ultimo mese la propensione all’acquisto degli italiani è calata dell’11,8% confermando l’andamento negativo già evidente dallo scorso marzo dopo 4 mesi consecutivi di crescita. È quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic di maggio, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra. La crisi in Ucraina così come i timori per l’impennata dell’inflazione stanno trascinando al ribasso (tra il -2 e il -25%) tutti i comparti monitorati. A tenere è soltanto quello di “viaggi e vacanze” che resiste in vista dell’estate (+1,1%). Ciò nonostante, le intenzioni d’acquisto rimangono complessivamente su livelli superiori al pre-covid.
giovedì 26 maggio 2022
RAPPORTO SULLE DISUGUAGLIANZE NEL MONDO. R. PETRELLA, Il rapporto Oxfam e la battaglia contro gli impoveritori, IL MANIFESTO, 25 maggio 2022
È tempo di smetterla di mantenere, anche senza volerlo, l’idea che la disuguaglianza, rispetto ai diritti alla vita, in particolare la povertà, sia un fenomeno «naturale», inevitabile, insolubile, se non localmente e per certe categorie sociali. Dobbiamo riaffermare che la povertà è un processo, una costruzione sociale, il risultato dei processi d’impoverimento, provocati e mantenuti dai gruppi sociali dominanti, per l’appunto gli «impoveritori».
LA CRISI DELLA SINISTRA FOLGORATA SULLA TERZA VIA DI T. BLAIR. L. PENNACCHI, Il salario scomparso nella deriva della Terza via, IL MANIFESTO, 26 maggio 2022
E una questione salariale che ha perduto centralità nel dibattito politico. In realtà la questione è più grave e generale perché riguarda l’intera problematica del lavoro, da decenni gravata da un “oscuramento teorico” che è causa ed effetto della sua crescente “invisibilità politica”. La mancata illuminazione teorica della problematica del lavoro è all’origine dell’omissione, anche da parte della sinistra, di un compito cruciale – rappresentare e mediare i conflitti sociali –, a sua volta alla base della perdita di autorevolezza e autorità della politica italiana, anche quella di sinistra. Tutto ciò è importante in sé e spinge a chiedersi: perché i processi di svalutazione del lavoro sono stati così poco contrastati anche sul piano teorico e culturale? Perché ci si è attardati nella puerile esaltazione della “fine del lavoro”? Perché, anche a sinistra, si è stati così frettolosi nell’archiviare il Novecento, “secolo del lavoro”?
DALLA GLOBALIZZAZIONE ALLA DEGLOBALIZZAZIONE. L. NAPOLEONI, Deglobalizzazione, basta con la favoletta dell’infallibilità dell’Occidente, IL FATTO, 22 maggio 2022
La storia si ripete. Nel 1973, quando i paesi arabi quadruplicarono il prezzo del petrolio, divennero agli occhi del mondo occidentale i responsabili dell’impennata dell’inflazione e della susseguente stagflazione. A nessuno vene in mente di dire che da almeno due decenni gli Stati Uniti inflazionavano il dollaro e le monete agganciate al dollaro e che facevano parte del gold exchange standard. Neppure l’ammissione da parte di Nixon, quando nel 1971 dichiarò la fine della convertibilità del dollaro in oro, che Washington aveva finanziato la guerra in Corea e in Vietnam, stampando carta moneta ben oltre i livelli permessi dalle riserve aurifere, venne collegata all’aumento dei prezzi.
sabato 14 maggio 2022
ECONOMIA E SOSTENIBILITA'. G.M. GROS-PIETRO, La sostenibilità alla base della cultura d’impresa, CORRIERE, 13 maggio 2022
temi della sostenibilità - o ESG (Environment, Social, Governance) - sono oggi al centro del dibattito e dell’interesse da parte di imprese e mercati; tuttavia i principi di centralità della persona, inclusione ed equità, attenzione agli effetti delle proprie scelte con particolare riguardo alle generazioni future, per decenni hanno faticato a tradursi nella pratica economica e finanziaria.
giovedì 20 gennaio 2022
MODA E CONSUMO INSOSTENIBILE. P. FUCILE, Cile, il deserto di Atacama è diventato la pattumiera della fast fashion,IL FATTO, 19 gennaio 2022
Per molte generazioni precedenti a quella dei ragazzi di oggi, il futuro ha rappresentato il luogo in cui far maturare i frutti dell’impegno e delle fiduciose attese. Dobbiamo però prenderne atto, “non esiste più il futuro di una volta” giacché quello che s’intravede sembra digradare in direzione dei paesaggi descritti dalla letteratura distopica.
EPIDEMIE PANDEMIE E DISUGUAGLIANZE. RAPPORTO OXFAM. PALAZZOTTO E., Il rapporto Oxfam è un pugno nello stomaco: il sistema affama i deboli e arricchisce l’élite, IL FATTO, 19 gennaio 2022
Nel corso di questi due anni di pandemia, i dieci uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni passando da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15 mila dollari al secondo. Nello stesso periodo a causa delle conseguenze dell’emergenza da Covid-19, 163 milioni di persone sono cadute in povertà, ovvero vivono con meno di 5,50 dollari al giorno.